
Psicologia
Self-publishing
1 febbraio 2020
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E’ il libro che avrei voluto incontrare quando ho sentito il cuore lacerarsi per la fine di una relazione che mi aveva profondamente rapito, poi segnato e trasformato. Mi ero sentito pieno di gioia, forte, in estasi, invincibile, poi cavaliere disarcionato e gettato a terra d’improvviso a piangere di dolore, in preda alla disperazione, fino a vedere apparire più volte l’idea di farla finita, come unica soluzione capace di placare la mia sofferenza.
Una relazione nata leggera, tanto da librarsi al di sopra della realtà che altrimenti le avrebbe impedito di spiccare il volo. Un’intesa spinta da una corrente ascensionale fatta di gioia, passione e dei sentimenti più puri, senza nessun secondo interesse se non quello di scoprirsi e trascorrere più tempo possibile insieme. Una complicità talmente lieve da non preoccuparsi del futuro, perché con lei il tempo si annullava lasciando al futuro il solo senso del desiderio di tornare ancora da lei.Un legame che è diventato un macigno caduto rovinosamente a terra, quando la realtà ha evidenziato quanto stesse crescendo di importanza, troppo ingombrante per continuare a volare in cerca dell’avvenire che avrebbe meritato. In queste pagine ho tracciato il mio tormento, i miei stati d’animo altalenanti e ripetuti, scanditi da un pendolo di emozioni che oscilla fra presente e passato, attorno al punto più basso rappresentato dal momento della fine.
Un pendolo che ondeggia fra il tempo in cui non vedevo regole e quello in cui le fissavo con determinazione per poi violarle immancabilmente. Il tempo in cui la consapevolezza era soffocata dall’assenza e acciecata dal desiderio, per poi prendere consapevolezza dell’assenza e del desiderio di lei.Il fluttuare di ricordi in grado di portarmi in paradiso e poi giù all’inferno nel giro di pochi minuti, ancora oggi a distanza di mesi.E’ il miracolo dei sentimenti intensi e della passione profonda. Ho avuto la fortuna di incontrarli ed ho deciso di lasciare un’impronta del mio percorso. Perché dura da un tempo che non avrei immaginato ed ha lasciato ferite e cicatrici che non avrei mai pensato.
Questo libro è una lettera d’amore. E’ un modo per tenere vivo il mio amore che è stato possibile, poi impossibile, poi finito ma infinito. Un amore che è rimasto tale anche quando si è trasformato in dolore per l’assenza. Questo libro vuole essere il silenzioso compagno di cammino e di conforto per chiunque dovesse confrontarsi con il dolore della separazione. Ho scelto il percorso del lutto, per provare a non soffrire più così maledettamente e riaprirmi alla vita. Dopo aver elaborato i ricordi per mesi nella mia testa, ho creduto che fosse arrivato il momento di depositare i miei pensieri e le mie sensazioni su carta. Tutto quanto ancora vivo in me, portato fuori di me. Un percorso reso difficile dal fatto che l’oggetto del desiderio era ancora lì, raggiungibile anche se inviolabile. Avevamo occasione di vederci, di interagire e questo non faceva che alimentare e rinvigorire la fiamma che mi bruciava dentro, che non si rassegnava all’idea che quanto di meraviglioso fosse accaduto avesse avuto fine, mentre mi straziava il pensiero di perdere anche il dolore dell’assenza, l’unica cosa che mi era rimasta di lei.
Accanto ai ricordi scanditi mese per mese, trovano posto le playlist dei brani che ho ascoltato in quei momenti. Sono le canzoni di Ultimo, Mengoni, Cremonini, Ermal Meta, Tiromancino, fra gli altri, che avevano alimentato l’amore e poi chiamate a lenire il dolore delle ferite. Brani capaci di produrmi dolori atroci e che ho ascoltato ripetutamente, sperando di anestetizzare la sofferenza.
Dalla lettura dei libri di Massimo Recalcati, Paolo Crepet e Vittorino Andreoli, ho recuperato la consapevolezza di quanto mi fosse accaduto e non mi sono più sentito solo nel dolore, ma come entrato a far parte della élite che ha avuto il privilegio di provare sentimenti, così incredibilmente intensi.
“Lei è stata il mio tanto per molti mesi, per poi scoprire che era il tutto totalizzante da quando è subentrata l’assenza”
Il tormento, lo stato d’animo, le emozioni tra presente e passato. Il cuore lacerato per la fine di una relazione che lo aveva profondamente rapito, segnato e trasformato. Un amore che ti porta a fare cose che non avresti immaginato di fare.
“Tu ci vedi dappertutto” è un libro di una potenza sconvolgente; ti travolge con la sua passione, con la sua sofferenza, senza diventare mai patetico, lagnoso, monotono; anzi, ci descrive questo amore con il ricordo struggente e nello stesso tempo con la forza d’animo di chi vuole dimenticare.
Come dice l’autore è un “libro silenzioso compagno di cammino per chiunque dovesse trovarsi in situazioni simili”.
Si compone di circa 110 pagine, quindi una storia relativamente breve, ma che in realtà è un uragano di emozioni e ricordi ancora vivi. Accanto a tutto ciò trovano posto le playlist di brani ascoltati per guarire da questa relazione; canzoni che esaltano il turbamento per questo amore fino a produrre dolori atroci nell’anima.
“Lei è stata il mio tanto per molti mesi, per poi scoprire che era il tutto totalizzante da quando è subentrata l’assenza”
Ho letto questo libro un paio di volte. La prima lettura è stata veloce; leggendolo mi sembrava un monologo un po’ pesante per questo amore tormentato. Finito di leggerlo l’ho messo da parte e l’ho ripreso dopo qualche tempo, consapevole che mi aveva lasciato strascichi di emozioni. Nello stesso tempo, ascoltavo l’audio delle canzoni messe dall’autore. A questo punto si è aperto un mondo, il mondo di questi due ragazzi o due persone adulte non ha importanza; ho visto il loro amore, i loro litigi. Ho visto lei, per come viene descritta, bella, inarrivabile e distante. Ho visto lui pieno di amore e nello stesso tempo disperato: “L’assenza che mi fa scoprire la sua importanza, che fa crescere il desiderio di lei e mi strazia di dolore”.
Ho trovato questo libro veramente bello, scritto bene con semplicità, molto scorrevole. Troviamo la forza di questo uomo di amare in modo totale, potente, di descrivere le emozioni sia in positivo che in negativo e di farci entrare nel suo dolore, ma che in fondo potrebbe essere un dolore di tutti noi, di chi ha vissuto un amore contrastato, non ricambiato o solamente un amore trovato nel momento sbagliato.
“Perché tu sei sempre nei miei pensieri più belli”

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.