romanzo
Fazi Editore
12 gennaio 2024
cartaceo, ebook
864
Quando le due sorelle Magdalen e Norah Vanston, alla morte improvvisa dei genitori, scoprono che questi non erano sposati, si trovano private di una cospicua eredità e costrette a guadagnarsi da vivere. Ognuna dovrà fare affidamento sulle proprie risorse: mentre Norah, dimessa e ligia al dovere, si rassegnerà a una vita da governante, l’irresistibile Magdalen sfrutterà il suo fascino per farsi strada, determinata a riconquistare l’eredità al punto da prendere in considerazione la mossa più pericolosa di tutte: sposare l’uomo che detesta.
Sullo sfondo di questa contrastata vicenda, scandita da perizie legali e tradimenti, scambi di identità e giochi di coppia, emergono i personaggi, caratterizzati con maestria, di una storia intensamente drammatica, ma anche venata di umorismo. Una strepitosa narrazione, ricca di innumerevoli colpi di scena, in cui ogni elemento si ricollega all’altro in una dinamica continua e incessante.
Capolavoro di minuziosa osservazione psicologica e allo stesso tempo critica decisa alle storture della società vittoriana, Senza nome occupa un posto di primo piano nella letteratura inglese dell’Ottocento: un romanzo che rimane ancora oggi un esempio miracoloso del talento di Wilkie Collins.
“Senza nome”, scritto da Wilkie Collins, tradotto da Luca Scarlini, edito Fazi Editore, è stato scritto nel 1862, ma non dimostra la sua età.
Il ritmo serrato e i numerosi colpi di scena danno modernità al romanzo, impedendo al lettore di annoiarsi. L’imprevedibilità del racconto tiene totalmente incollati alle pagine.
Norah e Magdalen, due giovani sorelle, vivono una vita agiata e felice con i loro genitori in una splendida villa.
I loro caratteri sono molto diversi tra di loro.
La prima è tranquilla, docile, ligia alle regole imposte dai genitori, mentre Magdalen è letteralmente una ribelle, con un’indole forte e molto decisa.
Il loro rapporto è splendido. La loro esistenza scorre tranquilla sino a quando, improvvisamente, il loro padre muore, seguito poco dopo dalla dipartita della madre. Oltre a questa duplice disgrazia che le colpisce, si aggiunge la scoperta che sono figlie illegittime e che, pertanto, secondo le leggi dell’epoca, non hanno diritto ad alcuna eredità.
Norah si sottomette alla sua nuova condizione, mentre Magdalen rifiuta di adeguarsi e fugge alla ricerca di vendetta.
Durante la sua fuga, incontra il capitano Wragge, un lontanissimo parente di sua mamma, a cui rivela le sue intenzioni. Wragge è un abile truffatore che, per motivi economici, ha sposato una donna con un ritardo mentale. Quest’ultima, nei momenti più bui, sarà l’unica persona che riuscirà a entrare nel cuore affranto di Magdalen.
Con l’aiuto e la protezione del capitano Wragge, la nostra eroina vivrà intense avventure, cercando di ottenere il risarcimento che crede le spetti e che, diciamolo pure, è suo diritto ottenere.
Durante il suo “peregrinare”, Magdalen incontrerà tantissimi personaggi. La descrizione che Collins ci regala di ognuno di loro è vivace e coinvolgente.
“Il sole era tramontato da più di mezz’ora; la luce rossa era diffusa e bassa nel cielo senza nuvole a occidente; tutti gli oggetti visibili stavano ammorbidendo i loro contorni nel dolce crepuscolo, ma non erano ancora preda del buio” – Senza nome
Il personaggio che mi è piaciuto di più è il capitano Wragge, un furfante incallito ma molto intelligente, senza considerare che la sua ironia lo rende irresistibile, nonostante non sia né bello né giovane.
Magdalen rappresenta la sorella “cattiva”. È un personaggio molto moderno e coraggioso, che non sfigurerebbe in un romanzo scritto oggigiorno.
La trama è molto intricata e vivace, anche se non mancano alcune prolisse narrazioni dei luoghi, che rendono alcuni passaggi più “lenti”. Queste minuziose rappresentazioni sembrano quasi essere delle descrizioni di un quadro.
La scrittura di “Senza nome” è fluida, anche se il linguaggio utilizzato non è certamente moderno e, molto spesso, occorre rileggere il passaggio per meglio comprendere gli accadimenti. Nonostante questa “piccola” difficoltà, non ho avuto problemi nella lettura e mi sono trovata totalmente coinvolta nel romanzo.
I dialoghi sono spesso protagonisti del racconto e vengono utilizzati per ingannare e nascondere la verità.
Colgo l’occasione per ringraziare Fazi Editore che, attraverso la ripubblicazione di questi libri per celebrare il bicentenario della nascita di Collins, mi ha permesso di conoscere un’autore “particolare” che non conoscevo.
Sì, là c’era la figura graziosa, nei suoi abiti da lutto, immobile, alta e nera sullo sfondo delle foglie. Era Magdalen, con una fermezza immutabile sul volto bianco; con una glaciale rassegnazione nei mobili occhi grigi. «Lo sappiamo già», ripeté in toni chiari e misurati. «Le figlie di Mr Vanstone sono Figlie di Nessuno e la legge le lascia indifese alla pietà del loro zio».
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.