biografia, spiritualità
Edizioni Mediterranee
7 ottobre 2022
cartaceo, ebook
170
Il resoconto di un contatto con l’Aldilà attraverso la metafonia – la registrazione delle “voci” dei trapassati su nastro magnetico – reso straordinario perché a parlare è la giornalista de Le Iene, scomparsa prematuramente il 13 agosto 2019.
Fedele al suo carattere coraggioso e intraprendente, Nadia ha subito individuato il modo per dare notizia di sé tramite Cristina, autrice del libro, sollecitandola a cercare mamma Margherita per darle la notizia che la sua Nadia è viva e attiva ed è sempre accanto ai suoi cari.
Tale testimonianza consentirà a tanti di capire che “loro”, dall’altra parte, desiderano comunicare con noi per farci sapere che sono vivi e non si dimenticano di noi.
“Ciò che non si vede non è detto che non ci sia”. Sono qui, Nadia Toffa, non è un libro, è un messaggio. Non credo di poter essere totalmente obiettiva nel recensire questo testo perché, come dicevo, non è una storia narrata per intrattenere il lettore, ma una parte di vita, un percorso che Cristina Corrada, l’autrice, fa per raggiungere una nuova consapevolezza.
Una consapevolezza della vita oltre la vita, di una rinascita dopo quella che comunemente chiamiamo morte; di un ritorno in quella casa che abbiamo lasciato per una nuova evoluzione in un corpo fatto di materia.
Chi mi conosce e mi segue sa bene quanto mi siano cari questi argomenti e può facilmente immaginare quanto io mi ci sia ritrovata ed abbia appieno compreso l’esigenza di metterli nero su bianco.
Tutto serve per una maggiore rassicurazione su questa vita terrena e sulla dimensione in cui tornano i cari che ci lasciano.
“Sono qui, Nadia Toffa”, edito Edizioni Mediterranee, racconta, com’è chiaro dal titolo, il modo in cui Nadia, la giornalista che abbiamo tanto amato nel “Le Iene” e che abbiamo pianto nel giorno della sua morte, tenta di mettersi in contatto con la sua mamma.
Ma non solo. Racconta intelligentemente come Cristina, supportata dalla sua compagna Ramona, si avvicini a questo mondo spirituale in maniera del tutto naturale. Come se questo fosse il suo compito in questo percorso. E probabilmente lo è.
Cristina inizia spiegando quali e quanti siano stati i segni che la sua mamma, dopo la morte, le abbia inviato, in una maniera così pura ed entusiasta che non può che commuovere il lettore; di come si sia avvicinata alla metafonia e di come l’universo, o tutto quello che immaginiamo, le abbia messo sulla sua strada persone che le hanno facilitato questa conoscenza.
“La metafonia è un termine usato per indicare l’origine ultraterrena del fenomeno delle VOCI, che possono essere attribuite ai defunti o ad altre forze che si trovano sul piano astrale” – Sono qui, Nadia Toffa
Il piano astrale, come ben spiegato in questo libro, è dove le anime dei trapassati riescono a mettersi in contatto con noi. Attraverso diversi mezzi, fra cui appunto la metafonia.
Lo so cosa state pensando: è la mente che ci induce in inganno in un momento di grande sofferenza. E, per carità, a volte, in alcune circostanze, potrebbe essere così! Ma vi assicuro che molte altre volte arrivano direttamente dei messaggi che non possono essere confusi né interpretati.
Così come nel caso di Nadia Toffa, che si è presentata a Cristina prima in sogno e poi con la voce, con il suo nome completo, Nadia Toffa, e raccontando cose che solo la famiglia poteva sapere.
Un libro che ci avvicina ad una nuova visione della vita e della morte, che non rende meno doloroso il distacco, ma di certo più consapevole.
Non esiste la morte, è solo un passaggio.
Non posso, per finire, non citare la signora Margherita, la mamma di Nadia, che, per coincidenze, che poi non esistono, riesce a mettersi in contatto con Cristina; nascerà nell’immediato un grande rapporto di amicizia e rispetto che va avanti ancora oggi.
Una donna di una forza incredibile che in questo libro mi ha ricordato tanto quella di Nadia.
Un racconto davvero intenso, forte, profondo, ma sempre, ed in ogni capitolo, con una scrittura semplice, davvero adatta ad ogni tipo di lettore. Anche a quello che nella lettura non vuole mettere troppa attenzione.
Voglio dedicarlo a tutte le persone che hanno sofferto e che cercano disperatamente un modo per parlare con i loro cari.
A chi, da lassù, ci indica spesso il cammino e a mio padre, la mia stella più luminosa in un cielo di stelle.
Voi invece a chi dedichereste un libro come questo?
E vorreste mai provare a sentire la voce di chi non c’è più?
Se non avete le risposte aspettate l’intervista a questa impavida autrice, sono sicura che le troverete.
L’autrice
Cristina Corrada vive e lavora a Voghera, si occupa da molto tempo di metafonia insieme alla sua compagna Ramona. Dopo anni di sperimentazione è giunta alla consapevolezza che la morte, che tanto ci spaventa, non è in realtà la fine di tutto, ma semplicemente un passaggio: l’anima lascia il piano fisico per entrare in un’altra dimensione, l’Aldilà, la nostra casa di origine.
Nata a Firenze, risiede a Modena. È laureata in lettere ed ha svolto attività di insegnamento coltivando al tempo stesso l’interesse per le tematiche di confine. Da alcuni anni si dedica esclusivamente alla ricerca spirituale e alla divulgazione in questo campo. È redattrice di “Luce e Ombra”, la più antica rivista italiana di parapsicologia, e svolge anche su riviste a larga diffusione la sua attività giornalistica. Ha partecipato a programmi radiofonici e televisivi e a numerosi congressi, sia in Italia che all’estero.
Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.