“Autocrazie” di Anne Applebaum pubblicato a Novembre 2024 per Mondadori
«Abbiamo tutti in mente la tipica immagine di uno stato autocratico. C’è un cattivo al vertice, che controlla l’esercito e la polizia. L’esercito e la polizia minacciano il popolo con la violenza. Ci sono collaboratori malvagi, e magari qualche coraggioso dissidente.» Tuttavia, per Anne Applebaum, saggista e vincitrice del premio Pulitzer, questa convinzione diffusa altro non è che un anacronismo. Nel XXI secolo, infatti, una simile rappresentazione delle autocrazie ha scarsa attinenza con la realtà e per di più ne ignora del tutto l’evoluzione. Al giorno d’oggi, le autocrazie non sono governate da un solo «cattivo», ma da reti sempre più sofisticate, che connettono tra loro strutture finanziarie, servizi di sicurezza – militari, paramilitari e di polizia – di uno o più paesi, ed esperti di tecnologia che forniscono sorveglianza, propaganda e disinformazione. I membri di queste reti condividono risorse e obiettivi, operando come un agglomerato di aziende tenute insieme non dall’ideologia, ma da una spietata e assoluta determinazione a preservare il proprio potere e la propria personale ricchezza e da un nemico comune: il mondo democratico e i suoi valori.
AUTRICE
Anne Applebaum (Washington 1964), giornalista e saggista statunitense naturalizzata polacca, è stata tra l’altro editorialista del «Washington Post», vicedirettore e capo dei servizi esteri dello «Spectator» e corrispondente da Varsavia per «The Economist». Attualmente scrive per «The Atlantic». Mondadori ha pubblicato Gulag (premio Pulitzer nel 2004), La cortina di ferro (2016), La grande carestia (2019) e Il tramonto della democrazia (2021).
Titolo: Autocrazie
Autrice: Anne Applebaum
Traduzione: Tullio Cannillo
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 180
Data di uscita: Novembre 2024
Genere: Politica
Formato: Cartaceo, Ebook

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.