The Long Game #1
Romanzo rosa
Newton Compton Editori
3 ottobre 2023
cartaceo, ebook
384
Adalyn Reyes si è imposta una ferrea disciplina: ogni mattina si sveglia all'alba, guida fino agli uffici del Miami Flames FC, la squadra di calcio della città, si impegna al massimo nel lavoro, torna a casa e ricomincia da capo la mattina seguente. Ma la sua perfetta e collaudata routine viene sconvolta da un video, diventato virale, che mostra Adalyn che aggredisce senza ritegno contro la mascotte del team.
Per non licenziarla, il proprietario della squadra – che si dà il caso sia suo padre – la spedisce nella sperduta Carolina del Nord, dove le viene affidato il compito di risollevare le Green Warriors, la squadra di calcio locale, composta da bambine di nove anni che si allenano in tutù, hanno capre come animali domestici e sono terrorizzate dai modi bruschi di Adalyn. A complicare le cose, c'è l'affascinante coach Cameron Caldani, ex portiere prodigio e suo vicino di casa…
Sembrerebbe il candidato perfetto per aiutare Adalyn nella sua missione quasi impossibile, e perché no, magari distrarla dai suoi problemi…
Anche se passare ogni giorno insieme, tra incontri imbarazzanti nel giardino e continue frecciatine dalla panchina, sembra più difficile che mai. Abbandonare il campo, però, non è un'opzione.
Ce la metterà tutta per riscattare il suo futuro e quello delle piccole Warriors. Con o senza l'aiuto di Cam.
“Facciamo finta che sia un gioco” di Elena Armas, dopo aver spopolato su TikTok, arriva finalmente in Italia per Newton Compton Editori.
Non sono una persona molto social, quindi non avevo sentito parlare di questo libro e di questa autrice sino a quando non ho letto la sinossi sul blog di Bottega e ne sono rimasta incuriosita.
Amo molto gli sport romance, ma qui c’è molto di più!
Non è il classico romanzo dove il bello di turno, atleta super impegnato e destinato ad una splendida carriera, si innamora della ragazza semplice ecc. Qui ci troviamo di fronte ad una storia dove i protagonisti sono più maturi, dove le loro esistenze sono state costellate sì di vittorie, ma anche di sconfitte, che hanno, ognuno a modo loro, fatto alzare delle barriere, alterando la loro vera essenza.
“La testa si staccò dalle spalle e cadde con un tonfo sordo rotolando fino ai miei piedi.
Un brivido mi scese lungo la schiena.
Quella scena avrebbe dovuto essermi familiare”.
Adalyn ha sempre vissuto nell’ombra del padre. L’unica sua ragione di vita è compiacere al genitore e, quando scopre alcune scomode verità, ha un crollo psicologico che la porta a un gesto inconsulto. Questo atteggiamento costerà molto caro alla nostra protagonista, che sarà costretta a trasferirsi in una piccola località montana dove, per fare ammenda, deve risollevare le sorti di una sgangherata squadra di calcio femminile under 10.
Non sarà un compito semplice anche perché qui troverà pane per i suoi denti.
“Nessuno qui è perfetto. Sono le nostre imperfezioni a renderci quello che siamo. È il modo in cui ci lavoriamo su, come cerchiamo di superarle e come impariamo a conviverci” – Facciamo finta che sia solo un gioco
Il coach della squadra è Cameron Caldani, ex portiere della Major League, scomparso dalla scena calcistica senza apparente motivo e deciso a rimanere nell’anonimato. Cam è una persona molto introversa, poco incline alle continue interferenze di Adalyn.
La loro vicinanza, sia sul campo che fuori, in quanto sono vicini di casa, darà origine a un romanzo ricco di battibecchi, sagaci battute, scontri verbali ma anche a tanta dolcezza e sincerità.
Adalyn è decisa a tutto per riscattarsi agli occhi del padre e quindi, nonostante l’ostilità di Cameron e del comitato genitori, aiutata da Josie e da Maria, una ragazzina tutto pepe molto più matura dei suoi nove anni, farà tutto quanto il possibile per portare le piccole Warrior alla vittoria.
La trama di “Facciamo finta che sia solo un gioco” è ricca, intrigante e regala momenti di sano divertimento, alternati a attimi più seri oppure molto hot.
La scrittura è fluida, ricca di descrizioni, al punto che ti sembra di essere presente e di vivere in prima persona quanto accade a Green.
I personaggi sono tutti molto coinvolgenti, è facile entrare in sintonia con loro, anche se non con tutti e, leggendo il romanzo, capirete il perché.
Ho adorato Maria e la sua amica Brandy, mi è piaciuta molto anche Josie e spero che presto potremo conoscere qualcosa in più su di lei.
Un romanzo vivo, coinvolgente dal quale non riesci a staccarti.
Nella narrazione, viene utilizzato il doppio POV alternato, che ci permette di conoscere meglio i nostri protagonisti, interagendo con loro e comprendendo i loro pensieri più reconditi.
Dopo la fine della storia, la Armas ci regala due capitoli extra, relativi a due episodi visti attraverso gli occhi di Cameron, che nel libro sono, invece, vissuti attraverso le emozioni di Adalyn, permettendoci di approfondire la conoscenza dei loro sentimenti.
Il finale è abbastanza chiaro, dopo tutto è un Romance, ma non per questo è banale. Assistiamo a un’importante crescita personale da entrambe le parti e a una presa di coscienza dei “problemi” che hanno dovuto affrontare nella vita che li porterà a una decisione importante quanto inaspettata. Oltretutto, l’autrice lascia in sospeso molte cose sottintendendo un probabile seguito… seguito che non vedo l’ora di leggere.
Grazie a Elena Armas e a Newton Compton Editori per avermi regalato un pomeriggio di evasione dalla realtà!
Buona lettura!
«L’amore è un gioco buffo, mi amor. Non ci sono regole e non importa quanto ci si sforzi di vincere. In un modo o nell’altro, il tuo cuore è sempre in gioco».
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.