saggio, storia
Newton Compton Editori
2022
cartaceo, ebook
288
Le librerie non sono semplici negozi, ma sono qualcosa di più e di diverso. Sono luoghi di incontro, di diffusione culturale, con alle spalle vicende incredibili (personali, aziendali, famigliari).
Vins Gallico ricostruisce la storia delle librerie italiane, mostrando l’evoluzione che il commercio dei libri ha seguito, ma soprattutto racconta la storia di una passione, di una devozione, di un’utopia.
Dalle botteghe ottocentesche alle soluzioni più moderne, dagli enormi store di catena alle minuscole librerie di quartiere dove c’è posto a malapena per qualche cliente alla volta, questo è un viaggio fra passato e presente, fra le metropoli e le realtà più periferiche, un racconto della storia d’Italia attraverso una specifica lente d’ingrandimento.
Destinato non soltanto agli addetti ai lavori, ma a tutti coloro che credono nella magia e nell’unicità dei libri e che si riconoscono nella comunità dei lettori.
Ogni libreria è un mondo, un esperimento sociale, un portale magico.
Il libro “Storia delle librerie d’Italia” di Vins Gallico, edito Newton Compton Editori, è un lungo e appassionante viaggio tra la storia e le meraviglie d’Italia.
L’autore ha compiuto un percorso lungo tutta la penisola (isole comprese) per illustrarci questo mondo, sempre verde, delle librerie storiche del nostro paese, partendo dalle più antiche fino alle più moderne, catene di franchising comprese. Quello che ne risulta è quasi una guida storica d’Italia, perché, oltre a descriverci le numerose librerie visitate, Vins Gallico ci racconta tutte le storie che hanno accompagnato la vita di questi negozi. Storie che hanno avuto inizio addirittura nell’Ottocento, dandoci un quadro quasi magico di questi luoghi.
Vins Gallico ci dice che molti fattori hanno influenzato le vite di queste librerie, ma i più importanti sono stati sicuramente la posizione geografica e la possibilità finanziaria dei proprietari. La prima, ovviamente, è quella che può dare maggiore visibilità al negozio e, quindi, maggiori possibilità di essere frequentata; la seconda aiuta i proprietari a rinnovarsi continuamente e a dare ai propri clienti maggiore scelta.
L’autore ha scelto di dividere “Storia delle librerie d’Italia” in cinque capitoli principali. Il primo tratta le librerie che egli definisce “sempreverdi e ottocentesche”. Qui sono illustrate le librerie più antiche, nate, appunto, nei primi anni del 1800 e che sono in attività ancora oggi. Tra queste sono nominate la Libreria Nanni di Bologna, nata nel 1825, la Libreria Bocca di Milano, datata approssimativamente nel 1775, la Libreria Gioberti di Firenze del 1891 e la Libreria La Bassanese di Bassano del Grappa, probabilmente del 1800.
Il secondo capitolo di “Storia delle libreria d’Italia” ci presenta le librerie nate dal Novecento fino a trent’anni fa. Queste librerie sono tutt’ora esistenti e l’autore le ha visitate tutte, una ad una. Ovviamente, ha tentato di coprire in modo equilibrato la dimensione spazio temporale di tutte le librerie, ma non è riuscito a raggiungere tutte le realtà esistenti. In questo capitolo troviamo le storie, ad esempio, della Libreria Coletti di Roma del 1908, la Libreria Il Bastione di Cagliari nata nel 1923, la Libreria Serra Tarantola di Brescia, datata 1930 e la Libreria Ricci di La Spezia del 1965.
Il capitolo tre ci parla di “Librai e editori, catene e franchising”. Qui vengono descritte realtà molto diverse tra loro, ma sempre accomunate dallo stesso amore per i libri, che hanno tutte le librerie. Sono citate, ad esempio, la Libreria Giunti del 1984, Laterza del 1896, Libreria Rizzoli del 1949, fino alle Librerie Coop del 2006 e le Librerie Ubik del 2008.
Al capitolo quattro troviamo quelle che l’autore definisce le “librerie chiuse”, ossia quelle librerie che alcune persone ricordano, che stanno svanendo dalla memoria o che hanno provato ad allargarsi, ma poi non sono riuscite a proseguire nella loro attività. Tra queste viene citata la Libreria Muratori di Modena, la mia città, che, appunto, ricordo con nostalgia, essendo stata la libreria dei miei studi liceali.
Infine, un’ultima sezione è dedicata alle librerie del futuro, nate dal 1992 in poi, che troviamo ancora in fiorente attività. Vi sono, ad esempio, la Libreria Atlantide di Castel San Pietro, la Libreria Pagine di Piacenza e la Libreria Le Notti Bianche di Vigevano.
Ho trovato questa proposta letteraria insolita e interessante; anche se devo dire che, dopo un po’, questo lungo elenco di librerie, seppure descritte e raccontate in modo piacevole e accattivante, diventa pesante. L’autore ha davvero fatto un lavoro dettagliato; andando di persona in ciascuna delle librerie che ci presenta, documentandosi dove non riusciva a trovare risposte dalle persone che incontrava, soprattutto per le librerie più antiche. Questo ci regala un lavoro che assomiglia a una fotografia, del nostro paese e della nostra storia.
L’autore definisce le librerie “spazi simbolici, contenitori di sogni, deflagratori di idee”, ed io non potrei essere più d’accordo.
E voi, condividete questa definizione? Cosa rappresentano per voi le librerie?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐