Romanzo rosa
Newton Compton
4 aprile 2023
Cartaceo, ebook
320
Janice di mestiere fa le pulizie nelle case della gente: ha un posto in prima fila per osservare, discreta, i loro amori, le preoccupazioni, le gioie e persino i segreti più inconfessabili. È come se, nel consegnarle le chiavi di casa per consentirle di entrare a pulire, le persone le affidassero anche i loro lati più privati e nascosti. E così Janice ha cominciato a collezionare storie.
Vicende piccole e grandi di vita vissuta, che custodisce con cura. Sa guardare, ascoltare, cogliere ogni dettaglio. Janice sa bene che ognuno di noi ha una storia da raccontare. E, forse, potrebbe essere arrivato il momento di condividere la sua.
“È vero che molte persone per cui lavora regalano qualcosa di speciale alla sua esistenza, e spera che, nel suo piccolo, anche lei contraccambi”. “La custode dei segreti” di Sally Page, edito Newton Compton, è un romanzo delicato. Ambientato a Cambridge, ha come protagonista Janice, una donna delle pulizie cinquantenne che ha un dono speciale: collezionare le storie che le raccontano e che ascolta.
Il racconto inizia in un freddo lunedì di febbraio.
“Il lunedì ha un ordine ben preciso: risate all’inizio, tristezza per finire la giornata.”
La cosa positiva di essere la donna delle pulizie più richiesta della città è che può stabilire lei gli orari e i giorni in cui preferisce lavorare. Quando scende dall’autobus per incamminarsi al lavoro, Janice immagina tutte le storie che si nascondono dietro alle finestre, illuminate o ancora al buio, delle case che costeggia.
Dopo un’intensa giornata di pulizie, inizia a rilassarsi solo quando si abbandona sul sedile dell’autobus che la riporta a casa. Vorrebbe riposarsi, ma la gente chiacchiera di continuo ed è impossibile non ascoltare!
“Svuota la mente e si prepara a sintonizzarsi con indolenza sulle conversazioni tutt’intorno. Non lo definirebbe origliare, lascia solo che le chiacchiere la investano” – La custode dei segreti
Durante quel viaggio di mezz’ora, Janice cataloga le storie che riesce ad afferrare come vere o come inventate per stupire l’ascoltatore. Le dispiace sempre quando giunge alla sua fermata, perché è costretta a perdersi il finale di una storia e, poi, perché a casa l’attende suo marito.
Mike e Janice si conoscono da trent’anni. Mike è un uomo piacente e socievole, ma completamente inaffidabile. Da quando sono sposati, ha cambiato lavoro ventotto volte. Inoltre, suo marito non sa raccontare storie, sa solo stordire con le sue chiacchiere.
L’autrice affronta il tema di chi perde o cambia lavoro spesso. Forse non dipende solo dall’ambiente, dai colleghi o dal datore di lavoro, forse dipende anche da chi non ha saputo tenersi quell’impiego.
Janice è solita prendere un caffè con i suoi clienti, tra una pulizia ed una storia raccontata. L’unica cliente che non l’ha mai invitata a sedersi per un caffè è la signora Sìsìsì, soprannominata così per il modo che ha di rispondere; di contro, il marito è il signor Nonono!
Vivono in una grande villa, arrogante come i proprietari. Eppure, proprio grazie a quella cliente che a lei non piace, conoscerà un cane delizioso e una novantaduenne, inizialmente scontrosa e cocciuta, la suocera della signora Sìsìsì.
L’incontro con la signora B. si rivelerà straordinario. È l’unica cliente a chiederle subito quale sia la sua storia. Non era mai accaduto prima. Di solito a nessuno interessa sapere cos’ha da raccontare Janice.
Ben presto la nostra protagonista scopre che la signora B. è la donna più simpatica ed intrigante che abbia mai conosciuto. L’anziana signora è quasi più famelica di lei nel voler conoscere le storie altrui. In fondo, chiunque ha una storia da raccontare e dai racconti si possono conoscere meglio le persone.
È difficile dire se sia Janice a prendersi cura dell’anziana signora o se sia il contrario!
“Sappiamo entrambe che cosa sta per succedere, no? È una storia prevedibile. È stata messa in scena in topaie e palazzi di tutto il mondo sin dalla notte dei tempi. Non esistono storie nuove, signora B.”
Probabilmente è vero, ma il consiglio dell’autrice, per alimentare la speranza in se stessi e negli altri, è quello di raccontare e di ascoltare tutte le storie, anche quelle che sembrano avere un finale scontato.
La signora B. riesce a capire Janice meglio di chiunque altro.
Avete mai pensato che se aveste conosciuto una certa persona, prima o dopo rispetto a quando l’avete realmente incontrata, i rapporti fra di voi sarebbero stati diversi?
“Magari l’avesse conosciuta prima. O forse non avrebbe funzionato? Magari alcuni rapporti sbocciano perché si creano in un determinato luogo e momento della vita?” – La custode dei segreti
Questo meraviglioso romanzo è strutturato in trentasette capitoli. Ognuno ha un titolo, come se fosse un racconto all’interno della storia. Ad esempio, nel capitolo intitolato “Il dolore è più lieve del senso di colpa”, Sally Page affronta questo tema. È più gravoso il senso di colpa o il non sentirsi in colpa? E se il senso di colpa scorresse nelle vene solo di alcune persone, come se fosse una malattia?
Con la delicatezza della sua scrittura, l’autrice ci accompagna nel mondo e nella mente di Janice.
I capitoli di “La custode dei segreti” sono brevi e alquanto scorrevoli. Il romanzo è scritto in terza persona e lo stile ricorda quel flusso di coscienza che ci addentra nei pensieri della protagonista in relazione a tutti gli altri personaggi del romanzo.
Gli scambi di battute e di storie tra Janice, “una donna delle pulizie eccezionale”, e la novantenne signora B. sono le parti più divertenti ed interessanti del romanzo.
Concludo chiedendovi: giudicate mai un libro dalla copertina?
Perché questo è il titolo dell’ottavo capitolo! L’ho trovato adatto per questo romanzo. Avete notato che splendida copertina? Quando prendi in mano un libro che si presenta così bene, viene subito voglia di sfogliarlo e di iniziare a leggerlo!
Il messaggio di “La custode dei segreti” è che, ascoltando le storie altrui, si può scoprire la versione migliore di noi stessi.
E voi, quale storia avete da raccontare?
Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.