narrativa
Bompiani
7 ottobre 2020
cartaceo, ebook
64
La versione del centenario è illustrata da Lucia Scuderi, artista catanese naturalmente affine alle atmosfere evocate, e introdotta da un testo di Nadia Terranova.
Dino insegue una farfalla gialla e nera che porta un teschio sul dorso e si addentra in un bosco nero: riesce a serrarla nel pugno ed è allora, quando l’ha catturata e sta per destinarla alla prigionia di una piccola scatola, che la sente parlare. La farfalla si chiama Atropo, appartiene alla Notte e gli racconta del Castello Senza Tempo, un luogo sinistro abitato dagli Immortali, anime scampate al diluvio universale e condannate all’eternità, che giocano un’eterna partita a dadi, unite a coppie, senza riuscire a ingannare il loro carceriere, il Tempo.
Ma forse Dino ha il potere di liberarle: come, e con quali conseguenze? Gesualdo Bufalino gioca con atmosfere tenebrose, addensa il suo linguaggio scabro nei modi della fiaba e compone una storia di paura e mistero, impastata di elementi tradizionali, strana e inquietante.
L’autore
Gesualdo Bufalino è nato a Comiso il 15 novembre 1920 ed è morto il 14 giugno 1996. È stato per lungo tempo insegnante e traduttore, ha condotto una vita ritirata nella città di nascita e solo tardivamente si è affermato come scrittore con l’opera Diceria dell’untore, che vinse il Premio Supercampiello nel 1981 (ripubblicato da Bompiani nel 1992 con materiali inediti). Fra i suoi libri disponibili presso Bompiani L’uomo invaso (1986), Il malpensante (1987), L’isola nuda (1988), Le menzogne della notte (1988, Premio Strega), Il matrimonio illustrato (1989), Saldi d’autunno (1990), Qui pro quo (1991), Argo il cieco (1992), Calende greche (1992), Il Guerrin Meschino (1993), Museo d’ombre (1993), Bluff di parole (1994), Tommaso e il fotografo cieco (1996), Dizionario dei personaggi di romanzo (2000). Nella collana dei Classici Bompiani sono disponibili i due volumi delle Opere.
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.