“Cambiare il finale” di Sara Rattaro pubblicato il 10 novembre 2023 per Morellini Editore
La sesta antologia curata da Sara Rattaro, frutto della Scuola di scrittura “La Fabbrica delle storie” da lei diretta e dedicata al tema della libertà. Con un racconto della stessa Sara Rattaro
Per raccontare e capire la libertà dobbiamo sempre partire dalla sua privazione, da storie di conquista di libertà, da storie di lotta contro la violenza e la minaccia di ripercussioni in cui non esiste nessuna libertà. Fare un salto nel passato o anche solo in un’altra parte del mondo in cui regnano ancora regimi totalitari ci impone molte riflessioni e quella libertà di espressione, di professare la propria religione o di amare chi desideriamo diventa improvvisamente un’immagine che ci soffoca e ci rende increduli. È davvero così facile perdere questi diritti tanto fondamentali e che spesso diamo per scontati? Forse è semplicemente più facile di quanto non sia lottare per ottenerli. Questa antologia è il frutto delle riflessioni più profonde su un tema tanto intenso.
Sara Rattaro esordisce nel 2010 con Sulla sedia sbagliata pubblicato da Morellini Editore e vincitore nel 2015 del premio Speciale “Fortunato Seminara” al Rhegium Julii. Nel 2012 pubblica Un uso qualunque di te con Giunti. Il romanzo Non volare via ha vinto il Premio città di Rieti 2014 mentre Niente è come te il Premio Bancarella 2015. Nel 2015 è stata nominata ambasciatrice EXPO. Nel 2016 viene pubblicato Splendi più che puoi, un romanzo sulla violenza di genere basato su una storia vera (Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice). Con Sperling&Kupfer pubblica L’amore addosso (2017) e La giusta distanza (2020).
Titolo: Cambiare il finale
Autrice: Sara Rattaro
Casa Editrice: Morellini
Pagine: 256
Data di uscita: 10 novembre 2023
Genere: Narrativa
Formato: Cartaceo, Ebook

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.