
Narrativa contemporanea
Sem
28 aprile 2022
cartaceo, ebook
192

Valentina e Tommaso sono due trentenni come tanti: un'esistenza incerta, in bilico tra contratti a progetto e il sospirato posto fisso, qualche aperitivo in riva all'Arno, la ricerca di una casa che, con i loro stipendi, non possono permettersi. Nel momento in cui si sposano, sono già in crisi, anche se fingono di non vederlo.
Il viaggio di nozze alle Seychelles è un disastro. Moglie e marito parlano poco e, quando lo fanno, escono fuori solo recriminazioni e malcontenti. Così, il ritorno a casa è vissuto come una liberazione. Ma il destino ha piani diversi per loro: il piccolo aereo su cui sono in volo viene sorpreso da una tempesta, nella turbolenza il portellone si spalanca e i due giovani vengono scaraventati giù.
E' un miracolo che sopravvivano, e sembra ancor più un miracolo l'isola che riescono a raggiungere, allo stremo delle forze. Ma Valentina e Tommaso ci mettono poco a comprendere la terribile verità: l'atollo è deserto. Una lunga spiaggia bianca, qualche uccello marino, una foresta lussureggiante e, all'orizzonte, soltanto il blu sterminato dell'oceano.
Per i due naufraghi comincia comincia una lotta per la sopravvivenza, la ricerca dell'acqua e del cibo, il fuoco da accendere, un riparo da costruire. Una prova estrema, senza strumenti né competenze per affrontarla, che li porterà a confrontarsi con una natura tanto ostile quanto affascinante.
Eppure in quell'isolamento forzato, Valentina e Tommaso trovano finalmente il coraggio per guardarsi dentro, analizzando le paure e le incomprensioni che stanno disintegrando la loro storia. E così l'isola deserte diventerà anche un'insperata occasione di salvezza: un viaggio attraverso i propri incubi e i propri ricordi, per tentare di uscirne, ancora una volta insieme.
“Il problema dell’amore non sono le parole di troppo quanto quelle di poco” – Da “Un naufragio” di Daniele Pasquini, SEM
Due sposi di ritorno dal viaggio di nozze, durante il trasporto in elicottero da un’isola delle Seychelles, precipitano in mare. Una volta superato lo shock, riescono a nuotare verso la terra ferma che, purtroppo si rivela essere un’isola deserta. Anziché aggrapparsi l’uno all’altra, si colpevolizzano vicendevolmente. I problemi che caratterizzano la loro vita di coppia, emergono con prepotenza. La relazione era in crisi prima ancora del matrimonio, anche il viaggio di nozze si era rivelato fallimentare. Eppure un tempo erano stati innamorati. Che cosa li aveva spinti a scegliersi reciprocamente? Forse potranno trovare le risposte che cercano proprio attraverso l’isolamento imposto dal naufragio.
“Ma i loro stati d’animo erano distanti da quelli che li animavano da ragazzi, quando tutto ciò che era lontano sembrava anche raggiungibile. Quando tra speranza, desiderio, illusione e certezza non c’era alcuna differenza”
Tommaso nasce in un contesto famigliare sereno. È un ragazzo fortunato che ha potuto seguire le proprie inclinazioni. Ha studiato, ha un buon lavoro, ama leggere e frequenta un gruppo di giovani letterati di buona famiglia. Eppure dentro di sé cova un perenne senso d’insoddisfazione. E’ inquieto, non sa godere della propria fortuna e tende a manifestare il suo scontento chiudendosi in un apatico mutismo.
Valentina, sua fidanzata e futura moglie, è il suo opposto. Non ha un lavoro stabile e la sua famiglia è di umili origini, oltre l’essere problematica. Il padre, un uomo violento, è sparito dalla loro vita senza alcun rimorso. Vivono in un quartiere popolare di Firenze e sono del tutto privi della distinzione che caratterizza i genitori di Tommaso. Ma lei è una ragazza piacente e piena di risorse. Sogna di far parte del bel mondo, per questo frequenta solo persone di alta estrazione sociale e si fidanza con un giovane benestante senza esserne veramente innamorata. Quando interrompe questa relazione, incontra Tommaso e si innamorano follemente. E’ come si fossero trovati dopo essersi tanto cercati. Così diversi eppure tanto complementari.
Purtroppo, con il passare del tempo, le loro differenze caratteriali si fanno sentire. Tommaso diventa sempre più ermetico e demotivato. Valentina si stanca di fungere da stampella e reagisce con rabbia e pungente sarcasmo. Con il matrimonio le cose sembrano precipitare…
“Nessuno dei due pensava che un amore potesse iniziare così, sbandando per caso, senza difese con cui coprire la ritirata. E invece un’intuizione comune rivelò loro che avrebbero potuto provare a salvarsi a vicenda, trasformare due vite false in una vita vera” – Un naufragio
La situazione che viene rappresentata è l’esatta metafora del matrimonio dei protagonisti. La tematica centrale è l’analisi della vita di coppia quando si cala nella quotidianità e ne incontra tutti gli ostacoli. Evidenzia l’importanza della comunicazione e la difficoltà di metterla in pratica.
La visione dell’autore, in merito, può sembrare pessimistica o esasperata ma, proseguendo nella lettura, si percepisce un messaggio di speranza e ottimismo. I personaggi appaiono credibili, al netto di qualsiasi cliché.
Il linguaggio narrativo è semplice, il ritmo vivace e le parti descrittive accattivanti. La misteriosa fauna e la rigogliosa flora che caratterizzano l’isola sono alquanto affascinanti.
La trama è divisa in capitoli che alternano passato e presente. Il travolgente incontro dei protagonisti e la deludente unione. La situazione nella quale si ritrovano, ossia il naufragio, è piuttosto improbabile, eppure l’autore è così abile da renderla realistica quale concreta possibilità.
Pur essendo il racconto di due persone approdate in mezzo al nulla, è tutt’altro che statico o monotono. È ricco non solo d’introspezione, ma anche di elementi avventurosi che regalano al lettore un pizzico di suspense.
“Ma forse la tendenza a impacchettare i non-detti e nasconderli in soffitta, aveva fatto crollare il solaio. I suoi troppi sì l’avevano spinta a tracimare, e quell’isola era un appartamento sudicio da cui nessuno dei due poteva scappare” – Un naufragio
Una lettura interessante e avvincente. L’ho scelta in quanto rappresenta uno dei miei incubi peggiori: finire per sventura su un’isola deserta senza cibo, acqua e con la concreta possibilità di un’aggressione da parte di insetti o animali selvatici. Avevo una certa curiosità di capire come avrebbero potuto cavarsela i protagonisti in una tale situazione.
La trama, comunque, non è incentrata su questo, ma su temi più profondi e importanti. L’ho trovata funzionante e coinvolgente. Ad un certo punto mi sono trovata a fare il tifo per Valentina e Tommaso, perché salvassero la loro unione che pareva destinata a interrompersi.
L’autore ci regala una fotografia realistica di una coppia dei giorni nostri che fatica a reggere i problemi della convivenza nella vita reale, molto diversa da quella ideale. Nella sciagura, trovano miracolosamente un’opportunità per ritrovarsi.
Siete tentati di leggere un libro dove i protagonisti vivono uno dei vostri incubi peggiori?