romanzo di formazione
Dissensi
17 marzo 2023
cartaceo, ebook
190
Un'isola bretone, la campagna del Devon e un paese della Sicilia. Dal racconto delle proprie radici, ai viaggi in Australia, Africa e Asia, fino alla navigazione sul grande fiume Mekong, le fotografie di John Winslow ritraggono la realtà di un mondo in trasformazione. La storia del reporter si affiancano quella Rahul, un giovane biologo indiano, quella di Camille un'infermiera della Costa d'Avorio e quella di July una giornalista americana. La loro amicizia iniziata a Parigi si manterrà solida nel tempo resistendo alle grandi distanze che li dividono. Grazie ai suoi scatti e alle sue parole, John documenta gli ultimi paradisi naturali, gli effetti della crisi ecologica globale, l'emarginazione dei popoli nativi, il nuovo colonialismo.
Durante i suoi viaggi incontra un marinaio filosofo, uno sciamano e un maestro spirituale che li lasciano un insegnamento : una visione della vita di cui dovrà tenere conto prima di intraprendere il suo ultimo viaggio verso occidente.
“Del resto, pensò l’inglese, in tutti quegli anni in cui aveva viaggiato per conto del National indagando la bellezza e la drammaticità di ogni continente, non si era forse sempre imbattuto in storie di violenza e sopraffazione?” – da “Verso Occidente” di Max Strata, Dissensi.
John Winslow è un ragazzo con la passione per la fotografia, nata nel momento in cui il nonno paterno gli regala una Leica.
John vive in Inghilterra con i genitori, ma le estati le passa in Sicilia, dove ci sono i nonni materni. Ha un’infanzia e adolescenza spensierate.
Sceglie di frequentare l’università a Parigi e qui conosce Camille, July e Rahul, anche loro venuti a Parigi per studiare. Con loro stringerà una forte amicizia che durerà anche nell’età adulta.
Durante il loro soggiorno francese si scatena una protesta studentesca, durante la quale ci saranno morti e feriti, dovuti alla carica che la polizia muoverà verso i cortei.
Dopo questa tragica esperienza, i quattro amici ritornano nei propri paesi d’origine e John inizierà a lavorare come fotoreporter. Il suo lavoro lo porta in giro per il mondo. Sarà testimone della bellezza della natura, ma anche delle conseguenze dovute al colonialismo.
Non solo lo sfruttamento incondizionato delle risorse genera povertà e disuguaglianze nei territori occupati, ma anche il rapido cambiamento climatico rende difficile il riscatto per queste comunità.
John documenta tutto con la sua macchina fotografica, la realtà che ritrae lo affascina e lo atterrisce anche nel suo ultimo viaggio verso occidente.
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“Verso occidente” di Max Strata è un romanzo che mi ha sorpreso perché è un romanzo di formazione, una crescita continua del personaggio, ma anche un romanzo di avventura e denuncia.
John si forma come persona tra l’infanzia e adolescenza grazie alle sue radici anglo-siciliane. Quindi, direi, con rigore e solarità. Ma il suo cammino non si conclude una volta diventato adulto, anzi proprio gli incontri umani che farà durante il suo lavoro, lo faranno riflettere e prendere decisioni importanti per il suo futuro.
Il viaggio di John “Verso occidente” viene narrato in terza persona e non ci sono molti dialoghi.
Max Strata ci descrive i tratti somatici dei personaggi, ma si sofferma di più sul loro carattere e sulla loro trasformazione. John, ma anche Camille, July e Rahul vedranno i loro progetti per il futuro cambiare dopo l’esperienza parigina, rivelatasi bella ma dolorosa.
La scrittura coinvolgente vi terrà incollati alle pagine.
Di solito, si dice che i libri fanno viaggiare e questo è un romanzo che vi porterà in luoghi esotici. Ma non scoprirete le solite rotte turistiche perché John Winslow ama vedere tutto ciò che è autentico
“Verso sera tornò sul fiume, affittò un barchino a motore condotto da una guida locale e si fece un giro tra i canali, tra le house boat… la parte più povera della città ma forse la più autentica”
Vi piacciono i romanzi di formazione?