
narrativa di viaggio
Sperling & Kupfer
21 settembre 2021
cartaceo, ebook
225

Dalle rive del Gange alla vetta del Kilimangiaro, dalle infinite strade australiane alle salite degli Appennini, un'appassionata riflessione sul senso del viaggio e sulla possibilità di reinventarsi anche quando gli orizzonti si restringono intorno a noi
“Tornare in Nepal è come tornare a casa, tutto è sempre uguale, al suo posto. Non è forse questa la definizione di casa?”
Non so se definire “Sempre dalla parte dei sogni” un romanzo, un’autobiografia o un qualcosa che, attraverso la scrittura, riuscisse a far riprovare all’autore, Claudio Pelizzeni, le sensazioni provate nelle centinaia di viaggi fatti.
L’unico modo, forse, per superare alla meglio il periodo di lockdown, di paura, di confusione. Di isolamento. Per lui che, negli ultimi quindici anni, avrà trascorso fra le mura della sua casa non più di due mesi l’anno. Ed ora, per colpa di un virus sconosciuto, di un nemico subdolo che niente ha a che fare con la normalità, che non si può sconfiggere con il coraggio o con la forza interiore, ti ritrovi solo come non lo sei mai stato.
Solo a guardare quella tv che da anni avevi ormai allontanato, a sentire la mancanza di tua madre, che è a solo cento metri da te, più di quando eri dalla parte più lontana del mondo.
A piangere per tua nonna che è andata via in meno di ventiquattro ore, lasciandoti sconcertato.
“Mi sale un groppo in gola, gli occhi si fanno lucidi: c’è il necrologio di mia nonna, anche lei stroncata da questo infame virus. La sua foto in mezzo a sei pagine di necrologi: non ne ho mai visti così tanti tutti insieme, tutti i giorni” – Sempre dalla parte dei sogni
Claudio Pelizzeni è di Codogno, cresciuto a Piacenza; tutti ricordiamo il numero assurdi di morti che quella zona ha pianto.
L’Italia ha pianto. Il mondo ha pianto.
Di sicuro molti di voi riconosceranno il suo nome, un po’ perché il suo libro “L’orizzonte, ogni giorno, un po’ più là” ha avuto un grande successo, ma anche perché è il fondatore del blog “Trip Therapy“, dove racconta i suoi viaggi più avventurosi.
Se devo essere sincera, io non lo avevo mai sentito nominare prima di prendere in mano questo libro; e ho voluto lasciare la lettura della sua biografia come finale conclusivo, per non essere condizionata in alcun modo nel mio giudizio.
Volevo avere un’opinione pura su questo testo, senza farmi influenzare dal suo autore.
E così, mi sono immersa in questa lettura senza riuscire più a smettere.
In meno di un giorno sono arrivata all’ultima pagina e non perché fosse una scrittura leggera e veloce, ma perché non vedevo l’ora di continuare questo grande viaggio insieme all’autore!
E, vi assicuro, sono viaggi molto lontani dal mio modo di essere, dal mio modo di fare, ma così intensi e pieni di insegnamenti da farmi sentire del tutto partecipe.
“Sempre dalla parte dei sogni” inizia in un posto veramente incredibile, la vetta del Kilimangiaro, quasi 6000 metri sopra il livello del mare.
Una salita zaino in spalla, una lotta contro l’altitudine e un continua voglia di farcela, a dispetto della fatica.
In una situazione ancora più complessa di una malattia sadica come il diabete, che comunque, grazie all’enorme saggezza di Pelizzeni, si è trasformata per lui in un punto di forza.
In una base di organizzazione mentale.
Per capirci, Paolo Pelizzeni, dopo una laurea alla Bocconi in economia e quasi dieci anni di lavoro in un istituto bancario, infelice della sua vita, mollerà tutto e inizierà dei viaggi incredibili in tutto il mondo, senza prendere mai un aereo.
Ispirato da un libro del grande Tiziano Terziani. Zaino in spalla, con amici incontrati nei vari cammini, che poi diventeranno nel tempo come fratelli, percorrendo il Cammino di Santiago, totalmente in silenzio, come voto, partecipando e riprendendo l’indescrivibile Kumbh Mela.
Cos’è? Un pellegrinaggio Indù di massa dove tutti i pellegrini si bagnano nel controverso fiume Gange. Un raduno da quasi cinquanta milioni di persone.
E l’India, con tutte le sue controversie, i suoi rituali, le sue unicità è autenticamente descritta e amata. Attraversata più volte e così bene dall’autore da farci sentire anche un po’ parte di lei.
“Un ossimoro vivente: sacra, lurida, surreale e commovente. Odora di incensi, fumo e ceneri. Affascinante come pochi Paesi al mondo e contraddittoria perché lì in mezzo, nonostante la sporcizia e gli odori fetidi, si respira sacralità ovunque” – Sempre dalla parte dei sogni
Ma per quanto questo Paese dalle mille contraddizioni sia nel cuore del nostro scrittore viaggiatore, non è il posto che sente come casa; né quello dove vorrebbe fermarsi per sempre.
Casa è il Nepal, luogo incantato dove la semplicità delle persone, le campanelle che suonano ad ogni puja e i camion colorati non possono che entrarti nel cuore; dove, insieme ad alcuno dei suoi più cari amici, viaggiatori come lui, ha fondato un’associazione che aiuta i bambini. Dove stanno diventando grandi.
E il suo posto è Sydney, dove a ventitré anni si è trasferito per il suo primo viaggio in solitario e che, come una donna che hai tanto amato, non riesce mai a dimenticare.
Un luogo dove compiere i quarant’anni e fare i conti di tutta la vita.
Non voglio e non mi posso soffermare sulla tecnica o sulla scrittura di questo autore, eccelse comunque, perché quello che mi rimane è di certo molto lontano da un qualcosa di concreto.
I sapori di alcuni dei paesi più poveri al mondo, che diventano un posto incantato pieno di sincerità e purezza, di tramonti africani, di vette altissime, di oceani infiniti…
Di profonde amicizie, di sfide con sé stesso, di sorrisi sinceri di bambini sognanti. Di una voglia incontaminata e impetuosa di conoscenza.
Non credo che riuscirei mai a fare nessuno dei viaggi descritti in questo libro; troppo avventurosi per me, troppo estremi, ma di certo, fra queste pagine, mi sono sentita uno dei tanti compagni impavidi di Pelizzeni.
Con quella luce negli occhi e il cuore pronto ad accogliere qualsiasi persona.
Un percorso reale che si unisce a quello interiore e che, naturalmente, non può che far uscire un’infinità di emozioni.
Indescrivibile nella loro unicità.
“Ci voleva il viaggio, con le sue continue incertezze, quelle sensazioni, a restituirmi il senso di tutto ciò” – Sempre dalla parte dei sogni
E si, alla fine sono andata a leggere la biografia di questo introspettivo scrittore, ma poi mi sono soffermata su quella foto in primo piano. In un eterno bianco e nero.
E che cosa ci ho trovato? Dolcezza. Ci ho trovato dolcezza.
Nel solitario, amichevole, avventuroso e forte Claudio Pelizzeni io ci ho trovato dolcezza.
Voi invece? Conoscevate Claudio Pelizzeni?
Cosa trovate nel suo sguardo sognatore?
Ma soprattutto, vorreste mai accompagnarlo in uno dei suoi incredibili viaggi?
L’autore
Paolo Pelizzeni è autore di L’orizzonte, ogni giorno, un po’ più in là e di Il silenzio dei miei passi.
Sempre dalla parte dei sogni – il viaggio non fa eccezione è il suo ultimo lavoro.

Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.