
paranormal thriller
Self-publishing
29 aprile 2020
cartaceo, ebook
597

In un piccolo paesino a ridosso delle Alpi tra Italia e Francia scompare Roberta Galli, una ragazza poco più che ventenne. Le autorità liquidano la cosa come una semplice fuga da casa, ma qualcosa non quadra. Le indagini vengono interrotte e su tutta la questione cala un insolito silenzio.
L'investigatore Giuseppe Quirico e i suoi amici vengono assoldati per far luce sul caso, ma scopriranno a loro spese che dietro la sparizione c'è un segreto terribile e inconfessabile.
Tra leggende, superstizioni, strani avvenimenti e un passato oscuro, nel piccolo paese di Pietraporzio i protagonisti dovranno districarsi tra sotterfugi ed enigmi diabolici. Quello che all'inizio sembra un semplice caso di routine diventerà un'intricata matassa da sciogliere e presto gli estranei che volevano investigare inosservati saranno al centro delle attenzioni.
Riusciranno a risolvere il Caso Galli? O forse anche loro spariranno nel nulla?
“Faceva davvero caldo per essere una giornata di primavera. Nell’agenzia investigativa Grandi & Co. regnava la più totale calma: ognuno era fermo sulla propria sedia girevole davanti allo schermo del computer, chi sfogliando siti internet, chi semplicemente a fissare le icone aspettando che la lancetta dell’orologio giungesse al tanto sperato mezzogiorno.
Quando la porta si aprì nessuno si degnò di alzare la testa per guardare chi fosse arrivato; farlo voleva dire prendere in carico un nuovo cliente e quindi fare tardi a pranzo”.
Il caso Galli si presenta come un classico giallo. L’inizio dell’indagine avviene dopo la richiesta dei signori Galli di indagare sulla sparizione della loro unica figlia, Roberta.
L’investigatore Quirico, incaricato del caso, si reca nel paesino di Pietraporzio insieme ad alcuni amici ognuno con una netta caratteristica, che dovranno fungere da “copertura” alle sue indagini. Ma qui le cose si complicano e non poco…
Quella che sembra una semplice sparizione si trasforma in una caccia insolita dove leggende e tradizioni avranno un ruolo fondamentale.
La storia è ambientata in un paese “reale“ e le descrizioni minuziose, a volte anche troppo, conducono il lettore a immergersi nei luoghi, quasi si trovasse ad assistere alla proiezione di un film in 3D.
Il gatto gli girò attorno e, dopo essersi strusciato contro le sue gambe, si allontanò riprendendo il suo giro. L’occultista si voltò in direzione del rifugio e si mise sulla strada del ritorno.
«Quel tipo mi inquieta…» affermò Michele riponendo il binocolo nella custodia. «A volte anche a me!» aggiunse Giuseppe.
I vari e numerosi personaggi sono raccontati meticolosamente rendendo il romanzo e la conseguente lettura molto lenta, in alcuni tratti quasi noiosa.
Le descrizioni dei diversi partecipanti alle indagini, così come quelle degli abitanti di Pietraporzio sono “precise”, ricche di dettagli: a partire dai connotati fisici, con minuzia di particolari, ai caratteri sino ad arrivare alla descrizione degli abiti indossati e alle loro mansioni o attività.
La trama inizialmente interessante e curiosa, diventa pesante e improvvisamente improbabile nella conclusione.
La scrittura è lenta, accurata anche se presenta in alcuni passaggi piccoli errori di battitura che però non inficiano la lettura.
Diciamo che le idee non mancano, ma probabilmente la poca dimestichezza dell’autore, dopotutto è alla sua prima esperienza, con la scrittura rende il romanzo poco scorrevole e intrigante.
Consiglio, a mio modesto parere, di alleggerire le parti descrittive, cercando di ampliare invece le parti relative all’indagine, introducendo magari piccoli colpi scena che incuriosiscano il lettore e lo tengano incollato alle pagine.
Un romanzo adatto a coloro che non amano dover attendere il termine del libro per scoprire il responsabile del crimine ma che preferiscono conoscere sin da subito la soluzione del caso e seguire le procedure che porteranno all’arresto del colpevole.
Aris fece per rispondergli, ma George accese l’autoradio lasciando partire il cd dei Nightwish che aveva inserito prima di partire; alzando il volume cercò di svuotare la mente da quel pensiero e pose fine al loro discorso. Il resto del viaggio proseguì in silenzio fino a Mondovì: entrambi avevano un bel po’ di cose su cui pensare.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.