
Fantasy
Self publishing
13 marzo 2021
Cartaceo e eBook
260

Da quando una strana maledizione è caduta sulla ridente cittadina di Thunderbay nella contea del Dorset nessuno è mai riuscito a spezzarla. Becca e Joy dovranno svelare il segreto che si cela dietro il misterioso monastero di Goldwing e riuscire a rompere il maleficio che grava sulla città e sulla loro famiglia. Diroccata e abbandonata da secoli, l’abbazia viene evitata da tutti gli abitanti del paese, la sua fama è infatti sinistra e inquietante. Pare che sia maledetta e che, nei suoi pressi, molte persone siano sparite. Altri dicono che un’antica comunità di suore viveva secoli orsono al suo interno e che sopravviva fantasma tutt’oggi. Le due ragazze Incontreranno molti ostacoli lungo il loro percorso e dovranno fare i conti con scelte difficili. Come in un gioco di scatole cinesi, ogni enigma che risolveranno le condurrà in un altro e in un altro ancora, in un intreccio di complesse vicende che le vedrà dapprima scoraggiarsi e rinunciare, ma poi rialzarsi e combattere, fin quando non arriveranno a toccare con mano la potente magia di Goldwing Abbey. Fra diari, chiavi, porte segrete, scrigni, libri di magia, stanze stregate... riusciranno le protagoniste a distinguere il bene dal male e portare così a termine la loro missione?
“Sul vagone, silenzioso e dondolante, c’erano poche persone quel giorno.
Il paesaggio, zuccherato dalla neve, correva rapido dietro i finestrini del treno in corsa, mentre il vento fischiava forte nell’aria gelida della sera.
Becca, avvolta nella sua calda sciarpa di lana, era totalmente sprofondata nella soffice poltroncina grigia del treno e si lasciava cullare dal dondolio. Guardava fuori dalla finestra, mentre con le dita si arricciava i morbidi boccoli castani.
Stava tornando dal college e si dirigeva a casa, a Thunderbay, per le vacanze invernali”.
Le protagoniste di questo magico racconto sono Joy e Becca, due giovani sorelle che vivono a Thunderbay, un’immaginaria cittadina del Dorset. Qui sorge un antico e misterioso monastero, Goldwing Abbey, che influenza la vita degli abitanti.
Sin da piccole, le nostre eroine si sono sentite attratte, grazie anche alle storie che nonna Milly ha raccontato loro, da questo impenetrabile edificio sul quale grava un potente maleficio.
Le due sorelle, spinte dal desiderio di vedere la “stanza delle meraviglie”, decidono di infrangere il divieto di accesso. Questo le catapulterà in un mondo magico e ostile. Saranno costrette a combattere contro una potente maledizione che solo la Prediletta, ossia una ragazza con un cuore puro, riuscirà a spezzare.
Ma chi sarà tra le due la prescelta, e quali saranno le conseguenze?
Le due sorelle sono caratterialmente agli antipodi: Joy, la minore, è una ragazzina coraggiosa e molto leale; Becca, la maggiore, è intelligente e determinata a portare a termine la missione.
Tra i vari personaggi, quelli che mi sono entrati nel cuore, oltre alle protagoniste per le quali ho subito provato simpatia, ci sono nonna Milly, una adorabile vecchietta, e uno strano micio di nome Cliff, che ricoprirà un ruolo importante nel proseguo del racconto.
“«Joy, la nonna ci ha preparate. Non ha voluto terrorizzarci per farci trascorrere un’infanzia serena, piena di sogni e creatività. Tanto ci ha pensato la mamma a tenerci al sicuro e dietro di lei c’era sicuramente la nonna. Lo sai, no, qual è il motto della nonna?».
«Ma certo», rispose Joy, «Fantasia: un piccolo universo fatto di Fede, Amore, Nostalgia, Tristezza, Avventura, Sentimento, Immaginazione e Abilità»”.
Il romanzo mi è piaciuto molto: la magia si sposa con il mistero, dando vita ad un fantasy ben congegnato.
Come possiamo leggere nella prefazione del libro, l’ispirazione è nata da un sogno dell’autrice.
A voi è mai capitato di sognare di vivere un’avventura ricca di magia e di mistero?
La scrittura è molto semplice e la lettura scorre veloce grazie ad una trama vivace, mai noiosa e ricca di colpi di scena.
Nonostante l’autrice abbia distribuito alcuni chiari e precisi indizi, non sono riuscita a comprendere subito chi fosse il misterioso personaggio che si nascondeva nell’ombra, muovendo le fila del gioco e, soprattutto, quale fosse il suo scopo finale.
Il romanzo è strutturato come se si trattasse di una fiaba, e perciò lo consiglio ad un pubblico giovane, anche se, considerando la mia età adulta, la lettura mi ha fatta tornare un po’ bambina, portandomi a vivere una bellissima avventura ad occhi aperti.
La Giorli, alla sua prima esperienza letteraria, ci regala un racconto pulito, chiaro e sicuramente ben scritto.
Spero ben presto di sentire parlare nuovamente, e soprattutto a livelli alti, di questa promettente scrittrice fantasy e magari, perché no, considerando un finale che dà adito a tale pensiero, leggere un seguito delle avventure di Becca e Joy.
Da segnalare i delicati e ricchi disegni, alcuni ispirati da carboncini del nonno dell’autrice, Mario Merli, un pittore valdelsano del Novecento, altri inventati ma tutti realizzati da lei stessa scrittrice.
Ma nessuno si era accorto che qualcosa era rimasto in sospeso. Nella fontana dei pesci argentati, collocata nel cortile del refettorio, proprio sotto le finestre del salone da ballo, giaceva un oggetto dimenticato, rovinato, inutile.
L’autrice
Maria Novella Giorli, classe 1986, è nata in Italia. È laureata in Storia dell’Arte e lavora come sales manager presso un hotel. Ha al suo attivo pubblicazioni di articoli e saggi dedicati all’arte e all’artigianato in Toscana. I suoi studi storico-artistici e il suo amore per il mondo della magia e del fantastico l’hanno portata a scrivere diversi racconti nel corso degli anni. La sua casa è piena di appunti, ispirazioni, bozze e disegni. Il sogno dell’autrice è sempre stato quello di divenire scrittrice di romanzi fantasy e La maledizione di Goldwing Abbey rappresenta il suo primo lavoro.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.