Escono due raccolte di racconti introvabili dei due grandissimi autori americani, In libreria dal 5 luglio, per la collana Il Bosco di Latte di edizioni Paginauno
Due nuove uscite per Il Bosco di Latte, collana di libri tascabili dell’editore Paginauno dedicata a racconti e romanzi brevi poco conosciuti di scrittori indimenticabili di ogni parte del mondo, ereditata dalle edizioni Tranchida.
Da giovedì 5 luglio sono in libreria Basil Lee di Francis Scott Fitzgerald, celebre autore de Il grande Gatsby, e Un’oscura vitalità di Thomas Wolfe, scrittore la cui vita ha ispirato il film Genius di Michael Grandage, con Jude Law e Nicole Kidman.
I due libri escono in coppia, come tutte le pubblicazioni de Il Bosco di Latte, e sono piccoli classici imperdibili di due grandissimi della letteratura americana e mondiale: come tutti i libri della collana, rappresentano opere poco conosciute di scrittori imprescindibili, che meritano di essere scoperte e valorizzate.
Spiega Sabrina Campolongo, curatrice dei due testi: «Sono due libri che mancavano, e la collana Il Bosco di Latte è la casa perfetta per loro. Il mito di Francis Scott Fitzgerald uscirà arricchito da queste storie inusuali, fresche, divertenti e intelligenti, racconti a cui lui stesso era molto legato, e che costituiscono una sorta di “ritratto dello scrittore da giovane”. Quanto a Thomas Wolfe, chi lo legge non può credere che sia così poco noto al di fuori dell’ambito della critica e dei corsi di scrittura creativa delle università americane; è un autore affascinante, sorprendente, indimenticabile. La sua è una scrittura profondamente americana, ma è percorsa da una vena antica, in connessione profonda con le radici europee e il Mito.»
di Francis Scott Fitzgerald, scritto nel 1928, è composto da quattro racconti tra loro collegati, il cui protagonista è il simpatico e originale adolescente Basil Lee, alter ego dello scrittore. Scott Fitzgerald ha scritto questo lavoro tra Il grande Gatsby e Tenera è la notte, volgendo uno sguardo disincantato e divertito alla sua giovinezza: Basil Lee è un ragazzino di buona famiglia alle prese con le convenzioni e i limiti di una società vuota e provinciale; parla troppo, sogna allo stesso tempo di diventare ladro gentiluomo e presidente degli Stati Uniti, ha una predilezione per le ragazzine ricche e viziate. Le sue vicende anticipano con freschezza e ironia i temi più cari a Scott Fitzgerald. I racconti di Basil Lee escono nella nuova traduzione di Sabrina Campolongo, Ilaria Guerra, Luisa Rigamonti e Giulia Sgura.
di Thomas Wolfe è composto invece da cinque racconti, selezionati tra la sconfinata e affascinante opera dell’autore, che vengono raccolti per la prima volta in Italia e che realizzano l’obiettivo dichiarato di Wolfe: «Narrare l’intera intollerabile memoria dell’America, la sua violenza, la sua ferocia, immensità, bellezza, bruttezza e gloria». Con una lingua vulcanica e debordante, Wolfe restituisce un equilibrio fatto di contrasti e di personaggi tremendamente vivi e ferocemente umani. Sono in molti ad aver riconosciuto la grandezza dell’opera di Wolfe, popolarissima durante la vita dell’autore, morto nel 1938, ma ingiustamente dimenticata dopo la morte: tra questi William Faulkner e Jack Kerouac. Un’oscura vitalità è tradotto da Sabrina Campolongo, Nadia Cazzaniga e Alessandra Patriarca.
GLI AUTORI
Francis Scott Fitzgerald (1896 – 1940) è stato uno scrittore e sceneggiatore statunitense, considerato uno dei più importanti autori dell'”Età del jazz”. Ha scritto romanzi entrati nella storia della letteratura, tra cui Il grande Gatsby, Tenera è la notte e Belli e dannati. Ha composto anche numerosi racconti con cui ha ritratto con grande efficacia le contraddizioni della realtà americana della prima metà del Novecento.
Thomas Wolfe (1900 – 1938), è nato ad Ashville da famiglia operaia e ha concluso gli studi alla Harvard University, dove si è laureato in scrittura teatrale. Trasferitosi a New York, nel 1929 ha lavorato al suo primo romanzo, Look Homeword, Angel, incentrato sul difficile processo di formazione del personaggio autobiografico Eugene Gant, la cui vicenda verrà ripresa nel secondo romanzo, Of Time and the River, del 1935. Le sue opere sono centrate sull’identità di una generazione e di una nazione, gli Stati Uniti, e sono caratterizzate da una scrittura originalissima che ne fece una celebrità letteraria. Wolfe condusse una vita sregolata ed errante, fuori dagli schemi; morì di polmonite a 38 anni.
