Romanzo Rosa
Delrai Edizioni
20 ottobre 2018
ebook
368
Mackenzie è un avvocato di successo alla ricerca del vero amore. Ormai però sembra aver perso le speranze. Il principe azzurro non esiste e la vita è difficile, soprattutto perché i rapporti uomo-donna non sono mai facili come sembrano. Gli uomini sono bugiardi, spesso interessati soltanto a storie passeggere e poco inclini all’impegno, disattenti anche quando affrontano un discorso dei più semplici.
Perciò Mac si odia quando prova un’improvvisa attrazione per l’ultimo uomo verso credeva di poterla provare, Reeve, conosciuto all’addio al nubilato della sua migliore amica. Lui è un muratore, padre single, tatuaggi sul corpo statuario e sciupafemmine incallito. Non c’è niente che sembra accomunarli, tranne la passione passeggera, travolgente e unica come nessun’altra sensazione mai sperimentata. Ma Reeve non è diverso dagli altri, pensa prima a se stesso, prima alla sua vita carica di responsabilità, e poi a lei.
Un romanzo in cui la vita si svela per quello che è realmente: una serie infinita di scelte che ci rendono quello che siamo. Sembra semplice decidere, ma siamo sicuri che non sarà la scelta sbagliata?
“Cercare la perfezione era una battaglia persa; troppe delusioni, troppi sbagli. In una città così ricca di scelte era più facile fare quella sbagliata, piuttosto che quella giusta”
Mackenzie, giovane avvocato di Brooklin, dopo alcune esperienze amorose, sogna di trovare l’amore vero. Il principe azzurro, però, sembra non esistere. Per lei l’approccio con il genere maschile non è facile: tutti gli uomini che incontra sono bugiardi, traditori o non si vogliono impegnare.
Durante l’addio al nubilato della storica amica Rebecca, Mackenzie, incontra Reeve. Tra i due il magnetismo e l’attrazione è forte e chiara fin da subito, ma non sarà facile avvicinarsi. Entrambi vengono da un passato non esattamente facile e gli scogli da superare sono diversi.
COMMENTO PERSONALE
Inizio con il dire che raramente un libro mi ha fatto così ridere e commuovere allo stesso tempo. La trama mi aveva colpita da subito, ma è stato durante la lettura che mi sono resa conto di quanto il mio intuito avesse ragione.
Il romanzo è scritto in prima persona, a capitoli alternati tra Mackenzie e Reeve. Il lessico è semplice, ironico e pungente. Il ritmo veloce. Unico piccolissimo appunto: le descrizioni a volte risultano leggermente prolissi e troppo minuziose.
Mackenzie sta cercando l’amore della vita, l’uomo perfetto. Ma esiste davvero? Secondo me no. Esiste l’uomo perfetto per noi, quello che ci accetta per quello che siamo con pregi e difetti, quello che ci sopporta anche se risultiamo insopportabili a noi stessi, quello che nonostante il lavoro, le litigate, la stanchezza, lo stress quotidiano gli basta un sorriso per essere felice.
“«Forse stai solo recuperando i mesi in cui ti sei precluso ogni occasione! Mac, la perfezione non esiste, questo credo tu lo abbia capito, ma non puoi aspettare che quello giusto ti piombi tra le braccia con un cartello appeso al collo», Aveva sempre ragione, accidenti! «Quello giusto lo creiamo noi, amando i pregi e sopportando i difetti dell’uomo di cui il nostro cuore si infatua. La perfezione non è di questo mondo, ed è una fortuna»”
Quando incontra Reeve, l’attrazione sia fisica che mentale è immediata e Mackenzie non si dà pace. Non è lui quello giusto per lei. Anzi, sembra essere esattamente l’opposto del principe azzurro. Donnaiolo, strafottente e soprattutto ancora troppo legato alla sua ex.
Sono uno l’opposto dell’altra, ma quando la fiamma dell’amore inizia a danzare, la passione e il sentimento sono poco distanti dall’ uscire allo scoperto.
Bisogna, però, essere consapevoli dei sentimenti che si provano e soprattutto disposti a rischiare, a mettersi in gioco. In questo caso, gli scogli da superare sono diversi.
Mackenzie ha paura di donare il proprio cuore a qualcuno che ha tutte le premesse per distruggerlo. Sembra, però, che quando si tratta di Reeve il suo lato razionale rimanga sopito dentro di lei e prevalga quello impulsivo e passionale.
Reeve, dal canto suo, ha paura di rimanere solo. Da anni è in attesa che la sua ex e madre di suo figlio si renda conto che lui è l’uomo della sua vita e gli dia una seconda opportunità.
“Quante volte mi ero fatto quel discorso nella mia testa, convincendomi che io non ero abbastanza per lei, ma poi una parte se ne fregava di quello che era giusto. Sarebbe stata Mackenzie a decidere si io fossi stato all’altezza, o se il rischio valesse la candela. Chi ero io per trasformarmi in un cazzo di principe azzurro, quando non lo ero mai stato? Io ero il buio, ero lo sporco che si nascondeva sotto il tappeto, e Mac era troppo brava a tirare fuori il peggio e il meglio di me”
Entrambi si trovano a dover affrontare delle scelte che nel bene e nel male porteranno conseguenze e cambieranno la loro vita.
“Forse era vero che crescere voleva dire prendersi le proprie responsabilità…e che non era per niente semplice. Avere un cervello adulto e un cuore giovane non era una situazione facile da gestire”
A proposito di Ally, ex di Reeve, devo ammettere che è un personaggio scomodo e fin troppo facile da odiare, ma quando si scoprono le sue motivazioni dietro al suo comportamento, non si può che provare un intenso senso di comprensione e tenerezza. Non è facile sentirsi non all’altezza di qualcuno.
Stefania Da Forno è riuscita a creare un romanzo perfetto con il suo stile. Romanticismo ed ironia si intrecciano, dando vita ad una storia che potrebbe benissimo essere quella di ognuna di noi facendoci emozionare, sognare e sbellicare dalle risate. 5 stelle.
E voi bottegai, vi accontentate o siete più per la costante ricerca della perfezione?
L’autrice
Stefania Da Forno nasce nel 1986 in un paesino del Veneto, immerso nelle Dolomiti. Diplomata in lingue straniere, non ha frequentato l’università, forse perché non sapeva ancora quale strada prendere. Casalinga disperata, ha scoperto la passione per la lettura e la scrittura alla soglia dei trent’anni e ce la sta mettendo tutta per non deludere se stessa, e la sua famiglia. Adora la pizza e ogni genere di film. Asociale di natura, preferisce una serata a casa bevendo camomilla, piuttosto che scatenarsi in una discoteca rumorosa. Ha tre figlie, di cui una con le zampe e un marito che la sopporta da una decina d’anni. Odia le persone maleducate, ma ancora di più la sabbia tra le dita dei piedi.