
Romanzo contemporaneo
La Nave di Teseo
21 Marzo 2023
cartaceo
336

“Volevo Essere Freddie Mercury” è uno di quei libri belli e stravaganti che si differenziano dai soliti romanzi con una trama, un inizio, un intermezzo e una fine. Forse potremmo definirlo un romanzo epistolare, ma non riusciremmo comunque a cogliere l’essenza di quest’opera originale e unica nel suo genere.
Tutto parte da uno scambio di mail tra due personaggi, che sembrerebbero Massimiliano Parente, Giulia Bignami, con l’entrata in scena di altre figure tra le quali anche la presunta mamma che via via diventano sempre più importanti.
Stile brillante, ritmo scorrevole e il punto di vista originale aiutano il lettore a non entrare mai nei gorghi della noia e a divertirsi veramente tanto, tra risate ed ironie sferzanti.
“L’altro giorno hai attaccato con la solita lagna (no, siccome sei uno scrittore non ti lagni, no, i tuoi sono fondamentali lamenti esistenziali, ma non per questo meno pallosi e ripetitivi). Mi hai detto che credevi di impazzire, mi hai detto che ti sentivi svuotato, al limite di non essere più niente, di non valere più niente, di non significare più niente e mi hai chiesto se potevamo iniziare a scriverci. Anzi, mi hai ricattato (come fai – troppo − spesso), minacciando di metterti a ciucciare Xanax direttamente dalla boccetta se non accettavo. E sai bene quale strazio entropico mi causi quando mi dici che non conti le gocce di Xanax e ti metti a ciucciarlo, mugugnando che è buono perché palindromo senza neanche sapere quanto alprazolam stai prendendo” – Volevo essere Freddie Mercury
C’è un’ossessione, quella per Freddie Mercury, da parte di Massimiliano e il grillo parlante Shelly, al secolo Giulia, sempre all’altezza delle stravaganze dell’altro.
Veniamo catapultati nella vita di Massimiliano, che non ama uscire di casa. Odia le persone, è sicuramente depresso e vive di quello che Deliveroo gli recapita a casa. Tutto scorre a modo proprio dentro questo romanzo fino all’arrivo di una giacchetta famosa di Freddie Mercury che Massimiliano si fa recapitare a casa.
Giacchetta che vale 75.000 euro e che esalta Massimiliano al punto da farlo immedesimare ancora di più nella sua ossessione.
Giulia, nel frattempo, continua il suo lavoro di ricerca in ambito chimico e risponde alle mail serafica, anche quando queste si fanno pazzoidi e assurde. Comunque, è sempre Giulia a tenere Massimiliano ancorato alla realtà di tutti i giorni.
La trama potrebbe finire qui e, invece, no, è proprio dallo scambio di mail che parte l’azione quella vera!
“Shelly mia adorata, ti sono davvero grato per aver accettato di poterci scrivere, anziché sentirci al telefono così spesso; di avermi capito, di aver capito che non è perché io non voglia sentirti. Sei l’unica persona che sentirei sempre, l’unica con cui mi piace parlare e l’unica che mi vuole parlare quando sono insopportabile perfino a me stesso.”
L’ossessionato si tramuta in maniaco totale e Shelly ordisce un piano per riportarlo sulla Terra, grazie anche alla complicità di altri personaggi. Ma sarà veramente un antidoto alla follia di Massimiliano?
“Volevo Essere Freddie Mercury” è un romanzo che vola sugli scambi “epistolo-digitali”. Ti tira dentro anche se non sai dove arriverà a parare la trama, che insegna un sacco di cose su Freddie Mercury e che svela, con un velo tra realtà e fantasia, la vera vita di Massimiliano Parente e Giulia Bignami.
Un ringraziamento speciale anche all’editore (dal nome di fantasia, credo), Betty Wrong, per il coraggio di pubblicare una storia tanto diversa da quelle “normali”. Il risultato è una chicca meravigliosa ed esilarante che non può lasciare indifferenti!

Nella vita mi occupo di Digital ma la passione per i libri mi accompagna fin da bambina. Prediligo i romanzi introspettivi che fanno pensare e strappano qualche lacrima ma non leggo mai romanzi d’amore: l’amore deve essere vissuto.