biografia
self-publishing
novembre 2022
Cartaceo
233
Una storia di guerra e amore, di sacro e profano, di note bianche e note nere. Una storia di attesa. Di buio e luce. Di estate e di inverno.
Una storia di fili. Fili che s'intrecciano e che a volte non si vedono. Una storia di rabbia e lavoro, di miseria e fatica. Una storia di strade. Strade da scegliere, in cui perdersi o ritrovarsi.
La storia di un incontro. Di anni di silenzio, paura e dolore. Una storia di gente semplice che vive di terra e di cielo. La storia di un treno che porta via e che qualche volta riporta indietro. La storia di un fiocco di neve. La storia di un uomo, dei proiettili che aveva in corpo e una cicatrice nel respiro. Una storia semplice, di gente che vive e che muore.
Una storia in cui la luna parla e sussurra la verità a chi si fida di lei. Una storia di giusto e ingiusto. Una storia effimera... come un colpo di grancassa. La storia di un viaggio, per lasciare alle spalle la paura. In fin dei conti... una storia come tante.
“Insegnando l’amore si sconfigge la guerra”. Di “Una storia come tante” di Marcello Vincelli, edito Il mio libro, la prima cosa che mi ha colpito è stata la copertina: la tastiera di un pianoforte.
Addentrandomi, poi, nella storia, sono stati ancora altri gli elementi che hanno catturato la mia attenzione. L’intreccio tra la realtà alla fantasia, i ricordi e la storia in sé, ben tenuto saldo dai fili connettori che fanno da collante.
“Una storia come tante” racconta dell’amore, della guerra, della separazione, della sofferenza che provoca il non sapere tra due innamorati, i nonni dell’autore.
Vincelli ci racconta la loro storia, ma, forse, la storia di tante coppie che hanno vissuto, all’epoca della Seconda Guerra Mondiale, la medesima situazione. Non vi erano i telefoni come adesso, ma si affidavano le proprie speranze alla scrittura. Si vergavano tante lettere a mano, quando si sapeva leggere e scrivere, altrimenti ci si affidava a chi sapeva di più.
“Ogni cosa ,anche la più apparentemente inutile e insignificante ha una ragione desistere in questo mondo”
Le pagine qui narrate sono intense, piene di dolore e speranza anche. C si sente parte della cittadina in cui la storia è ambientata, Casacalenda, dove ogni cosa viene descritta con una confidenzialità quasi tangibile.
Sono parole di ricordi. Ma anche parole di guerra.
Ci sono valori, quali la riscoperta, la saggezza dimenticata, la dolcezza delle piccole cose quotidiane. La semplicità. La realtà.
La lettura procede molto scorrevolmente e, senza accorgersene, ci si trova alla fine, con il cuore carico di emozioni.
A voi piace ascoltare le storie di vita dei vostri nonni?