romanzo contemporaneo
Feltrinelli
2024
cartaceo
312
Viviamo in un’epoca in cui niente è impossibile, dunque se le cose non vanno dev’essere per forza colpa nostra: Selene se ne è quasi convinta. Passati i trent’anni, non ha ancora trovato la sua strada: dove ha sbagliato? È stata l’ultima delle sue azioni impulsive, aprire un ristorante che ora è sull’orlo del fallimento, oppure è successo quindici anni fa, quando ha preso la sua prima decisione da adulta? È lì che sono rimaste impigliate le sue aspirazioni?
Per scoprirlo, una notte d’estate fugge da Milano verso un paesino nel cuore della Puglia, il posto dove è cresciuta, immersa in una comunità spirituale, circondata dall’affetto degli amici e della famiglia. La valle è sempre uguale, punteggiata di ulivi e di trulli, con il mare che orla l’orizzonte. Peccato che, appena prima di arrivare a destinazione, il motore della macchina fonda e da lì in poi niente vada più per il verso giusto.
Eppure, a volte sono proprio gli imprevisti a cambiarci la vita per il meglio. In attesa dei pezzi di ricambio, le viene messa a disposizione Amanda, una Uno rossa ricca di personalità con cui cercherà di raggiungere l’ashram dove viveva da bambina. E se non tutti sono rimasti fermi ad aspettarla, nel giro di poco Selene riabbraccia la vecchia tata Flora, fa nuovi incontri e decide di prendersi cura di un asinello di nome Virgilio, che ha tutta l’aria di sentirsi solo come lei.
Tra gite in Salento, discussioni sul senso della vita, yoga e pomeriggi in cucina con persone che forse la conoscono meglio di quanto lei non conosca se stessa, Selene inizia a comprendere che a volte è necessario perdersi e sbagliare strada per trovare il coraggio di seguire i propri sogni. E andare finalmente incontro a tutto il bello che ci aspetta.
Avete mai visitato la Puglia? Cos’è che più vi piace di questa regione? “Tutto il bello che ci aspetta”, edito Feltrinelli, è un romanzo scritto da Lorenza Gentile.
Ho scoperto questo libro e questa autrice un po’ per caso, grazie a un suggerimento su Instagram. La cover è stata la prima cosa che mi ha colpito.
Ed ora, eccomi qui a parlarvi di Selene e della Puglia.
La nostra protagonista è una giovane 30enne, originaria della Puglia, ma che da un bel po’ vive a Milano, dove ha avviato l’attività di un ristorante.
Qualcosa non va: il ristorante incassa pari a zero, niente amore, solo avventure. E la nostalgia per la sua terra le fa mancare l’aria ogni giorno che passa. Ha solo degli amici fidati: “Gli amici della notte”, una nota trasmissione radiofonica che le fa compagnia tutte le notti, quando rientra da lavoro.
Ed è proprio a causa/grazie a questa trasmissione che Selene decide di riprendersi la sua vita in mano. Fa quello che forse tutti noi dovremmo fare: ritrovare il bello che ci aspetta e quale posto migliore per farlo se non casa propria? Ed è così che, nel cuore della notte, parte per la Puglia.
Un viaggio, ma soprattutto un ritorno, che le permetterà di trovare di nuovo un equilibrio mentale e che le donerà di nuovo la concezione di “famiglia”. Ed è proprio grazie a questo ritorno che potrà fare di nuovo pace con se stessa e con tutti gli affetti che la circondano. Perché, in fondo, non è mai tardi per recuperare e ritrovare… tutto il bello che ci aspetta.
“Dal secondo piano inizio a sentire le voci che provengono da casa mia. Chiacchierano, qualcuno ride. Raggiungo il pianerottolo, le voci continuano al di là della porta. Giro la chiave nella serratura e accendo la luce. Mi avvicino alla radio e abbasso il volume. Amici della notte non è ancora cominciato. Quando ci incrociamo, i vicini mi parlano al plurale: Voi ragazzi del terzo piano, Voialtri giovani del piano di sopra. Sono talmente presi dalla loro vita che non si stupiscono di vedere sempre e soltanto me. La considerano una coincidenza probabilmente” – Tutto il bello che ci aspetta
Di tutte le frasi, questa è quella che più mi ha colpito e il perché è facile.
Oggigiorno, siamo tutti presi dalla nostra vita e, il più delle volte, non ci rendiamo conto di ciò che ci circonda, delle persone e di come esse, a volte, possano sentirsi sole.
Sapete quante Selene esistono? Eppure, i vicini, “ascoltando” le molteplici voci, non possono rendersi conto che, effettivamente, la maggior parte magari vive da solo.
Non ascoltiamo più, ma soprattutto non osserviamo più. Siamo troppo presi da noi stessi.
Un bel romanzo.
Scritto bene, scorrevole, ma soprattutto che ti fa assaporare a 365 gradi la Puglia.
Puglia, una regione che amo particolarmente e spero quanto prima di poterci andare, soprattutto perché ho una cara amica da dover andare a trovare lì, Michela. Le ho già detto, infatti, che dovrà portarmi nei posti più strategici della regione, tra cui, Polignano a mare.
Tanta Puglia. Ed è stato bello poter godere di questa ventata d’aria fresca.
Il romanzo, inoltre, viene caratterizzato anche dall’inserimento di alcune ricette come le bombette pugliesi. E, anche qui, chiamo in causa Michela, che me ne ha parlato così bene… le toccherà farmi fare una “scorpacciata” di queste bombette.
Una lettura che ti pone dinanzi il problema del sentirsi soli, ma, a tratti, anche inutili, che a volte la vita non va come dovrebbe, anche se il più delle volte il cambiamento deve avvenire all’interno di noi stessi.
Focalizzarci sui progetti sì, ma soprattutto pensare al bene e al bello.
I capitoli scorrono in maniera fluida, unica cosa: giudizio personale, io avrei limitato un po’ la narrazione che, a tratti, ho trovato un po’ troppo prolissa e con troppi giri di parole.
4 stelle ⭐⭐⭐⭐☆
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.