
autobiografia
Marsilio editore
15 ottobre 2024
cartaceo, ebook
336

Uno dei luoghi che ricorre nella storia politica italiana è via Gradoli. La via Gradoli di Aldo Moro e dei servizi e la via Gradoli dove subisce una battuta d’arresto la vicenda politica di Piero Marrazzo, che nel 2009 è il presidente della Regione Lazio. Si parte così da via Gradoli per arrivare qui, oggi, avendo da subito intuito che quella battuta d’arresto non era che l’occasione di srotolare una storia più lunga, più ampia e, soprattutto, collettiva. Che cos’è, infatti, la politica se non la capacità di trasformare una vicenda privata in una vicenda al servizio di un’intera comunità? "Storia senza eroi" è il romanzo della vita di un uomo. Se non fosse che la vita di ciascuno di noi non comincia il giorno della nascita, ma prima, e talvolta pure in un altro luogo: la vicenda di via Gradoli e Piero Marrazzo comincia negli Stati Uniti, con la giovinezza di una donna preda delle scelte paterne, gli anni americani e “a colori” della madre Gina, dei quali in famiglia si sapeva poco, quasi niente, e che Piero, travolto dallo “scandalo”, decide di indagare per se stesso e il fratello, scoprendo un passato fatto di matrimoni nascosti, diritti negati, rapporti con la mafia, segreti inconfessabili e presunte vergogne cancellate con un colpo di spugna dal grande patriarca Eugenio, suocero del padre Joe, giornalista appassionato e che non scese mai a compromessi. Il punto di partenza di questo racconto – in cui epica e storia, notizie e illazioni, ricerca e intuizione si mescolano – è quello di chi ha deciso di narrarlo e che lo firma: Piero Marrazzo, giornalista e politico, padre e figlio. Il punto di arrivo è invece una storia che riguarda tutti noi. Tra Stati Uniti e Italia, tra pubblico e privato, con una psicanalista a fare da guida e Giulia, Diletta e Chiara – figlie di Piero – che firmano i controcampi della vicenda dolorosa da cui questo libro parte, "Storia senza eroi" racconta i giorni, le azioni e i ricordi di un uomo che ha vissuto una stagione fondamentale della politica italiana.
“Storia senza eroi” di Piero Marrazzo, Marsilio, è un romanzo di rinascita, di introspezione e di riscatto.
Il noto giornalista televisivo, nonché governatore della regione Lazio dal 2005 al 2009, ci racconta la sua vita dopo lo scandalo che lo colpì nel 2009. Da questo episodio parte la sua storia senza eroi appunto, che si sradica in giro per il mondo. A Montecassino, dove l’autore scelse di isolarsi subito dopo il fattaccio per fuggire alla pressione mediatica e per rimettere in sesto i pensieri, e le emozioni; fino a New York, dove Marrazzo, con la scusa di ottenere il passaporto americano, intraprende un viaggio misterioso alla ricerca delle radici della madre.
Piero Marrazzo: due periodi della sua rinascita
Il libro spazia tra i due periodi descritti, Montecassino che rappresenta il periodo buio, dove il giornalista viene seguito solo da don Antonio. Lo lascia però libero di respirare e di focalizzarsi su ciò che è successo, sul dolore e sull’amarezza di non aver saputo gestire lo scandalo verso il pubblico ma soprattutto verso la famiglia, che Piero dice più volte di aver abbandonato nel momento peggioreo. Nnostante le figlie e la moglie lo abbiano sempre difeso e sostenuto.
New York invece rappresenta il periodo di luce, dove Piero Marrazzo, insieme ad alcuni amici, va per ottenere il passaporto statunitense, dato che la madre era nata negli Stati Uniti da genitori italiani. Questo pretesto gli permette scavare a fondo sulla vita della madre scoprendo segreti che nemmeno immaginava; ma soprattutto gli permette di scavare a fondo su di sé, guardandosi con occhi nuovi e finalmente pronti a guardare al futuro serenamente.
In libro complesso
Ho scelto di leggere questo libro non sapendo bene cosa aspettarmi. Ovviamente conosco il personaggio di Marrazzo e le tristi vicende che lo hanno colpito, ma non conoscevo l’uomo, Piero. Ho trovato una persona umile e piena di dignità, che ha fatto fatica a perdonarsi quell’errore fatale, e che ancora oggi ne porta il peso. Una persona che però ha cercato uno scopo, un obiettivo da perseguire per non cadere nell’inezia; che si è dato da fare in tutti i modi per portarlo avanti. Volando più volte fino a New York per cercare la verità e portarla a galla per tutti, traendo forza dallo spirito del giornalista che non lo ha mai abbandonato.
Il libro non è di facile lettura, è molto introspettivo e carico di sentimenti densi e pesanti, ma comunque prende il lettore, e invita a proseguire. Non ho amato il fatto di romanzare il più possibile i fatti realmente accaduti. Soprattutto i dialoghi avuti con gli amici che lo hanno accompagnato nei suoi viaggi negli Stati Uniti li ho trovati un po’ forzati e talvolta stucchevoli.
Penso però che sia una storia che meriti di essere raccontata e soprattutto ascoltata. Perché tutti noi abbiamo luce e ombre dentro di noi, ed è ciò che ci rende umani e imperfetti.
