autobiografia
Garzanti
20 settembre 2022
cartaceo
144
Sarah aveva poche certezze nella vita. Una di queste era che non provava il desiderio di avere un figlio. Si sentiva realizzata con il suo lavoro, la sua famiglia e i suoi amici. Fino a quando uno di loro le chiede di ospitare per qualche giorno una bambina che vive in orfanotrofio, venuta in Italia per le vacanze.
Con un po' di incoscienza, Sarah accetta. Ancora non sa che quell'incontro le cambierà la vita. All'aeroporto arriva trafelata e in ritardo. Cerca tra la folla il gruppo di bambini e poi la vede. Vede le sue trecce ben ordinate, i suoi occhi che raccontano più di tante parole. Sente la sua risata contagiosa. E non c'è bisogno d'altro. Alesia entra nella vita di Sarah per non uscirne più. Giorno dopo giorno, quella bambina le insegna a non avere paura dell'amore e la trasforma in ciò che ha sempre temuto di diventare: una madre.
Non solo nei momenti felici, ma soprattutto in quelli più difficili, in cui gli ostacoli sembrano insormontabili. Perché è questo che fa una madre: sbaglia, si rialza, ci riprova, combatte, protegge, si arrabbia, trasmette coraggio e fiducia. Eppure manca qualcosa. Sarah sa che solo adottando Alesia potrà darle la famiglia e l'affetto di cui ogni bambino ha bisogno. Ma è una donna single e per la legge italiana adottare è difficile, quasi impossibile. Scoprirà che nulla lo è davvero quando è in gioco il futuro di Alesia.
Sarah Maestri è riuscita a adottare Alesia dopo anni di battaglie. È stata una delle prime donne single in Italia a farlo. In questo romanzo racconta come una madre abbia trovato, senza saperlo, la figlia che ha sempre cercato.
Tra inciampi e risate, vediamo il loro legame nascere, crescere, diventare concreto. Non ci sono stati nove mesi di tempo per conoscersi, nove mesi di ansie e di gioie. È bastato un attimo, a cui ne sono seguiti infiniti altri. Attimi di cui è fatto l'amore più bello che ci sia.
“Stringimi a te” di Sarah Maestri è un libro che parla di forza, di perspicacia. Non un romanzo con una morale, non una narrazione con un messaggio ben definito, ma il percorso vero, reale che fa l’autrice per ottenere l’adozione di una bambina.
Credo che conosciate tutti Sarah Maestri, la giovane attrice che ci ha regalato momenti di spensieratezza ed emozioni con film come “Notte prima degli esami”. L’abbiamo vista recitare, interpretare ruoli diversi, sempre con tanta umiltà e passione.
Qui, invece la troviamo nuda, vera, diretta, coraggiosa; si mostra a noi come una donna che ha bisogno di raccontare la sua storia che è una fra le tante, ma che deve smuovere coscienze e leggi, dare speranze e concretezze.
Tutto inizia per caso, con una Sarah, che non aveva mai messo in conto di diventare madre, e con una telefonata che stravolgerà tutti i suoi piani. Un suo caro amico le chiederà di ospitare per qualche giorno un bambina di Chernobyl, una bambina bielorussa che ha bisogno di trascorrere del tempo in Italia per riprendersi, godendo dell’aria finalmente pulita, del buon cibo, di tranquillità. Alesia, questo il suo nome, otto anni, già ospitata da altre famiglie che non ne hanno voluto più sapere, ha bisogno di tempo per trovare poi una famiglia per passare l’estate. Una bambina che vive in orfanotrofio dall’età di tre anni, sola, dimenticata.
L’appartamento romano di Sarah sembra il posto ideale per l’attesa di qualche giorno, ma ben presto si trasformerà in quello di cui Alesia aveva bisogno: una casa.
“A me successo così, senza che l’avessi programmato, il desiderio di maternità è fatto spazio nel mio cuore… quando tutto ancora non era perfetto” – Stringimi a te
Un solo sguardo e l’universo dell’autrice verrà stravolto. E quella ragazza single che non sentiva il bisogno opprimente di diventare madre si trasforma in una mamma; la mamma di Alesia.
Ma l’amore e la burocrazia non vanno di pari passo e la seconda parte del libro ci racconta di battaglie fatte di avvocati ed assistenti sociali, viaggi in Bielorussia e separazioni struggenti.
Di leggi ben lontane dal benessere dei bambini e di tempi talmente lunghi da farti esaurire, deprimere, disperare.
Sei anni, sei lunghi anni per realizzare il sogno di due ragazze che altro non volevano che diventare una famiglia. Sei lunghi anni persi nei meandri di cartelle e documenti che tutto sono tranne che vicini al bisogno di amore.
Una storia bellissima, un libro bellissimo che ho letto tutto d’un fiato. La vita vera di un amore improvviso e della voglia di completare e completarsi. La forza di volontà di chi ci crede fino in fondo, il coraggio di chi può superare montagne impetuose per donare amore.
Perché, in fin dei conti, una mamma non è solo chi ti mette al mondo, ma anche chi ti ama e ti protegge, chi si schiera contro tutto e tutti pur di averti accanto, di vederti felice. Una mamma è chi c’è, chi ha intenzione di rimanere, sempre e comunque. Superando anche la difficoltà più dolorosa.
Voi cosa ne pensate?
Cos’è che ci fa dire “io sono la sua mamma”?
Il parto? La somiglianza? O sapere che qualsiasi cosa succede saremo sempre lì?
Credo sia chiaro, per me così come per voi.
Brava Sarah, sei un grande esempio da seguire, ed un punto importante da cui partire.
“Prima o poi arriva qualcosa che ti cambi per sempre.”
Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.