“Falò di Carnevale” di Guglielmo Aprile pubblicato il 1 febbraio 2021 per Faraeditore.
I versi di Guglielmo Aprile si insinuano chirurgicamente nelle pieghe del nostro andare a volte distratto e individualistico.
Siamo così “costretti” a esitare, a chiederci il motivo per cui la loro lettura ci abbia smosso, provocato, inquietato spingendoci ad osservare con maggiore attenzione quanto e chi ci sta attorno, a fare il punto sul nostro cammino, a verificare il senso di quel che facciamo e siamo. Immagini struggenti e musicali attendono chi si accosta al chiaroscurale calore di questo scoppiettante Falò.
AUTORE
Guglielmo Aprile è nato a Napoli nel 1978. Attualmente vive e lavora a Verona. È autore di raccolte di poesia: Nessun mattino sarà mai l’ultimo (Zone 2008), L’assedio di Famagosta (Lietocolle 2015), Calypso (Oedipus 2016), Il talento dell’equilibrista (Ladolfi 2018), I masticatori di stagnola (Lietocolle, 2019), Il giardiniere cieco (Transeuropa 2019), Farsi amica la notte (Ladolfi 2020), Teatro d’ombre (Nulladie 2020). Scrive saggi critici su riviste; tra i suoi campi di interesse, la poesia del Novecento, oltre a vari studi su alcuni classici della tradizione letteraria italiana (D’Annunzio, Luzi, Boccaccio, Marino).
Alcune notizie sulla Casa Editrice
Fara Editore è nata nel 1993.
Il marchio è un carattere cinese arcaico che significa “parola, dire, esprimere”; un simbolo il cui significato è espresso nello slogan “l’universo che sta sotto le parole”.
Il nuovo millennio ha bisogno di idee che non siano meri ed astratti fantasmi, ma la sintesi di valori fondanti che possano aiutare l’uomo a crescere in consapevolezza e in capacità di azione.
Confucio diceva che non è possibile governare con giustizia una nazione se prima non ci si accorda sul senso delle parole: i nostri libri vorrebbero aiutare a rendere un po’ più chiaro e definito il senso delle parole chiave dell’uomo

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.