Storia
Gammarò Edizioni
8 ottobre 2019
Cartaceo
264
Un romanzo complesso, drammatico, dove l’incertezza dei confini non è soltanto geografica, ma alberga nel cuore stesso dei personaggi.
“Confini incerti” è un libro per chi voglia avere anche una chiave d’accesso alla storia contemporanea di quell’area geografica, dove più che altrove la gente ha vissuto i peggiori scontri e drammi del “secolo breve”. Qui la storia non viene raccontata per imprese vittoriose e scelte tattiche o politiche, ma attraverso la vita vera, i pensieri e i destini di persone vere. La trama prende avvio a Cakovec, che ora si trova in Croazia, dove coabitano croati, ungheresi, sloveni, tedeschi e serbi. È qui che vivono gli Harmath, una famiglia della piccola nobiltà ungherese, di origine croata: Nandor, la moglie Cecilia e i figli Eugenio, Irene, Dusi e Nandor Junior. Dopo la prima guerra mondiale, con le nuove frontiere decretate a Versailles, gli Harmath diventano profughi, perdono tutti i loro beni e si trasferiscono a Budapest. I figli, due donne e due uomini prendono quattro strade molto diverse, quasi fossero quattro stereotipi di come poteva essere interpretata la vita nel ventesimo secolo.
Agi Berta nasce in Ungheria nel 1952. A 18 anni ottiene una borsa di studio e va in Polonia. Il matrimonio la porta poi a Napoli, dove si laurea in Storia e Filologia dell’Europa Orientale. Ha scritto alcuni capitoli per la Guida Verde dell’Ungheria del Touring Club, collaborato al volume Testi Mariani del Secondo Millennio e tradotto dall’ungherese Epépé di Ferenc Karinthy. Suoi racconti sono apparsi in varie riviste. Da due anni collabora con La Repubblica Esteri. Vive a Napoli, dove insegna.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.