
Narrativa
Brè Edizioni
25 agosto 2021
Cartaceo, Ebook
166
Tratto da una storia vera
Stella è una giovane donna che crede nell’amore e nella famiglia. Sogna il principe azzurro e lo trova in Toni, un ragazzo del paese gentile e affascinante. Si innamora perdutamente di lui, lo sposa, ma troppo presto il suo sogno si trasforma in un incubo. Dov’è l’uomo dolce e premuroso? Chi è veramente Toni? E le domande assillano la mente: sono io a essere sbagliata? Non gli sono vicina come lui vorrebbe? Non posso lasciarlo, come farei a sopravvivere? Cosa penserebbe la gente? I figli hanno bisogno di un padre, devo sopportare, soprattutto per loro. Quesiti che non bisogna porsi. Di fronte alla violenza, l’unico colpevole è chi la mette in pratica: il violento. Un dramma come tanti, una vicenda realmente accaduta, terrificante, che coinvolge non solo una donna, ma anche i bambini.
Anna, la figlia maggiore, racconta la tirannia di un padre padrone. Rivive le vicende che l’hanno portata a crescere in fretta, che la fanno partecipe di un mondo che, purtroppo, oggi è una realtà. Un inferno dal quale è necessario fuggire senza paure, senza nascondersi. Un libro di denuncia, un testo per spronare le donne a uscire allo scoperto, a scovare il coraggio per abbandonare uomini che tali non sono. Vittime che devono trovare la forza per staccarsi da padroni ignoranti, da soprusi che nessuno deve subire. Mai. Per nessuna ragione.
Martina Longhin è nata e vive a Mirano, un comune a circa venti chilometri da Venezia.
Fin da piccola ha amato la musica, tanto da farla diventare la sua professione, ma anche la cucina, le lingue, i viaggi e i libri, in particolare quelli storici.
Solo da qualche anno ha scoperto la passione per la scrittura. Oltre ad “Anna. L’inferno in una bottiglia”, ha pubblicato “Alla ricerca di Lyset”, un libro fantasy per ragazzi, e sempre con Brè edizioni “Una cartolina dall’aldilà”, un noir con un pizzico di romance.
È impegnata, assieme a una psicologa, a portare avanti dei progetti di sensibilizzazione sul grave problema della violenza e del femminicidio.
È, inoltre, l’ideatrice del libro “Penne in quarantena”, una raccolta di tredici racconti di altrettanti autori, nato durante il primo lockdown e il cui ricavato sarà devoluto alla Protezione Civile. Alcuni dei suoi racconti sono stati selezionati e pubblicati nelle antologie di concorsi nazionali e internazionali.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.