Narrativa
Mondadori
15 gennaio 2019
ebook e cartaceo
149
Bianca è una giovane autista di autobus che ogni giorno, senza mai stancarsi di guardare in viso le persone, osservare il cielo, studiare i profili degli edifici, ripete percorsi noti, gli stessi che faceva suo padre quando lavorava nella medesima azienda. Una esistenza che scorre regolare fino a quando, una mattina, Bianca provoca un grave incidente, di cui lei stessa si troverà a scoprire l'entità un poco alla volta. Al suo fianco la sorella Margherita, che con quieta determinazione si impegna a proteggerla dai demoni del senso di colpa, provando a riportarla alla normalità. Nel tentativo di ristabilire un equilibrio, Bianca cerca un confronto con Dario Spatola, l'affermato fotografo rimasto coinvolto nell'incidente. Dopo un rifiuto iniziale, tra loro si tende un filo di comunicazione. Nel frattempo, da una cella della memoria in cui lo aveva congelato, riaffiora il ricordo della prima grande ferita della vita di Bianca, la morte del padre. Una seduta di fisioterapia dopo l'altra, la protagonista rimette in sesto il corpo e compie un ancor più faticoso allenamento dello sguardo e dell'anima, imparando a riconoscere il dolore e insieme l'amore che la circondano, al di là delle loro manifestazioni contraddittorie, fino a una inaspettata rivelazione che la costringerà a un confronto finalmente libero con il dolore di tutti. Piero Sorrentino indaga la condizione esistenziale di una giovane donna in bilico tra autodistruzione e forza di volontà, che accoglie lo spasimo del mondo per dissolvere le illusioni e trasformarle in luce.
“Tornerò a dormire quando quell’uomo mi avrà perdonato.”
“Col muso sono entrata così a fondo nella fiancata dell’auto che l’ultima cosa che ho visto è stata l’espressione di totale impotenza sul volto del guidatore, le linee sui palmi bianchi delle sue mani aperte, come quelle di un prete che offre l’eucarestia, quasi a voler fermare la corsa del mio autobus dentro la sua automobile.”
Può un uomo perdonare qualcuno che gli ha distrutto la vita?
Bianca, colei che per una distrazione alla guida del suo autobus ha causato la morte della moglie e del figlio di Dario, ci vuole provare in tutti i modi a farsi perdonare o comunque a riuscire ad entrare in sintonia con Dario cercando di fargli capire il suo dolore per quello che aveva fatto succedere con la sua sbadataggine.
“I giorni seguenti quando iniziavo a essere sufficientemente lucida per chiedere cosa fosse successo. Quando domandavo cosa fosse successo all’unica persona che avevo visto in quell’auto pochi istanti prima di travolgerla con i cento quintali del mio autobus, i parenti e gli amici si limitavano a sistemarmi i cuscini dietro la schiena e a prendermi il viso tra le mani costringendomi a fissarli negli occhi prima di sorridere”
Bianca continuava a fare parecchia fisioterapia per rimettersi in sesto, ma la forza di volontà di tornare alla vita dopo la riabilitazione era pari al fermo immagine dell’incidente e di quell’uomo alla guida: qualcosa difficile da dimenticare.
Margherita sorella di Bianca cerca in tutti i modi di aiutarla anche a volte in modo ossessivo; insieme cercano di ristabilire un equilibrio dopo l’incidente, ma i ricordi che affiorano sono tanti e non solo recenti. Mentre cerca di reagire al presente inevitabilmente deve fare i conti con i dolori del passato.
Bianca si ritrova a pensare a quando erano al mare spensierate e felici e ritorna il primo grande squarcio nella sua anima: la morte del padre, mai veramente accettata.
Decide così di scrivere all’unica persona che non vorrebbe proprio ricevere una lettera da colei che gli ha distrutto la vita.
Come doveva immaginare Dario non ha nessuna voglia di parlare con Bianca.
“E soprattutto, Gentile Bianca, per quale motivo dovrei aver voglia di incontrare e guardare per la prima volta in viso chi, per ‘una distrazione di pochi secondi’, come ha detto lei, ha cancellato in un attimo tutta la mia famiglia?”
Bianca è testarda, in tutti i modi vuole entrare nella vita di Dario per darsi un’altra possibilità di salvezza, come se questo bastasse per dare conforto a chi, da marito e padre, è rimasto solo. Dario è un fotografo di successo e Bianca con un escamotage riesce ad inserirsi in un corso da Lui insegnato…..
Piero Sorrentino ha tra le mani una bella idea per un romanzo, ma secondo me mai sviluppata in pieno. Sciagure di questa portata dovrebbero dar vita ad un percorso tortuoso nell’intimo delle persone, nelle loro anime e nei loro tormenti invece, seppur con una scrittura molto lineare, limpida, corretta, è un guardare nell’animo in modo un po’ troppo superficiale.
Sono tutti sentimenti che lasciano tracce indelebili nel profondo Io: da una parte la distruzione del sogno di una vita che porta la negazione del vivere quotidiano, gli incubi notturni e le angosce della perdita, dall’altra i sensi di colpa di colei che, per una distrazione, ha cancellato delle vite. Sentimenti così forti che non possono essere trattati con leggerezza.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.