Narrativa per ragazzi
Rizzoli
4 Settembre 2018
Brossura, ebook
236
“Lo sport non è fatto solo di vittorie e di sconfitte. È importante anche come si vince e come si perde.”
Abbiamo toccato le stelle di Riccardo Gazzaniga
Essere un campione non significa soltanto conquistare una medaglia, battere un record, dominare nella propria disciplina, ma conquistare un primato morale, saper difendere un ideale nobile, dare un esempio. E combattere contro avversari invisibili e subdoli come la discriminazione razziale, politica o sessuale, contro malattie o infortuni gravissimi, o semplicemente contro regole ingiuste e tradizioni fuori dal tempo. I protagonisti di questi venti racconti, con le loro scelte coraggiose e la loro straordinaria capacità di lottare, ci mostrano come lo sport può cambiare il mondo, quando si fa portavoce dei più alti valori umani. La storia di Yusra Mardini, ragazza che scappò a nuoto dalla guerra; di Gino Bartali, campione che pedalò per salvare centinaia di ebrei; di Emile Griffith, pugile che uccise sul ring e amò gli uomini; di Kathrine Switzer, prima donna a correre una maratona; di Peter Norman, eroe silenzioso tra i due giganti del 1968: queste e tante altre storie raccontate dalla voce forte e dolce, epica e commovente di Riccardo Gazzaniga.
Riccardo Gazzaniga è nato a Genova nel 1976. Dopo aver frequentato il liceo classico si è arruolato nella Polizia di Stato, dove presta servizio da ventidue anni. Appassionato di calcio, nuoto e sport di combattimento, ha pubblicato due romanzi per Einaudi: A viso coperto (2013), con cui ha vinto il premio Calvino e il premio Massarosa, e Non devi dirlo a nessuno (2016), adottato in diverse scuole medie e superiori. La storia del corridore australiano Peter Norman, pubblicata in Rete e qui inclusa, è stata tradotta in dieci lingue e ha emozionato milioni di lettori in tutto il mondo.
Non amo darmi titoli ma ne ho conseguito uno: dottoressa. Il che implica che io abbia una laurea; una soltanto, anche se i miei interessi spaziano in un territorio vastissimo che definirei ” Al di là del deserto”, (citando il titolo di un libro di uno dei più grandi filosofi contemporanei, a mio avviso… s’intende!!). Potrei dirvi che SONO una dottoressa, ma non lo farò, perché ESSERE qualcosa o qualcuno significa chiudersi in uno spazio troppo piccolo e privo di possibilità. Somiglio ad una cellula staminale, sono totipotente e VIVA! “So essere anche“: Una leader eccellente, Moglie mai (se non per burocrazia), compagna di vita di Marco sempre, mamma, Amica, dottoressa, lettrice, studiosa, scienziata, ricercatrice, comica, autrice, artista, pessima bugiarda, Apple addicted, pasticciera, antropologa, curiosa, innovativa, testarda …. E questa descrizione ovviamente non mi soddisfa ma: La modificherò secondo le necessità.