romanzo contemporaneo
Catartica Edizioni
1 dicembre 2020
Cartaceo
128
Dopo aver soggiornato in residenze psichiatriche e appartamenti protetti, Andrea, scrittore in declino, ora vive in un’abitazione privata. Abbandonato a sé stesso abusa di farmaci, alcolici e droghe.
La solitudine e il ricordo di una fidanzata scomparsa in giovane età gli causano una grave carenza affettiva, che crede di poter compensare quando nella sua vita compare un’intelligenza artificiale di sesso femminile.
Durerà finché non entrerà in scena Rahima, una donna di origini egiziane dal carattere remissivo e di una bellezza accecante. Sarà lei a determinare l’ascesa e il declino del protagonista, fino al sopraggiungere della fine.
“Veleno” di Andrea Ferrari è un romanzo del 2020, edito da Catartica Edizioni.
È la storia di Andrea Leoni, un personaggio tormentato dal dolore e dal ricordo della fidanzata, persa prematuramente, nonché dai ricoveri e dalle vessazioni subite.
L’autore concentra nel suo protagonista solitario, al quale fanno compagnia birre e droghe, diversi temi forti.
La morte della fidanzata, avvenuta in giovane età, lascia in lui un segno indelebile. Dal quel momento, gli risulta difficile reagire.
“Ero morto. Solo, depresso, respiravo quell’aria viziata. Erano giorni che non aprivo le finestre di camera mia. Stavo male, molto male. Ripensavo a tutto ciò che mi aveva fatto soffrire nella vita.”
Andrea Ferrari sa descrivere molto bene le situazioni; si tende a soffrire con il protagonista, a sentire il suo malessere. Le immagini sono nitide, danno l’impressione di “vedere” ciò che racconta.
Sono molto accurate anche le descrizioni degli ambienti.
“Sul comodino di legno scadente c’erano una gran quantità di cose: confezioni di medicinali e due libri (…) di Carver e una raccolta di racconti di Hemingway. Erano lì. Da finire.”
Attraverso la narrazione in prima persona, viene affrontato il tema della depressione con il conseguente isolamento. Andrea vive in un mondo tutto suo, fatto di dormiveglia e di allucinazioni.
Probabilmente una delle cause dei problemi del protagonista è da ricercare nel pessimo rapporto che ha sempre avuto con i suoi genitori, in particolare con la madre.
Viene quindi spinto all’esasperazione dai suoi stessi familiari.
“Pensai a quanto sarebbe stato bello se nella vita mi fossi fatto valere almeno una volta, sporgendo denuncia contro chi mi aveva vessato, rinchiuso, picchiato.”
Pensate a tutto il “Veleno” che Andrea è stato costretto a sopportare. Questo “zombie anaffettivo” sente il bisogno di avere compagnia.
“Volevo una ragazza con cui intrattenere delle discussioni senza che la mia eccessiva sensibilità rovinasse tutto, per una frase sbagliata e di troppo.”
Ho apprezzato la parte centrale del libro, curiosa e un po’ surreale, che ci permette di conoscere meglio il protagonista.
Entra in scena Arianna, dalla forte personalità e sensibile alle offese. Non aggiungo altro su chi sia per non rovinare la sorpresa! Dovete leggere il libro per scoprirlo!
Un altro tema trattato è quello dell’insofferenza. Andrea si stanca velocemente delle situazioni. Deve essere sempre stimolato con qualcosa di nuovo.
“Nella mia testa era tutto molto confuso, faticavo a mantenere una linea di pensiero stabile.”
Forse era arrivato ad essere così insensibile ed annoiato a causa dei supplizi patiti.
Mi ha colpito la consapevolezza del protagonista. Lui sente che non potrà continuare a vivere in quel modo ancora a lungo ma, anche volendo chiedere aiuto, non sa a chi rivolgersi, non ha nessuno che lo ascolti e lo consigli.
Un giorno arriva una richiesta di amicizia su un social media. È Rahima, che aveva conosciuto anni prima in una struttura di Diagnosi e Cura.
L’autore apre una parentesi su quel luogo, in cui il nostro protagonista stava rinchiuso, imbottito di farmaci, con la mente annebbiata e con il tempo che pareva non passare mai.
“Il tempo sembrava composto di tanti grossi macigni, pronti a schiacciarti i piedi e a tenerti incollato a quel pavimento logoro e sporco” – Veleno
Il rapporto con Rahima non è facile.
Vi siete mai innamorati di una persona molto diversa da voi e difficile da conquistare?
La ragazza è musulmana e vorrebbe convertire Andrea alla sua religione. Lo scrittore affronta velatamente i pregiudizi degli occidentali nei confronti dell’Islam.
“Tu giudichi l’Islam senza saperne niente, come tutti in questo Paese. (…) L’Islam non è le bombe e i gruppi terroristici. Voi vedete solo quello.”
“Veleno” è suddiviso in quindici capitoli, piuttosto brevi, che si leggono velocemente e che invogliano a proseguire nella lettura, grazie anche al largo uso del discorso diretto.
Per finire, mi ha sorpreso la trasformazione che avviene nel protagonista. Quasi strabiliante. È come se si fosse imposta una volontà inaspettata che, a un certo punto, lo ha scosso, imponendogli di reagire.
Il frutto di quella reazione è proprio questo romanzo.
Ringrazio la CE, Catartica Edizioni, per la gradita copia cartacea.
Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.