young adult
Self-publishing
10 dicembre 2020
cartaceo, ebook
322
Ma chi è questo ragazzo?
Perché sembra che nessuno lo conosca davvero?
Le loro vite, ormai intrecciate, non faranno altro che annodarsi sempre di più. Lei, con l’amore nel cuore. Lui, con l’esatto opposto.
In una città romantica come Parigi, puoi davvero innamorarti di qualcuno che incarna esattamente ciò che hai evitato per tutta la tua vita?
Elisabeth questo sta per scoprirlo, al di fuori di ogni sogno, nella realtà più profonda.
“Sono davvero solo innamorata dell’idea dell’amore? Non mi accorgo quando amo davvero? Sono davvero innamorata di Kyle?”
Ecco cosa si chiede la protagonista di Sogno lucido di Luna Jadeheart: quando ci si rende conto di essere davvero innamorati? E qual è il confine tra il provare realmente amore e desiderare ardentemente di provarlo? Interrogativi tipici dell’età adolescenziale, dove non si è sicuri dei propri sentimenti e di se stessi. E proprio ai teenagers, credo, vada indirizzata il primo volume di quella che sarà una saga.
Protagonista è Elizabeth, che narra in prima persona le vicende della sua vita: è una ragazza abbastanza solitaria, o almeno inizialmente così ci appare. Ha una sola amica, Michela, molto diversa da lei nell’aspetto e avvezza a compagnia poco piacevoli, perché punk. Pregiudizio? Si, inizialmente la nostra Elly (o Betty) ha pregiudizio verso chi ostenta una diversità, ma grazie all’amicizia, imparerà a capire che le persone, anche se “catalogate” in una categoria diversa dalla nostra idea di normalità, possono essere gentili, anche di più.
Ancora di pregiudizio si parla nei confronti dell’amore, e in particolare verso Kyle, un ragazzo arrogante e presuntuoso, e non solo di primo acchitto. Tra Elizabeth e Kyle c’è odio a prima vista, misto a (forse) attrazione, (forse) sentimento, (forse) amore. La maggior parte delle pagine che si susseguono ci descrivono questo rapporto tormentato e burrascoso tra i due. Premettendo che Kyle non è affatto entrato nelle mie grazie, credo che sia davvero triste leggere (e vedere) come il modo di fare di un uomo verso una donna possa essere così di basso livello (mi perdonino le femministe, ma io sono per la gentilezza e la cortesia, soprattutto verso una donna). Ma non commento le scelte della nostra autrice che, nonostante la sgradevolezza di molti episodi, riesce, con il suo stile, ad alleggerire ogni scortesia.
La trama racchiude proprio tutti quelle vicende che possono caratterizzare la vita di un adolescente: il rapporto quasi inesistente con i genitori (elemento in comune sia per Betty che per Kyle), le insicurezze personali, gli schematismi di cui si è vittimi nella società contemporanea, le amicizie più o meno sbagliate, le ubriacate, i sotterfugi, gli ex amori che ritornano, le gelosie, le relazioni intrecciate, l’amicizia. Devo dire che di tutto questo, ciò che ha suscitato in me più interesse è proprio l’amicizia. Credo che essa costituisca il leitmotiv della storia: grazie all’amicizia Elizabeth esce dal suo mondo di solitudine, si apre a nuove conoscenze, si mette in discussione e mette in discussione le proprie convinzioni, affronta le sue paure (di cui non conosciamo bene l’origine), affronta i suoi sentimenti, seppur in un continuo soliloquio con se stessa. Soliloquio, che, però, viene indotto proprio da questi rapporti.
Il ritmo narrativo è lento. Non voglio svelare nulla al lettore, ma l’evento atteso o il colpo di scena avverrà solo alla fine. Il finale, infatti, è preludio al prossimo volume che, spero, si dinamizzerà un po’ di più. Non che manchino scene scorrevoli, ma, spesse volte, le scene che si susseguono nelle pagine diventano ripetitive e fini a se stesse. Non nascondo che, più volte, mi sono chiesta da dove nascessero questi “odi” così insistenti e, a tratti, forzati che vediamo sia da parte di Elly che di Kyle. Sicuramente i loro modi di fare sono il frutto di sofferenze del passato, ma, senza conoscerle ancora, mi appaiono leggermente esagerati, soprattutto perché gratuiti.
Nonostante queste che possano sembrare note dolenti, l’autrice ha una scrittura piacevole e il libro è ben impaginato. Rientra, per me, nelle letture adolescenziali, che possono trovare poco seguito (o il non giusto seguito) in persone “più datate” come me. Diversamente, lo consiglio e sono certa sarà molto apprezzato, sia per la leggerezza dello stile che per il fatto di incentrarsi proprio sui meccanismi che si innestano nei ragazzi di oggi. L’autrice è stata molto vicina a questa realtà.
E a voi, lettori, vi piacciono le storie che hanno come protagonista il mondo visto con gli occhi di un adolescente?
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.