
Thriller
Newton Compton
28 marzo 2023
Cartaceo, ebook
370

Jenny lavora come veterinaria in una piccola cittadina del Devon, e ultimamente soffre di preoccupanti mancamenti e amnesie: le capita spesso di risvegliarsi all’improvviso distesa sul pavimento, gli abiti coperti di fango, senza avere idea di cosa abbia fatto nelle ore precedenti. Come se non bastasse, da qualche tempo qualcuno le fa trovare degli animali morti davanti alla porta.
Quando in città scompare una giovane donna, la situazione di Jenny precipita. Perché la veterinaria custodisce un segreto di cui nessuno, neanche il marito Mark, è a conoscenza: lei è la figlia di Paul Slater, uno dei più spietati serial killer degli ultimi decenni, e la scomparsa della ragazza ha molto in comune con i crimini di suo padre. Possibile che qualcuno abbia scoperto la verità sul suo passato e stia cercando di incastrarla?
Con la polizia che comincia a interessarsi ai suoi spostamenti e Mark che diventa sempre più sospettoso, Jenny si rende conto di un’altra, orribile possibilità: che la follia che muoveva Paul si stia impossessando anche di lei...
“La figlia del serial killer” è il nuovo libro di Alice Hunter.
Dopo il grande successo ottenuto con “La moglie del serial killer”, la Hunter torna nuovamente a scrivere di efferati omicidi.
La protagonista del romanzo è assillata dal terrore che il gene del serial killer possa tramandarsi di padre in figlio.
Lei, infatti, è figlia di uno spietato assassino seriale che ha ucciso molte donne solo per il proprio piacere.
Jen, dopo l’arresto del padre, non appena possibile scappa di casa, allontanandosi da una madre assillante e mentalmente disturbata. Assume una nuova identità, anche se il timore di essere ritrovata continua a minare la sua esistenza. Con molta fatica, si crea una nuova identità, diventando una stimata veterinaria, felicemente sposata e con due figli.
Il suo passato deve rimanere tale e neanche il marito ne è a conoscenza.
“Dalla finestra della cucina, la madre la guardava – un senso di terrore misto a ineluttabilità le si insediò nello stomaco. Conosceva bene quel comportamento.
Dio, no, ti prego.
La storia si stava ripetendo?”
La vita sembra scorrere serena, anche se alcuni blackout notturni, di cui soffre da diverso tempo, la mettono in allarme: una mattina, dopo uno di questi episodi, si risveglia sul pavimento della cucina, sporca di fango e sangue.
Jen non si capacita della cosa, ma quando scopre che quella stessa notte è scomparsa una donna, con la quale aveva avuto tempo prima un forte alterco, teme che il suo timore sia diventato realtà.
Nel momento in cui la polizia inizia ad avere dei sospetti e il marito si allontana con i figli, non le resta che indagare e cercare di risolvere il mistero per dimostrare la propria innocenza, anche se lei è la prima a metterla in dubbio.
“Ma, per quanto continui a ripetermelo, un altro pensiero terrificante mi invade, schiacciando il precedente. Ritroveranno Olivia morta. Dopotutto, sono la figlia di un serial killer. Il desiderio di uccidere non si trasmette col sangue?” – La figlia del serial killer
Numerosi studi hanno scoperto che effettivamente esiste il gene della criminalità.
Secondo lo psicologo inglese Adrian Raine, un perfetto mix di parametri genetici, biologici e sociali possono far sviluppare, nel soggetto, portatore sano e inconsapevole di questo gene, una tendenza a comportamenti violenti e di tipo seriale.
Voi pensate che il dubbio che attanaglia Jen possa effettivamente divenire realtà o che, entrando in scena altri fattori, nello sviluppo di questa “sindrome”, come la situazione sociale oltre alla genetica, possa in qualche modo “salvarsi”?
La storia è raccontata con il doppio POV, di Jen e di Mark, suo marito.
La loro è una coppia felice, ma la mancata sincerità di Jen sul suo passato mette a dura prova, davanti a questi tragici eventi, la loro unione.
Jen è una donna fragile, piena di paure, che cerca di nascondere dietro a una facciata di normalità.
Mark, pur intuendo le sue debolezze ma non conoscendo le motivazioni, si dimostra poco attento alle sue necessità e, quando si troverà ad affrontare la verità, invece di supportare la moglie, erigerà un muro all’interno della coppia che non sarà facile da demolire.
La scrittura è fluida e molto scorrevole.
La trama è ricca di piccoli colpi di scena ed è ben congegnata.
I vari eventi si susseguono dando origine ad un intreccio ben costruito, anche se poco incalzante.
La storia, nonostante sia scritta con bravura e non permetta di scoprire il colpevole sino alla fine, non mi ha totalmente convinta e coinvolta. Ho trovato i personaggi poco incisivi, in alcuni momenti quasi noiosi e, soprattutto, non ho trovato quella suspense e tensione narrativa che amo leggere in questo tipo di libro.
Attendo di conoscere il vostro giudizio, per capire se questa sia stata una mia personale sensazione o se effettivamente avete percepito la stessa cosa. Buona lettura!
“E il mio nemico, chiunque esso sia, conosce il mio passato. Sa cos’ha fatto mio padre, sa cos’era mio padre. Mia madre mi ha mentito. Mio padre non è finito in prigione per frode. Sono la figlia di un serial killer”.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.