“Calciorama” di Osvaldo Casanova, Gino Cervi e Gianni Sacco pubblicato il 30 settembre 2022 per Hoepli. Le decine e decine di storie che stanno dietro i “colori sociali” di una squadra, raccontate da affabulatori di eccezione e illustrate da un autore cult del mondo del football. Il tifo calcistico nasce quasi sempre perché da bambini ci innamoriamo di un colore o di una combinazione di colori di una squadra. Ma perché quella squadra ha proprio quel colore? Quali sono le storie legate all’origine e all’evoluzione di quella maglia?
Attorno ai colori del calcio è nata una mitologia che il libro racconta in modo leggero ma approfondito. Ogni capitolo è dedicato a un colore o una combinazione di colori. Ad esempio per il rosso si parte da una narrazione principale (la maglia numero 7 del Manchester United e i suoi grandi interpreti) per poi intrecciare altre storie legate alle divise di mitiche squadre internazionali che vestono, o hanno vestito, il rosso come Liverpool, Bayern Monaco, Benfica, Nottingham Forest o a vicende o gesti iconici del calcio nazionale, come quelle della Triestina, rievocata nei versi di Umberto Saba, o del Perugia di Paolo Sollier che, negli anni Settanta, salutava i tifosi col pugno chiuso. E così di colore in colore le illustrazioni di Osvaldo Casanova finiscono con l’offrire uno zoom figurativo su alcune di queste storie.
AUTORI
OSVALDO CASANOVA, illustratore cult nel mondo dello sport, per Hoepli ha firmato le copertine dei libri dedicati a Inter, Juventus e Milan.
GINO CERVI, filologo romanzo prestato trent’anni fa all’editoria, e mai più restituito; milanista, e coppiano, per eredità matrilineare. Per Hoepli ha pubblicato, tra l’altro 1899 Milan A.C. (2019).
GIANNI SACCO insegna Diritto pubblico comparato all’Università di Pavia ed è grande cultore di storie sportive e calcistiche in particolare. E’ coautore di 1899 Milan A.C. (2019).
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.