Young Adult
Leggereditore
2 gennaio 2019
Cartaceo/Ebook
288
Zoe è una ragazza sarcastica e nerd che ama incasellare le persone in categorie. Per lei esistono i nerd, le cheerleader senza cervello e i giocatori di football che considera degli "scimmioni con un ego smisurato". Quando però si trasferisce in una nuova città, a casa del nuovo compagno della madre, è costretta a cambiare il suo punto di vista. Il suo fratellastro, Kyle, è un giocatore di football che non fa che combinarle scherzi. Zoe passerà gran parte del suo tempo con lui e i suoi migliori amici, nonché compagni di squadra: Logan, Dave e Seth. Dopo l'odio iniziale, grazie a loro capirà che nessuno è come si mostra all'esterno.
“Oh no! Non può essere già quel sabato! Non può essere già il fatidico sabato che distruggerà la mia vita per sempre, polverizzandola.”
E’ così che inizia il primo romanzo di Freya Dakets “Unpopular“, edito da Leggereditore e in libreria dal 2 gennaio 2019.
Pur essendo un libro di genere Young Adult l’autrice ha avuto la capacità di affrontare temi alquanto particolari e che hanno fatto parte dell’adolescenza di tutti noi, con tatto, coinvolgendo il lettore. In primis quello di giudicare le persone in base alle etichette, oppure di omologarsi ad essere per essere accettati dalla società e del rifarsi una vita, quando si viene completamenti strappati dal proprio mondo sicuro. Ritengo che la Dakets, ha saputo dare molti spunti di riflessione con questo libro, soprattutto alle generazioni nuove di adolescenti. L’ambientazione è l’America, e credo che non poteva scegliere luogo più adatto, nel quale ambientare una storia che toccasse questi temi, in quanto è uno dei paesi nei quali si viene maggiormente giudicati per il proprio aspetto o per i propri interessi.
Attraverso il romanzo sono riuscita a fare un vero e proprio viaggio nel tempo, ritornando agli anni in cui anch’io ero adolescente, riuscendo, grazie allo stile semplice e fresco dell’autrice, che non annoia, a provare sulla mia pelle le sensazione e l’emozioni dei vari personaggi, che devono tutti fare i conti con se stessi.
Come ho detto in precedenze è un ottimo romanzo da leggere pieno di spunti di riflessione, soprattutto per i più giovani, che attraverso l’esempio di Zoe, che arriverà a ricredersi e a comprendere che etichettare le persone per come appaiono non serve a nulla, perché prima di giudicarle bisogna conoscere, possono avere una grande lezione di vita.
“Mi sono sempre basata sulle apparenze. Ho sempre classificato le persone in categorie. I giocatori di football: gli scimmioni, tutto ego e zero cervello. E invece mi ritrovo sempre con quattro di loro. Uno è cresciuto senza una madre. Uno soffre per la morte della propria ragazza pazza. Uno gioca per poter avere una borsa di studio e nasconde un animo nerd. E Seth… chissà cosa nasconde Seth”.
Una lezione di vita dalla quale non sono assolutamente esclusi anche gli adulti.