poesia
Ensemble
22 ottobre 2020
cartaceo
71
«Tu è un bancario, Io è una postina e questa è la loro storia d’amore. Questo racconto poetico nasce da una riflessione sull’amore che, in prima persona, mi sono ritrovata a vivere, a sublimare e, talvolta, a frenare. Che cos’è l’amore dal punto di vista di due persone che ancora non sanno chi sono?»
“La mia è una storia di catene
In questa commozione sperimentale
E trovo un pezzo di speranza
Il silenzio come sodalizio d’amore
Il segreto degli igrari
È conservato negli scrigni
[…]”
Non può non sfuggire all’occhio attento del lettore l’incisività dei versi di Valentina Casadei, di cui oggi recensione la recente raccolta di poesie, Uno più uno fa uno, che già dal titolo ci preannuncia che quando si parla di anima non si può mai dare nulla per scontato.
La raccolta è divisa in due sezioni: la prima comprende componimenti isolati, che non seguono un preciso ordine se non quello del flusso di pensieri dell’autrice. Sono poesie a verso libero, dirette, dal significato netto e, talvolta, criptico. Esse toccano diverse tematiche, ma il leitmotiv che le accomuna tutte è sicuramente l’Io di chi recita. Questa prima parte dell’opera, infatti, è molto personale, tanto da permetterci di penetrare davvero nell’animo dell’autrice. Un animo, in realtà, vivo nel suo vivere il presente, ma malinconico verso un passato non tanto lontano.
Metto radici, rapida e vitale
In tutti i luoghi in cui passo
Ora
Perché sono viva
Ogni giorno sono nuova
Perché sono talmente viva
Che il presente è tutto ciò che ho
Ogni giorno l’uomo affronta il suo presente, a dispetto del passato del giorno prima; e lo fa con tutti i buoni propositi, vuoi di cambiamento vuoi di miglioramento. Eppure c’è qualcosa di discendente che si percepisce dal componimento. Una sorta di ciclicità che si vive quotidianamente: l’uomo appare sempre sospeso, come in un limbo, tra ciò che ogni giorno si prefissa di essere e ciò che invece si ritrova ad essere.
Presente è anche il tema dell’amore non nelle sue accezioni positive. I versi evocano malinconia, nostalgia, tristezza verso un amore che parte / Che resta / E si dimezza / Uno più uno fa uno. Qualsiasi dualità sembra ricondursi sempre ad un unica persona, se stesso.
Eppure questo non è il messaggio che Valentina Casadei vuole dare e ne ho avuto conferma nella seconda sezione della raccolta, dove si ritrova un Racconto poetico.
Una storia scritta in versi in cui, dal punto di vista di uno solo, si resta spettatori di ciò che tante volte accade quando all’interno di una coppia si ha difficoltà di comunicare. È facile alzare dei muri; è la paura di denudarsi a rendere automatica la chiusura verso l’altro. Ma quanto è facile rimanere al di qua del muro?
E tutto il tuo essere mi vietava di
Avvicinarmi,
Creava una distanza.
Eppure il muro è reciproco. Sarebbe stato bello se l’autrice avesse scritto un altro racconto in versi, questa volta riflesso dell’animo dell’altro partner. Credo proprio che, quanto a significato, seppur con significanti diversi, ci saremmo resi conto che i pensieri, le paure, le incertezze si ritrovavano in capo ad entrambi.
Molto bella la conclusione che mi conferma ciò che, in generale, penso: che solo ritrovando la pace con se stessi si può comprendere la necessità dell’altro, condividere vite e avere il coraggio di mostrarsi in tutte le proprie debolezze, così come si è.
Anche questa volta, consiglio di abbandonarvi ai versi di Valentina Casadei, ancora più profonda ed evocativa, ma sempre ottima consigliera nel dimostrarci in versi che ascoltare se stessi costituisce il primo passo verso una presa di coscienza di sé e di ascolto del mondo.
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.