romanzo storico
Literary Romance
20 aprile 2020
Ebook
369
“Nell’ampia cantina le donne e i vecchi pregavano in un mormorio indistinto, mentre i bambini giocavano a dadi; tuttavia i loro schiamazzi non bastavano a coprire i sinistri rumori degli aerei e delle bombe che esplodevano”
La guerra era solo agli inizi quando Beatrice aveva 18 anni. Voleva fare l’infermiera ma non le era stato permesso; in famiglia c’era bisogno di lei. E la ragazza protagonista compare nelle prime pagine tra le strade grigie e polverose di una Milano pattugliata dalle camicie nere e soffocata dalla miseria e i bombardamenti degli anni più bui della Seconda Guerra Mondiale. Un fratello al fronte, una madre stanca e invecchiata dalle ristrettezze economiche, tre bocche da sfamare e un padre duro e scostante.
Questa è la famiglia di cui Beatrice si prende cura fino a che un dolore improvviso li porterà a Chignolo tra le schiere degli sfollati nelle campagne lombarde. Gli zii li accoglieranno nella loro fattoria offrendo loro un rifugio sicuro all’impazzare della guerra in città ma le emozioni non saranno così al sicuro e Beatrice sarà ostaggio dello sguardo gentile e franco dell’ufficiale Hans. Sarebbe una felice storia d’amore se non fosse che l’uomo combatte dalla parte dei nemici: il suo amato è tenente dell’esercito tedesco in Italia e ferito da una colluttazione verrà soccorso dagli zii di Beatrice nel loro casolare. Al loro primo incontro casuale seguiranno una serie di romantiche coincidenze che porteranno i due ad amarsi in segreto fino a che un nuovo cambio di scena rivoluzionerà gli equilibri familiari e Beatrice si allontanerà da Chignolo finendo tra i partigiani delle montagne.
Un incipit romantico per una storia di crescita personale e scoperta di sé nel contesto della Resistenza italiana che nel ’43 unì nel fervore della lotta partigiana gli animi meno tolleranti al governo nazifascista. Il bello di questo romanzo sta nell’evoluzione del personaggio principale alle prese con imprevisti sofferenti a tratti crudi e atroci intervallati da parentesi felici.
Tra i partigiani a scombussolare il cuore della bella Beatrice sarà il capo Marco, la cui forza d’animo e fede patriottica la travolgerà permettendole di scoprirsi una donna combattente nel vero senso della parola.
Beatrice si spaventò quando vide i due compagni feriti e tutto quel sangue, ma per lei fu come aprire finalmente gli occhi. Da quando era lì nessuno era mai stato ferito così gravemente e quell’episodio […] l’aveva resa cosciente del loro operato e dei rischi che correvano per difendere un ideale che condivideva
Fabio, Veronica, Isabella e Sandro sono gli altri nomi che completano il quadro della storia nella seconda parte, costruita dall’autrice intorno ai loro sentimenti, quelli che neanche la guerra può soffocare, dalla gelosia alla passione, dalla paura all’euforia. Fortunatamente per la storia, un po’ meno per i personaggi, non mancheranno i colpi di scena che arricchiscono la trama anche se le scelte stilistiche in diversi punti non favoriscono quella sensazione di trepidazione che ci si aspetterebbe. Tutto, ahimè, viene anticipato dalle riflessioni di Beatrice, che volente o nolente, svela apertamente ciò che accadrà nelle pagine successive. Le descrizioni scarseggiano e sono i dialoghi a costituire l’ossatura della narrazione ma in taluni punti si dilungano troppo smorzando l’interesse nella lettura.
Certo è che, rivelazioni e dialoghi a parte, mi sono sentita coinvolta appieno nella guerriglia delle brigate rosse, nei soprusi subiti, nel dolore per la morte dei compagni, nelle torture e nelle incarcerazioni, nel terrore delle imboscate, nei successi degli attacchi partigiani, nei rischi coraggiosi dei civili contrari al nazifascismo e tutto questo grazie a una ricostruzione fedele dei fatti storici dell’Italia in lotta per la Liberazione che fa da sfondo alla trama principale. La vicenda si chiude ad anello tornando negli ultimi capitoli a Milano, nel ’45 in prima linea come capitale della Resistenza italiana, ed è qui che tutti i nodi vengono al pettine in un finale che sorprende ed emoziona. Un romanzo, Oltre la guerra, di pura fantasia ma le vite che racchiude evocano storie reali mai raccontate o poco ascoltate ed è un peccato perché oltre la guerra ci sono donne e uomini a cui dobbiamo molto, forse tutto.
Marcella Ricci Nata nel 1966 a Milano, dove vive e lavora, attualmente gestisce un’attività di divulgazione naturalistica rivolta a hotel e resort nel mondo e in Italia, e insegna Biologia e Chimica alle scuole superiori. Una delle passioni più grandi è la scrittura, con romanzi che spaziano su vari generi.
Amo la lettura praticamente da sempre, amo i suoni che produce, le storie che crea e le emozioni che evoca.
Non posso fare a meno di scrivere che è il mio pane quotidiano e adoro correre. Non faccio maratone ma mi deletto con lo squash e nel tempo libero sforno crostate.
Che altro dire? La Bottega dei libri è una delle cose belle capitate negli ultimi tempi.
Ottima recensione! e complimenti per la tua pagina! Verrò a curiosare spesso.