“Cattività” di Gaetano Minaya pubblicato nel 2022 per NeP
Il romanzo è un’entusiasmante sfida al lettore visto che i personaggi che popolano il libro sono numerosi e ricchi di sfaccettature, ma nonostante ciò il testo non scade nel facile (e spesso noioso) psicologismo. A controbilanciare gli elementi introspettivi emerge infatti l’arma affilata dell’ironia, vera cifra di Cattività. Non si tratta però di un’ironia semplice da decifrare. Essa deve infatti il suo potere al carattere fortemente postmoderno che pervade ogni aspetto del romanzo. Ecco che allora le situazioni in cui i personaggi, spesso loro malgrado, si trovano ad agire, si caricano di un’aura grottesca e paradossale; ecco che comprimari e protagonisti alternano importanti riflessioni filosofico-esistenziali a lunghe e divertenti discese nel registro basso e medio-basso; e soprattutto, ecco che accadono cambi di personalità inaspettate e ci troviamo alla presenza di celebrità irraggiungibili che si calano nel mondo ricco e immaginifico dei personaggi creati dalla penna di Minaya.
L’autore realizza tutto ciò in una solida spy story che vede protagonista un giovane agente sulle tracce di una misteriosa organizzazione criminale. Le sue indagini lo porteranno in giro per il mondo, dall’Europa all’America Latina, anche se buona parte dell’azione si svolge a Roma. Il romanzo non cessa di sorprendere neanche per un minuto.
AUTORE
Gaetano Minaya, classe 1977, è nato a Matera ma oggi vive a Roma.
Sin da molto giovane dimostra interesse per l’arte e la letteratura e per questo una professoressa lo introduce al mondo della poesia. Dopo un breve periodo all’università, decide di viaggiare per l’Europa con solo uno zaino in spalla, esperienza che sarà centrale per lo sviluppo delle tematiche affrontate nella sua carriera letteraria, cominciata ufficialmente nel 2006 con la pubblicazione di Brado (Ismeca editrice).

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.