
thriller
Newton Compton
7 gennaio 2022
cartaceo, ebook
512

In un frutteto di Sparzi, località dell'entroterra genovese, viene ritrovato il cadavere di una donna. Il corpo, sottoposto a una rozza imbalsamazione, nasconde un manoscritto indecifrabile.
L'indagine, affidata all'ispettore Manzi e alla sua squadra, appare fin da subito delicata per i possibili legami con un noto fatto di cronaca nera: proprio a Sparzi, tra la fine della guerra e gli anni Settanta, si verificarono undici efferati omicidi, attribuiti al cosiddetto Barbiere, mai identificato.
Grazie anche al contributo di una giornalista, Orietta Costa, le indagini di Manzi seguono un filo che si muove tra presente e passato e lo portano a fare i conti con la storia del paese, legata alle violente vendette incrociate del dopoguerra. Ma quando l'ispettore comincia a sospettare che la scia di sangue abbia una matrice ben diversa, a essere in serio pericolo sarà la sua stessa vita.
L'intervento di Goffredo-Red Spada, questa volta, potrebbe arrivare oltre il tempo massimo...
Con questo thriller, “Undici morti non bastano”, Raffalele Malavasi conferma la grande capacità di creare trame avvincenti, che spaventino il lettore ma lo sorprendano ugualmente, fino allo stremo.
Come già nei precedenti romanzi “Tre cadaveri” e “Sei sospetti per un delitto“, ogni pagina porta alla successiva con una serie di domande che non puoi far a meno di porti e una specie di riflessione mentale per capire se quello che leggi, in realtà, sia ben lontano da quello che stai capendo. Perché l’autore è davvero bravo a mescolare le carte e a trarti in inganno, per poi portarti successivamente ad una spiegazione chiara e nitida.
“Il respiro corto, il dolore al petto, quello di una lama piantata sempre più a fondo, le gambe che rifiutavano ogni risposta; e poi il freddo, tanto freddo, e il pagliericcio ormai madido del sangue irrorato dalla camicia zuppa”
“Undici morti non bastano” inizia con il ritrovamento del cadavere di una donna, sottoposto ad un’imbalsamazione piuttosto rude, in un frutteto di Sparzi, nell’entroterra ligure.
Questo riporta, nei ricordi, fatti di cronaca nera molto complessi. Proprio a Sparzi, infatti, tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e i primi anni Settanta, vennero trovati undici corpi, vittime di omicidi efferati.
A condurre le indagini, l’ispettore Manzi e la sua squadra, che cercheranno notizie su questo serial killer, detto “il Barbiere”, ancora non identificato.
Fatti che hanno scosso molto la popolazione e che lasceranno Manzi davvero sconcertato.
Un susseguirsi di filoni fra presente e passato, che a volte confonderanno il lettore, ma che sono indispensabili per capire appieno la storia. Il tutto accompagnato dalla mente acuta della giornalista Orietta Costa e dall’onnipresente Goffedo-Red Spada.
Tre indagini che si completeranno a vicenda, per poi allontanarsi e poi riunirsi, in un finale che davvero rimane inaspettato.
Tre caparbi cercatori di verità, diversi fra loro ma complementari, con lo scopo comune di far luce su queste oscure vicende.
“I suoni, poi. Quelli li interpretò come una proiezione della mente, del suo lavorio costante in cerca della via d’uscita, del modo per comunicare con il mondo e fornire le coordinate della sua posizione, che peraltro gli erano ignote” – Undici morti non bastano
Questo thriller, che parte in maniera piuttosto lenta, quasi a voler sorprendere il lettore nella seconda parte, ha una scrittura frizzante ed attenta.
Ogni ambientazione, ogni personaggio sono sapientemente descritti, come a non far mai perdere il filo; le tante vicissitudini e le tantissime pagine, più di cinquecento, potrebbero confondere e far tornare indietro il lettore per riprendere il filo, ma l’attenta e accurata scrittura di Malavasi cerca di evitare questi tentennamenti. Una lettura poco attenta, tuttavia, potrebbe far perdere per un attimo la visione complessiva della storia.
Un ritmo coinvolgente comunque, con colpi di scena che fanno letteralmente saltare sulla sedia, ma destinati principalmente agli amanti del genere.
Non do cinque stelle perché non amo i thriller troppo lunghi, proprio per le motivazioni sopra riportate, anche se il genere rientra decisamente fra i miei preferiti. E Malavasi, con le sue incredibili capacità, anche.
Voi invece che genere amate?
I thriller sono abbastanza intriganti o preferite qualcosa di più soft?

Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.