
Thriller
SEM
11 novembre 2021
cartaceo, ebook
336

Ellie è una giovane, bellissima e inesperta studentessa della New York University. Si sta preparando per trascorrere un week end romantico con il suo fidanzato, un uomo molto più grande, Steven, affascinante professore in un esclusivo liceo di Manhattan.
Eccitati dall'idea di conoscersi meglio lontano da occhi indiscreti, fuggono in una baita remota nella baia di Chesapeake.
Ma quando una tempesta di neve li blocca, diventa evidente che entrambi hanno oscuri e letali segreti, e che uno solo uscirà vivo da quella vacanza.
“Il più letale dei pericoli nascosto sotto l’inganno della bellezza” – Da “Una vacanza perfetta” di Laure Van Rensburg, edito SEM.
Ellie e Steven stanno insieme da poco, ma il loro rapporto è fondato sulla reciproca attrazione e una grande complicità. Tra loro ci sono diciassette anni di differenza, eppure hanno molte cose in comune. Lui è un insegnante di lettere, figlio di un famoso scrittore; lei è una brillante studentessa universitaria e sta scrivendo una tesi su Dostoevskij. Sentono il bisogno di stare un po’ da soli, lontani dalla loro routine, conoscersi meglio e dedicarsi esclusivamente l’uno all’altra. Cosa c’è di meglio di una bella vacanza in un luogo da sogno, in una casa tra i boschi e l’oceano? Una volta trovato il luogo ideale, partono. Entrambi custodiscono un segreto che darà inizio al peggiore degli incubi, dove uno dei due non ne uscirà vivo.
“Se solo riuscisse a catturare la sua attenzione, chiuderla nella gabbia delle sue dita per tenervela dentro”
Steven è figlio di un famoso scrittore, un uomo di successo, che ha sempre sminuito ogni traguardo da lui raggiunto. Lo considera una delusione e non lo nasconde. Eppure è sempre stato un ottimo studente, è diventato insegnante di lettere in un prestigioso liceo ed è così affascinante e carismatico da suscitare diverse infatuazioni tra le sue allieve. Ama essere al centro del loro mondo, sa quale linguaggio usare per ammaliarle. È più forte di lui, non ne può fare a meno. È un comportamento ambiguo, deplorevole e pericoloso il suo, una bomba a orologeria che può scoppiargli tra le mani.
Con Ellie, invece, è tutt’altra cosa. È molto più giovane di lui, ma non è una sua allieva, è una donna con le insicurezze di una ragazzina e questo gli piace. È bella, seducente e intelligente. Studia lettere all’università di New York; con lei può intavolare discorsi importanti, ma nello stesso tempo la può facilmente dominare. È molto innamorata e coinvolta. Lui pensa, per la prima volta, di aver trovato la donna ideale e, magari, di iniziare una convivenza.
Ma cosa sanno veramente l’uno dell’altra?
“A volte il mio dolore si ripiega, si trasforma in rabbia e io penso…mi sei costato la felicità, forse dovresti pagarla cara” – Una vacanza perfetta
La struttura di “Una vacanza perfetta” è piuttosto singolare, conformata per depistare il lettore. Il primo capitolo è uno stralcio del finale, dopo di che riparte dall’inizio con l’alternanza dei punti di vista dei protagonisti, Steven ed Ellie. Quelli di quest’ultima sono narrati per lo più in prima persona, così come i brevissimi interludi di un narratore misterioso. Una sorta di occhio estraneo alla loro storia, che sembra spiarli da lontano.
Il linguaggio è semplice e il ritmo incostante. Parte rapidamente per poi rallentare nel bel mezzo della trama, dove si riscontra una certa staticità, anche ripetitiva, per poi tornare ad accelerare sul finale. L’ambientazione è accuratamente descritta, è parte integrante della storia. L’isolamento, la neve, la foresta e una casa bellissima ma ostile, piena di ombre e rumori. La vera suspense consiste nel trovarsi di fronte al dilemma dell’identificazione del personaggio buono e di quello cattivo. Ruoli oggettivi, che esistono, ma sono mascherati per un certo numero di pagine. Chi mente? Chi sono veramente i protagonisti? Cosa li ha condotti fino a quel punto?
“Un battito di ali di farfalla che gli ha quasi distrutto la vita. L’aveva immaginata come una Jane Eyre volitiva, invece si era rivelata una psicolabile”
I protagonisti sono, infatti, ingannevoli. Sembrano stereotipati, incanalati irreversibilmente nel loro personaggio, ma poi si rivelano in tutt’altra veste, abbandonando ogni indugio e conferendo più asperità e mistero alla storia. La domanda più frequente per il lettore sarà: “perché?”.
La tematica è importante e drammatica. Il plagio e l’influenza che una persona adulta può avere su un’adolescente con tutte le sue fragilità. Il grande pericolo dell’oltrepassare i limiti e le conseguenze, spesso irreversibili, alle quali questo conduce.
“Qualcosa si è impadronito di lui, qualcosa sepolto sotto la crosta del politically correct e del comportamento ragionevole, qualcosa risvegliato dalla natura e dall’isolamento”
“Una vacanza perfetta” di Laure Van Rensburg è un thriller scorrevole, avvincente, sebbene l’autrice si sia dilungata un po’ troppo nella parte centrale, che si sblocca però in seguito. La tematica è importante e purtroppo realistica. Un adulto che approfitta della propria esperienza di vita e del proprio ascendente per sedurre chi deve ancora crescere e si porta appresso tutte le insicurezze e fragilità dell’adolescenza. L’obiettivo di tali relazioni, spesso, non è altro che l’esaltazione di un ego appartenente a soggetti immaturi e profondamente egoisti, che non si preoccupano minimamente dell’impatto che possono provocare in una mente giovane e non corazzata.
L’autrice, come specificato nelle note, si è ispirata ad una sua esperienza personale (fortunatamente con esiti diversi da quelli descritti nel romanzo), che le ha fatto provare senso di colpa e vergogna ma che, con il passare del tempo, grazie alla condivisione e al dialogo, è riuscita ad elaborare e superare.
Vi capita di leggere romanzi ispirati a esperienze personali degli autori? Avete l’abitudine di leggere le note?