Non sarà mai una dea di Palermo e della Sicilia. Diario di una migrazione come tante
biografia
Self-publishing
29 novembre 2019
cartaceo
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29 novembre 2019
cartaceo
L’autrice ripercorre i luoghi e i ricordi della sua infanzia trascorsa in Sicilia, i momenti della vita a Palermo e li confronta con la sua attuale quotidianità milanese.
“Non sarà mai una dea” è quindi il diario di una migrazione come tante e dei ricordi che un po’ tutti portano con sé.
Ma “Non sarà mai una dea” è anche un viaggio di sola andata che non sarebbe stato possibile senza quei tanti piccoli tasselli raccolti in Sicilia.
E il libro è dedicato a chi “Non sarà mai una dea”: “alla Sicilia quindi, a Palermo e anche al mio paese, giorno dopo giorno sempre più disabitato e dai supermercati con gli scaffali sempre più vuoti – scrive La Paglia – Non sarà mai una dea la terra che mi sono lasciata alle spalle, con i suoi gabbiani sui tetti delle stazioni, con i suoi olivi e mandorli che colorano e invadono l’entroterra. Non sarà mai una dea quella terra di mezzo. Ma sarà sempre – sempre – l’unica casa per me e per chi, come me, ha preso la valigia”.
Ho perso il mio passato. Non esiste più.
Ho barattato amici e sogni per cercare un nuovo inizio altrove.
Ho lasciato alle mie spalle l’Isola del Requiem dei Sogni Abbandonati. La stessa Isola che accoglie e offre una seconda vita a chi lascia alle sue spalle, verso la linea dell’equatore, guerre, violenze, fame. La fame vera.
Ho perso il mio passato. Non esiste più.
Grazia La Paglia. Nata e cresciuta nell’entroterra siciliano, ha vissuto per dieci anni a Palermo per poi trasferirsi a Milano. In Sicilia ha iniziato la sua esperienza come giornalista per diverse testate (La Repubblica Palermo, La Sicilia e Balarm) occupandosi di volontariato, di università, di storie di integrazione e di multicultura. Per Balarm ha curato il blog “Amazing (dis)Grace” da cui è nato “Non sarà mai una dea”.
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.