narrativa
Dark Zone
4 giugno 2020
cartaceo, ebook
120
quindici racconti ambientati ai nostri giorni, quindici storie dove la vita, con le sue pulsioni più elementari e i suoi sentimenti più genuini, si scontra con muri invalicabili.
In una baraccopoli indiana come nel lussuoso studio di un avvocato, in un letto d’ospedale o nel cortile di un manicomio, in una Firenze agghindata per la vigilia di Natale o in paesi del meridione d’Italia dove anche sognare è impossibile, il grido di dolore per le assurdità e le ingiustizie si leva prepotente e inconsolabile in questa suggestiva e sensibile raccolta.
Emergono così vivide istantanee a ricordare le gabbie e le angosce, ma anche il desiderio d’amore e di libertà che caratterizza l’esistenza dell’uomo del nostro tempo, senza alcuna possibilità di sciogliere il «nodo gordiano» della contraddizione.
Sogni, visioni, paure e ansie da psicanalisi raccontano un’umanità lanciata a folle velocità verso l’abisso, fotografata un istante prima del punto di non ritorno.
Solo i mostri infatti possono procurare l’inferno ai loro simili e attraversarlo con indifferenza
Quindici racconti legati dal filo conduttore della scelta, della capacità o incapacità di scegliere o della mancanza di scelta.
In questo senso sentirsi “sospesi sul nulla” sospesi su un baratro, a volte fragili a volte inconsapevoli o semplicemente impotenti.
Anche la copertina richiama efficacemente quella sensazione di fragilità e paura che ritroveremo nelle pagine del libro.
Uno sguardo su vite diverse, colte nell’attimo di una scelta da cui non sarà più possibile tornare indietro.
Con uno stile delicato e malinconico, i sentimenti e le storie dei protagonisti vengono descritti con sensibilità.
Ogni giudizio viene sospeso e vien lasciato al lettore la possibilità di lasciar risuonare dentro di sé le sensazioni che la lettura ha suscitato, sia positive che negative, traendone una propria riflessione personale sul senso della vita o la sua mancanza.
Si sente forte l’empatia nei confronti di chi è invisibile in questa nostra società moderna troppo frenetica e rigida nei suoi stereotipi.
Si avverte il desiderio di voler dare voce a chi non ha più la forza nemmeno di gridare.
Una anima sensibile quella dell’autore, dotata di occhi che sanno guardare, non solo veder, il mondo che gli sta intorno e che utilizza la sua arte per far si che anche chi legge sappia fare altrettanto.
L’autore
Filippo Mammoli è nato a Prato il 5 agosto del 1972. Ingegnere elettronico, è responsabile dello sviluppo software di un’azienda fiorentina che lavora nel settore del controllo qualità tramite machine vision.
La sua passione per la scrittura inizia dalla poesia, con cui si cimenta fin dall’età di vent’anni. Ottiene premi in concorsi letterari e pubblicazioni nell’antologia del concorso “Daniela Pagani” indetto dal C. A. L. C. I. T Chianti fiorentino nel 2004. Nel 2005 pubblica un’altra poesia nell’antologia “I segreti di Pulcinella” edita da Giulio Perrone.
Nel 2016 pubblica in self publishing il suo primo romanzo dal titolo “I casi del destino”.
Nel 2018 il suo racconto “Purezza” viene inserito nell’antologia “Racconti toscani” edita da Historica edizioni.
Nel 2019 vede la luce il thriller “Oltre la barriera” pubblicato da Dark Zone edizioni con cui partecipa al Salone del libro di Torino.
Sempre nel 2019 esce per un’altra casa editrice, la Jolly Roger edizioni, il thriller dal titolo “Il bosco delle more di gelso”
Sono di Palermo, classe ’73. Sono molto introspettiva e sensibile. Amo leggere da sempre perché con un bel libro non mi annoio mai. Prediligo quelle storie che coinvolgono, con personaggi che rimangono scolpiti nella memoria. Mi piace leggere sia autori italiani che stranieri, sia affermati che emergenti e nuove proposte. I generi che preferisco sono la narrativa, lo storico e il thriller ma anche libri sulla spiritualità.