
romance storico, avventura
Self-publishing
25 maggio 2022
cartaceo, ebook
419

In quell’istante, Mary ebbe la certezza assoluta che Samuel e l’oceano fossero una cosa sola. Indissolubili, inquieti. Indomabili.
***
Samuel Hardy ha i guai nel sangue e lo spirito irruento come il mare.
Dopo anni passati sui velieri, decide di tornare tra le suggestive scogliere della Cornovaglia con l’intenzione di crearsi una famiglia. Tutto sembra andare per il meglio, almeno fino a quando non si accorge di essere attratto in modo irresistibile da Mary Hallett, figlia di un abbiente proprietario di miniere. Nonostante sia promessa a un altro, la passione diventa presto incontenibile per entrambi. Una tempesta che ribalterà le loro vite come scialuppe alla
deriva.
Trascinato di nuovo nel Mar dei Caraibi, Samuel dovrà sopravvivere a una condanna crudele e all’insidioso mondo
dei pirati se vuole sperare di ricongiungersi con Mary.
Arrembaggi e tradimenti, pericolose ambizioni e capitani spietati faranno da sfondo a un’avventura che metterà a
dura prova i cuori.
Una battaglia senza esclusione di colpi la cui posta in gioco è il tesoro più prezioso di tutti: l’amore
Recensione de “Il Principe dei Pirati” di Stefania Bernardo
Cornovaglia, St Just 1717. Samuel Hardy insieme con il suo amico fraterno, Paul Raynards, ritorna nel piccolo villaggio di pescatori e minatori, dopo dieci anni di peregrinazione per i mari dei Caraibi. Vuole costruirsi una vita tranquilla, lontano da arrembaggi e violenze.
Ma il destino ha deciso diversamente per lui; infatti Sam, dopo avere rivisto Mary Hallett, figlia del proprietario delle miniere, Archibald Hallett, un uomo severo e freddo, se ne innamora.
Anche Mary prova la stessa cosa per Sam, ma è stata promessa sposa ad un ricco colono inglese. Gli eventi precipitano e una miriade di eventi travolge i due protagonisti, che si ritrovano a dover fare i conti anche con i pirati!
Battaglie, intrighi, alleanze tradite, amori passionali e travolgenti non mancheranno!
“Il principe dei pirati” è un romanzo che mi ha incuriosito sia per il titolo che per la sinossi. Non ha deluso le mie aspettative! Le caratteristiche del romance storico sono tutte rispettate, e questo per me è già un punto a favore.
È ambientato tra le coste della Cornovaglia, la Carolina del sud e i Caraibi. Tutti posti con un loro fascino, che l’autrice descrive molto bene con piccoli dettagli, come il vento che sferza le coste della regione inglese oppure il mare che appare di un blu intenso, proprio il blu dei Caraibi.
“Una solida unione di mani e di singhiozzi. Uno stringersi carico di perdono. La promessa di un futuro carico di amore” – Il principe dei Pirati
I personaggi, anche quelli che sembrano di contorno, sono fondamentali per la storia. L’autrice li descrive tutti, fisicamente e psicologicamente, proprio a volerne comunicare l’importanza narrativa al lettore. Jhonny Shiver, ad esempio, viene descritto come un pirata senza scrupoli, avido, ma con alle spalle una storia interessante, purtroppo solo accennata nel libro.
Per questo faccio una domanda all’autrice: ci sarà uno spin-off su Jhonny Shiver? Perché è un personaggio che mi ha fatta innamorare. E il merito è stato appunto della tecnica che Stefania Bernardo ha scelto per le descrizioni dei suoi personaggi.
Le storie d’amore non sono scontate: si giunge al lieto fine, ma dopo tanto tribolare da parte dei protagonisti.
La storia d’amore tra Mary e Sam avrà tanti problemi. Essa occupa gran parte della narrazione, ma la relazione tra i due personaggi minori, Paul e Lottie, non va sottovalutata. È appassionante e travolgente perché l’autrice apre sempre nuovi scenari su di loro. Finché non si arriva alle ultime pagine, insomma, il lettore non ha la certezza di cosa accadrà alla coppia.
Ogni tanto ho odiato Lottie! Ma aspetto che leggiate anche voi questo romance per condividere queste simpatie e antipatie da semplice lettrice!
Lo stile di Stefania Bernardo è fluido. La lettura è scorrevole, non appesantita da formalismi. Ho apprezzato molto i dialoghi tra i personaggi, molto intensi, alcune volte velati da ironia; le parole d’amore sono ben dosate, senza cadere nel mieloso.
Vengono toccate le tematiche dello schiavismo e dello sfruttamento sui luoghi di lavoro; Mary, nell’esprimere le sue idee riguardo agli schiavi nella Carolina del sud, diventa la portavoce non razzista di tutti noi, per il fatto di
“non capire come si possa ritenere inferiore una persona solo per il colore diverso della pelle”.
Credo che l’autrice abbia volutamente, e a mio parere correttamente, scelto di non rendere troppo moderna Mary, facendola diventare sì amica di due schiavi, ma facendole accettare, comunque, anche se non d’accordo, le punizioni che verranno inflitte loro. È un personaggio ben inserito nel contesto storico in cui la vicenda si svolge.
La suspense è presente dall’inizio alla fine, le vicende hanno risvolti inaspettati, le cose non sono mai come sembrano. Il lettore si troverà a leggere pagina dopo pagina con accanimento, nella curiosità di sapere cosa succederà di lì a poco.
E il finale riserva molte soprese.
Vi piacciono i romanzi sui pirati?