Giallo
BookTribu
25 settembre 2021
cartaceo
196
Aurelio Armato è un uomo in fuga dal suo passato. Quando però sua figlia viene rapita a Triora, città delle streghe, il commissario Armato dovrà fare i conti non solo con il suo passato ma anche con quello di Triora e della Storia, sullo sfondo del piccolo borgo ligure e della pandemia da Covid-19.
“Stringerò li denti e diranno che rido” – Triora. La prima indagine del commissario Aurelio Armato
Nella freddo della notte di Halloween del 2020, il commissario Aurelio Armato è costretto a fare i conti con il suo passato dal quale è scappato tanti tanti anni prima.
Sophia la sua bambina è stata rapita a Trioria, il suo paese d’origine e lui non può fare altro che correre in suo aiuto.
COMMENTO PERSONALE
Con Triora, l’autore Alessandro Venuto ci sorprende con un romanzo nuovo e ben diverso dai precedenti, arrivando a vincere a Bologna il concorso indetto da BookTribu.
La narrazione è in terza persona, la scrittura è semplice e diretta, fatta eccezione per quei capitoli in cui si riportano lettere risalenti al 1500. Lo stile fluido e scorrevole e il ritmo veloce ed incalzante portano il lettore ad emozionarsi e sentire il protagonista molto vicino a sé.
I temi affrontati sono molti e inizialmente sembrano appartenere al passato. In realtà, proseguendo con la lettura, si scoprono essere estremamente attuali nonostante siano passati più di 500 anni.
Il punto centrale è la caccia alle streghe che nel 1586 ha avuto proprio Triora come protagonista. Qui nel XVI secolo una trentina di donne vennero torturate e uccise per decisione della Santa Inquisizione.
Fa riflettere moltissimo il collegamento fatto dall’autore con la società odierna. In realtà non serve allontanarsi poi molto per trovare situazioni analoghe. Ancora oggi moltissime donne vengono maltrattate, uccise e seviziate solamente per il fatto di essere donne.
Oggi, esattamente come cinquecento anni fa, quando si trova in situazioni di difficoltà, l’uomo è portato a cercare le cause dei proprio mali nell’individuo più facilmente imputabile.
“Non accade sempre così? Gli orrori più grandi accadono sempre appena sotto la superficie della normalità. A livello individuale, il male si declina negli abusi sui bambini nelle case, nelle violenze domestiche sulla moglie o sulla fidanzata, negli stupri nei parchi. A livello sociale diventa sempre più grande come le risse allo stadio, a Montecitorio e nelle piazze, ma la violenza è sempre la stessa, è come un sasso lanciato nello stagno: parte un piccolo cerchio che si allarga sempre di più, sempre di più ed ecco che il male esce dalle case e dalle famiglie e diventa sistema” – Triora. La prima indagine del commissario Aurelio Armato
In tutto questo, ruolo fondamentale lo ricoprono la Chiesa e la religione stessa. È proprio a causa del fanatismo di alcuni di questi uomini di Chiesa che sono successi fatti abominevoli come quelli di Triora.
Anche in questo caso l’autore si rivela estremamente abile a porre a confronto la società di ieri con quella di oggi con una riflessione degna di nota.
“Ma quale Dio vuole che ci si ammazzi a vicenda? Quale Dio permette che un pazzo si faccia saltare per aria tra la gente in mezzo a una strada o che delle donne vengano prese e bruciate vive sul rogo?”
A fare da sfondo a queste vicende vi è il viscerale rapporto che lega Aurelio a Sophia. A causa del suo lavoro e del suo carattere schivo, Aurelio è stato poco presente nella vita della figlia e questo l’ha fatta molto soffrire.
Dagli errori, però, si può sempre imparare. Aurelio ama profondamente sua figlia ed è pronto a fare qualsiasi cosa per lei.
“Non posso fare nulla per tornare indietro e darti quello che non ti ho dato prima, Sophia, ma posso prometterti che ci sarò da adesso in poi. Se me lo consentirai”
Un bellissimo romanzo. Una storia interessante e coinvolgente che tiene il lettore con il fiato sospeso e incollato alle pagine del libro.
Mi piacerebbe, in futuro, ritrovare nuovamente il nostro schivo commissario Armato. 5 stelle.
Secondo voi lettori, la caccia alle streghe è realmente finita tanti anni fa?