Mysterious park
thriller
Giovane Holden Edizioni
2022
cartaceo, ebook
200
Non capita tutti i giorni che uno scrittore sia brutalmente ucciso nel proprio studio. Soprattutto se si tratta di uno scrittore di fama internazionale come Massimiliano Doroni. È stato ritrovato cadavere, pugnalato alle spalle con un punteruolo da ghiaccio, sul pavimento del suo studio dove si era ritirato nel corso di una festa privata organizzata nella sua villa sulle colline pisane.
Il vicequestore Amendola si rende subito conto che è impossibile affrontare l'indagine nel modo tradizionale. Non solo a causa delle importanti personalità presenti alla festa né per il giro di escort e droga che quasi sempre si muove ai margini di questo tipo di eventi, quanto perché Doroni era un beniamino dei media e il rischio che questi scatenino una caccia alle streghe è reale. Decide così di ricorrere all'asso nella manica della questura di Pia: l'eccentrico ispettore Olivetti soprannominato il Poliziotto Dalì per i suoi baffi arricciati, sempre curatissimi. Olivetti è un maestro nella gestione degli interrogatori, dunque perfetto per approcciarsi ufficiosamente ai tre principali indiziati: la algida moglie dello scrittore, Luisa Morandi; il suo migliore amico nonché editore, Luigi Bernardini; la sensuale ed enigmatica studentessa Vittoria Brambati, aspirante scrittrice e pupilla di Doroni.
Tre personalità complesse, ognuna enigmatica a modo suo. Poco il tempo a disposizione dell'ispettore per riuscire a districarsi tra menzogne velate, alibi insospettabili e indizi illusori. Nella sua ricerca della verità Olivetti sa che dovrà spingersi al di là di ogni evidenza, di ogni certezza.
Leonardo Nanna sa catturare il Lettore e tenerlo incollato alle pagine senza mollarlo più. La sua bravura non sta soltanto nella perizia di architetto della narrazione ma anche e soprattutto nel modo di raccontare, nello stile preciso e dettagliato.
Secondo voi quali sono gli elementi principali che non dovrebbero mai mancare in un libro giallo? “Tre interrogatori” di Leonardo Nanna, edito da Giovane Holden edizioni, è un giallo che si apre subito con un colpo di scena.
Un giovane scrittore di gialli e thriller, Massimiliano Doroni, viene trovato brutalmente ucciso, pugnalato alle spalle con un punteruolo da ghiaccio. Ucciso all’interno della sua villa e durante una festa.
Il caso viene subito affidato al vicequestore Amendola, il quale, però, si rende subito conto che l’indagine non può essere affrontata in maniera leggera e seguendo i soliti schemi; così, decide di farsi aiutare dall’ispettore Olivetti.
L’ispettore Olivetti lavora presso la questura di Pisa e viene soprannominato da tutti “l’Ispettore Dalì” a causa dei suoi lunghi baffi, curati sempre alla perfezione. Olivetti ha una dote speciale: quella di saper gestire la situazione attraverso gli interrogatori. Nel nostro caso, ne basteranno tre per scoprire il vero colpevole.
Tre sono le persone indiziate: la moglie, l’editore e una giovane studentessa universitaria. Tutti hanno un buon movente. Chi sarà stato il vero artefice di questo efferato omicidio?
“Ma c’è una differenza sostanziale tra scrittore ed editor: uno ha l’arguzia, la creazione, l’altro assemblea ciò che già ha preso vita” – Tre interrogatori
Non so se sia un bene o un male il modo in cui scelgo di leggere un libro: di solito lo faccio sempre osservando prima copertina e titolo. Se mi colpiscono, allora non è necessario leggere la sinossi. Lo leggo e basta!
Ciò non vuol dire che sia stata sempre fortunata nella scelta, eh! Alcune cover mi hanno tratta in inganno, ma, fortunatamente, non è questo il caso.
Ho trovato questo libro veramente impeccabile sia perché inizia con un colpo di scena, senza troppi giri di eventi e di parole, sia perché la costruzione della storia è veramente fatta bene.
L’autore ha saputo utilizzare tutti gli elementi per far sì che venisse fuori un bel giallo. Uno stile semplice, fluido e ricco di colpi di scena. I capitoli non sono eccessivamente lunghi, eppure questa volta ho deciso di gustarmeli in ogni loro piccola sfumatura, cogliendo anche l’essenziale.
Devo complimentarmi con l’autore perché nonostante avessi intuito chi fosse il mandante dell’omicidio, mi ha sorpreso sul movente, facendomi restare sbalordita.
Ho apprezzato molto anche la figura dell’ispettore Olivetti, un tipo un po’ fuori dagli schemi e diverso dai classici ispettori a cui siamo abituati. Un uomo che, con la sua astuzia e con il suo modo di dirigere gli interrogatori, riesce a percepire la verità o la menzogna. Mi è piaciuto il fatto che lui fosse soprannominato Dalì e nella mia mente, attraverso la descrizione fornita dall’autore, riuscivo persino a vederlo con i suoi baffi mentre svolgeva il suo lavoro.
Autori come Nanna meritano tanto e spero che quanto prima possa leggere un suo nuovo romanzo.
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.