romanzo contemporaneo
Golem
maggio 2024
Cartaceo
240
Tre numeri e un piccolo segreto. Nasce così l'amicizia tra due giovani ragazzi, Theo e Alex. La passione per la musica li accomuna, ma è destinata anche a dividerli, segnando la fine di un'epoca e l'inizio di qualcos'altro.
Tra sogni, speranze, conquiste e inevitabili delusioni, una colonna sonora di emozioni che racconta una generazione che cresce negli anni 2000.
Una copertina semplice quella di “Uno, due, tre”, il romanzo di Sara Merialdi, edito Golem Edizioni. Quel giallo che mette subito allegria e un titolo immediato, che sembra quasi scandire un tempo musicale. E di musica si vive in queste pagine. Le canzoni, gli accordi, non sono solo una magnifica e suggestiva colonna sonora, ma un elemento fondamentale del cammino dei due protagonisti, Theo e Alex.
È grazie alla musica che si incontrano, è sempre per quelle note che si rivedono, si perdono e si ritrovano in quella giostra dai mille giri che è la vita. Seguiamo questi due giovani ragazzi attraverso le parole di Theo, quel neo diciottenne all’inizio scanzonato e senza troppi pensieri. Partiamo con loro, partecipi e attenti a un cammino fatto di musica e amicizia, scoperta di sé e paure.
Theo e Alex si parlano e comunicano anche attraverso le note scandite dalla chitarra, con le melodie che si fiondano nel cuore e lo fanno tremare per qualcosa di sconosciuto e bellissimo. Alex scrive e mette sul pentagramma le emozioni del suo giovane cuore, la delicatezza dei suoi sentimenti e l’entusiasmo che gli fa vivere appieno il suo sogno di essere un cantante. Theo, quel sogno del suo amico, lo segue da lontano, in disparte, spettatore affascinato e ammirato.
“La chitarra, la sua voce, un’atmosfera incredibile. Alex non apparteneva a questo mondo. Era diverso… Quando suonava s’illuminava e potevi passare ore a guardarlo perdendoti nel suono della sua voce che ti accarezzava con una dolcezza mista a profonda malinconia. Il timbro più bello che avessi mai sentito”
Lui di musica ha sempre vissuto, ne è intrisa la sua vita, ma è più un sottofondo che un traguardo da raggiungere, come invece è per Alex, che diventa grande, importante. “Uno, due, tre” è una storia di amicizia, di vita, di crescita e di scoperte, di viaggio interiore. È una storia d’amore, di quelle che si artigliano all’anima e non lasciano scampo, mutando sentieri e desideri, quelle che fanno male perché non ne capisci appieno i contorni.
Insieme a questi ragazzi canti, ridi, piangi e ti affezioni a loro man mano, ne ami difetti e debolezze, vorresti sorreggerli nelle cadute, abbracciarli nei momenti di sconforto e gioire per i successi. La scrittura di Sara Merialdi è immediata, fresca e pulita, senza fronzoli, ma piena di emozioni. Si percepisce l’amore per i suoi personaggi e quel sentimento lo trasmette vividamente a noi lettori.
Ogni capitolo, narrato attraverso le parole di Theo, è un frammento della vita del ragazzo, un pezzo di quel puzzle che vediamo comporsi davanti ai nostri occhi. Un armonico e colorato disegno fatto di musica, sentimenti, sorrisi e qualche lacrima, di turbamenti e rimpianti, sogni e speranze. I dialoghi sono ben scritti, partiture musicali mai banali, ma emozionanti e autentiche, arricchite da quei riff di chitarra che danno sale alla vita e aiutano a percepire e a vivere appieno tutti i turbamenti di un ragazzo che si sta affacciando alla vita e scopre un po’alla volta la sua vera identità.
“Nonostante fossi concentrato sull’ esecuzione, una parte di me riusciva comunque a percepire il suo sguardo. Lo sentivo posarsi delicatamente come non mi era mai successo con nessun’ altra persona prima. Mi sfiorava da lontano. Era una sensazione bellissima essere guardati in quel modo e avrei dato qualsiasi cosa per sapere cosa stesse pensando mentre mi osservava…”
È un percorso irto di ostacoli, sbagli, cadute, dubbi e incertezze. L’amicizia che vola nel labile confine che porta a qualcosa di più, di diverso, un sentimento che fa paura, che fa crollare certezze e erge baluardi per proteggere il cuore. Ci sono addii che spezzano il cuore, abbracci con cui ritrovarsi e tornare a specchiarsi in uno sguardo che è sempre stato il posto più bello al mondo.
Passano gli anni, ci sono distanze fisiche, persone diverse al loro fianco, ma l’amicizia è sempre presente e c’è sempre la musica a tenere avvinti Theo e Alex nel loro legame indissolubile. Quel capitolo finale, cara Sara, vale mille stelle: emozionante, intenso, struggente come solo le parole che arrivano dritte dal cuore per raggiungere quello di chi le legge sanno essere, come quelle canzoni che ti porti dentro per sempre.
Ora una cosa la chiedo all’autrice: riporta Alex e Theo ancora nelle nostre vite perché io mi sono affezionata a loro tremendamente. Una storia delicata, ricca di armonia e dolcezza, con tante emozioni sussurrate all’anima, con anche sprazzi di dolore che arrivano a infliggere coltellate al petto per la loro intensità. Un’opera prima che promette un cammino costellato da altre storie, altre avventure, altri sogni che sarò sempre felicissima di accogliere, perché l’autrice mi ha davvero conquistata. Leggete questa storia seguendone la colonna sonora e sarà un’esperienza ricca di pathos e emozioni incredibili.
“È solo una variante di uno stesso desiderio, quello di restare vicini”
Amate ascoltare la musica che trovate citata nei romanzi che leggete?
4 stelle ⭐⭐⭐⭐☆
Salve, sono Giusy e sono un’appassionata lettrice da quando ero una bambina. Mi piace leggere praticamente di tutto, dai classici, ai romanzi d’amore, ma amo soprattutto la narrativa contemporanea. Adoro i manga giapponesi e scrivo racconti.