
romanzo storico
Meravigli
2018
cartaceo, ebook
192

Nel romanzo l'autore indaga il complesso rapporto che legò Leonardo da Vinci - l'artista che più e meglio di ogni altro ha personificato il genio del Rinascimento italiano, che a Milano soggiornò per 20 anni, a partire dal 1482 - al suo mecenate milanese, il duca Ludovico il Moro, soffermandosi sui loro mutevoli stati d'animo e mettendosi in ascolto della "voce segreta" delle opere d'arte che, pagina dopo pagina, prendono forma dall'ingegno e dal sentimento del Maestro, intrecciando il tutto in una trama non priva di colpi di scena, nella quale si muovono (anche) personaggi di fantasia mirabilmente tratteggiati, fra cui il fedele buffone Sgarro e Fabricio Saludecio, lo scaltro e intrigante Gran Faccendiere di corte.
“Leonardo alla corte del Moro” di Dino Bonardi, edito da Meravigli edizioni, è un romanzo storico che racconta il rapporto che il grande Leonardo Da Vinci ha con il Duca Ludovico Il Moro.
Il romanzo è ambientato a Milano nel periodo in cui Leonardo Da Vinci decide di trasferirsi lì; ed è proprio nella cittadina lombarda che il celebre pittore sigilla il suo rapporto con il periodo del Rinascimento. Il soggiorno a Milano durò per venti lunghi anni.
“Arriva a Milano da esule, in fuga da una Toscana incapace di apprezzarlo, a caccia del suo Eldorado e convinto di trovarlo alla corte sforzesca.”
È proprio a Milano che Leonardo si ritroverà a vivere col duca Ludovico e dovrà subire i suoi cambiamenti d’umore, e non solo. Un rapporto di convivenza per nulla facile, ma che servirà al giovane Leonardo per iniziare a comprendere la vita vera, fatta non solo di gioie.
“Ludovico era rimasto taciturno, lo sguardo assorto in una intraducibile lontananza. Mille pensieri lo assalivano. Mille visioni lo turbavano” – Leonardo alla corte del Moro di Dino Bonardi
Voi conoscete la storia di Leonardo Da Vinci e i suoi albori?
Devo ammettere che i romanzi storici non sono i miei must, ma questo mi è servito tanto e mi ha fatto scoprire cose di cui ignoravo l’esistenza. In fondo, quando pensiamo ai grandi che hanno fatto la storia, non ci soffermiamo mai su ciò che hanno dovuto subire per arrivare su, in cima.
Sostengo che debbano esserci più autori come Dino Bonardi. Autori che analizzano in maniera minuziosa i particolari della loro vita.
Un romanzo che si legge con molta attenzione e cura dei dettagli; presenta uno stile fluido, arricchito da giusti termini. Sembrerà strano, ma ci sono stati anche dei colpi di scena che proprio non mi aspettavo di trovare in un romanzo del genere. Mi sa che dovrò rivalutare un po’ il genere 🙂
L’autore, ovviamente, ha arricchito la vita di Leonardo e il rapporto col Duca introducendo anche un pizzico di fantasia e ironia con due personaggi che mi sono risultati subito simpatici.

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.