Romanzo storico
Self-publishing
27 maggio 2020
ebook
142
Il tenente della Wehrmacht Edler von Daniels giunge a Bratislava senza immaginare che non sarà la guerra, scatenata dalla Germania, a sconvolgere la sua esistenza. Il suo senso del dovere verrà messo a dura prova dall’incontro con Jari Nyberg, il nuovo console di Svezia, un giovane che non accetta di essere costretto nelle rigide regole del protocollo e della diplomazia, scatenando timori ed incertezze in chi lo circonda.
Il carattere irruente di Jari e la sua ironia mal sì addicono a quello sguardo, capace di mostrare un tono ceruleo dall’intensità così perfetta da indurre a far credere al giovane ufficiale tedesco che il cielo sia disceso in terra. Il loro incontro li costringerà a superare la reciproca diffidenza, alimentando la speranza che potranno vivere, a guerra finita, in un mondo assai diverso.
Un futuro, ancora lontano che ora li costringe a vivere immersi in un presente pieno di insidie, dove l’apparato di sicurezza del Reich, aspetta al varco le mosse di quel poco ortodosso diplomatico che sa di essere l’unico vaso di creta in mezzo ad altri d’acciaio.
La nuova Europa che uscirà dalla guerra avrà bisogno di idealisti e sognatori, come Jari e di persone coraggiose come lei, caro Edler…
Jari, figlio del console di Svezia a Bratislava, è un ragazzo ventunenne sempre cresciuto in una società altolocata e costretto, perciò, a seguire le regole e i protocolli imposti da quest’ultima. Tuttavia queste imposizioni a lui vanno strette. È un ragazzo giovane con un carattere forte e schietto, ma soprattutto è animato da nobili ideali di libertà e giustizia.
Quando, per ragioni di sicurezza, suo padre si trova a dover abbandonare l’ambasciata e il ruolo di console che ricopre, Jari non esita un solo istante per farsi avanti e offrirsi volontario per prendere l’incarico e portare avanti il lavoro cominciato dal padre nell’attesa di una nuova nomina da parte del regno di Svezia. Durante il suo periodo da console, Jari si trova di fronte al tenente Von Daniels.
Entrambi sono molto diffidenti l’uno con l’altro a causa dell’ideale politico opposto a cui appartengono. Tuttavia una serie di eventi li porterà a superare le reciproche diversità e a sperare di riuscire un giorno a vivere un futuro che per il momento possono solo sognare.
La storia è raccontata attraverso narratore onnisciente. In tal modo, il lettore comprende come entrambi i protagonisti si sentono e le sensazioni che li portano a compiere determinate scelte. In questo senso è interessante vedere come i due ragazzi, seppur contrapposti politicamente, siano mossi dagli stessi sentimenti, seppure questi sono vissuti in maniera diversa.
L’autore fa un brillante uso di molte descrizioni dettagliate. Questo facilita il lettore ad immedesimarsi nella storia e nella situazione tanto che, a volte, si ha come la sensazione di essere trasportati al suo interno.
Il ritmo della narrazione è molto veloce e accattivante e rende la lettura scorrevole e piacevole. Non mancano poi i diversi colpi di scena che il lettore sicuramente non si aspetta.
COMMENTO PERSONALE:
Blu di Chartres è un romance storico che va a toccare diversi temi.
Punto focale dell’ intera storia è il coraggio sotto diversi punti di vista.
Il coraggio di un padre, il cui figlio rappresenta tutto il suo mondo, e si trova costretto a scappare lasciandolo solo a condurre un’importante compito in zona di guerra.
In quei momenti suo padre avrebbe aver cresciuto qualcuno con un’indole più remissiva e accondiscendente, qualcuno che avrebbe usato la testa e non il cuore per rispondere a ciò che quei tempi mostravano. Ma ora ora non poteva rinnegare ciò che aveva sempre visto in Jari, anche se accettarlo significava separarsi da lui.
Dall’altra parte, il coraggio di un ragazzo appena ventunenne di assumere un ruolo di estrema importanza e responsabilità per aderire ai suoi ideali e cercare di risparmiare vite innocenti e inutili sofferenze.
«Padre, tu mi hai sempre detto che ognuno di noi può e deve cercare di alleviare le sofferenze che vede attorno a sé. Ora mi stai chiedendo di chiudere gli occhi e di voltarmi, ignorandole semplicemente?»
Ancora una volta. il coraggio emerge nel momento in cui il giovane tenente Von Daniels deve compiere alcune decisioni che potrebbero seriamente comprometterlo.
Era finalmente giunto al bivio che tanto temeva. Lo stesso che i suoi occhi gli mostravano appena oltrepassato il cancello. Quale direzione avrebbe preso? Quella del dovere che ben conosceva, o quella sconosciuta dei sentimenti che ora sentiva di non riuscire più a controllare?
Altro tema che emerge è quello che si potrebbe tranquillamente sintetizzare con il famoso proverbio de “l’abito non fa il monaco”. Viene dimostrato in più di un’occasione come prima di giudicare qualcuno per ciò che decide di mostrare di sé agli altri, bisogna conoscerlo per quello che davvero è.
«Forse questo dovrebbe farle ammettere che – sussurrò l’ufficiale posando al mano sulla sua spalla – non tutti i tedeschi sono creature assetate di sangue»
Infine si tocca il tema dell’amore che vince su tutto, anche sulla guerra, e di come, molte volte, tale sentimento porti a porre la persona amata davanti a tutto.
In generale, Blu di Chartres è un bel romanzo che si legge con curiosità. Mi è piaciuto molto, anche se avrei preferito più specifiche riguardanti il periodo storico, ma soprattutto politico in cui si trova Bratislava in quel momento, per comprendere ancora meglio la storia e i suoi singoli dettagli.
L’autore
Cristiano Pedrini: bibliotecario dal 1998 nella provincia di Bergamo, giornalista pubblicista. Dopo numerose esperienze nel campo del volontariato sociale e culturale, è stato direttore artistico della Fiera del Libro dell’Isola Bergamasca dal 2006 al 2010 e del Cineteatro “Giuseppe Verdi” dal 2006 ad oggi.