
biografia
Mondadori
14 febbraio 2023
cartaceo, ebook
264

Tutti lo sanno: Antoine de Saint-Exupéry ha scritto Il piccolo principe, uno dei romanzi più popolari del mondo. Quello che tutti non sanno è che Antoine, famigliarmente Tonio, è un personaggio che vale da solo una grande storia. Ed è la storia che Romana Petri ha scritto con la febbre e la furia di chi si lascia catturare da un carattere e lo fa suo, anzi lo ruba, tanto che il documento prende più che spesso la forma dell’immaginazione.
Orfano di padre, Tonio vive un’infanzia felice nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens, amato, celebrato, avviluppato al mostruoso quasi ossessivo amore per la madre; un’infanzia che gli resta incollata all’anima per tutta la vita, fin da quando, straziato, vede morire il fratello più giovane. L’infanzia lo tallona come un destino quando, esaltato, comincia a volare, pilota civile e pilota militare, quando si innamora tanto e tante volte, quando si trasferisce in America, quando scrive, persino quando si schiera e sceglie di combattere per un’idea di Francia che forse è sua e solo sua. Dove sia andato Tonio, non sappiamo, nei cieli in fiamme del 1944. Sappiamo che ci ha lasciato le stelle della notte, il sogno di una meraviglia che non si è mai consumata, il bambino che lui ci invita a riconoscere eterno dentro di noi.
Romana Petri costruisce e decostruisce, sgretola le regole della biografia, evoca e racconta amori, amicizie e sgomenti come dettagli di un appetito d’avventura mai sazio, si muove fra le date e dentro la Storia alla sola ricerca del principe che ha sconfitto la notte ed è entrato volando nell’infinito.
“Quando volo di notte penso: Veloce, veloce… Rubare la notte.”
Chi di voi non ha letto “Il Piccolo Principe”? Abbiamo sognato con le sue mirabolanti avventure, alla scoperta di pianeti, mondi, personaggi che attraversano le pagine, con la grazia e la poesia che l’autore ha saputo dare a una storia senza tempo, senza età. Ma quanti di voi conoscono la storia del suo autore, Antoine de Saint- Exupery?
Romana Petri, con la grazia e l’eleganza narrativa che la contraddistinguono, ci dona un ritratto splendido di “Tonio”, non una biografia ma la ricostruzione della sua vita. A partire dalla sua infanzia: Tonio nasce a Lione nel 1900, prestissimo rimane orfano di padre e il legame con la madre sarà sempre viscerale e profondissimo. Ne è innamorato e brama ogni sua minima attenzione, carezza, sorriso, approvazione. Approvazione che non avrà per quello che è il suo amore totale: il volo!
A dodici anni la smania irrefrenabile e irresistibile di salire lassù lo porta a infrangere il divieto materno e, poi, a volare prima di prendere il brevetto, perché essere tra le nuvole era un modo per guardare la terra senza avere paura. Cadrà, si farà del male, ma niente riuscirà a tenerlo lontano dal cielo.
“Guardava quell’aria azzurra da lontano sempre trasparente quando ci si trovava dentro, gli mancava il respiro dall’emozione a pensare che sarebbe stato sempre così, qualsiasi altitudine avesse raggiunto. L’azzurro era qualcosa di inarrivabile, un’illusione, o forse una cosa vera che però per capriccio si allontanava”
Tonio è un bambino curioso, non bravo negli studi, ma con la passione per la scrittura. Inizia a comporre la sua prima poesia appena impara a scrivere e pretende di leggerla a sua madre appena sveglia, quando l’attenzione è più viva. La segue ovunque con la sua piccola sediolina verde, il suo trono da “Re Sole” e cresce sempre con quella leggerezza dell’infanzia nel cuore. Intelligentissimo, ma distratto, studia di nascosto motori e tutto ciò che riguarda il volo, ammirando i piloti di cui vorrebbe al più presto ricalcare le orme.
“Non aveva nessuna fretta di crescere, stava bene così. Gli adulti erano tragicamente soli. Essere bambini, invece, era comunque magnifico. Si sarebbe stretto addosso quel feroce amore per la madre come un mantello. A mano a mano che fosse cresciuto, lo avrebbe stretto sempre con maggiore forza” – Rubare la notte
Romana Petri ci mostra come Antoine, nonostante le sue mille avventure, i tanti luoghi attraversati, le tante donne volute e amate, poi, alla fine, torna sempre tra quel rifugio protettivo e immutato che sono le braccia materne. È volubile in amore Tonio, facile all’innamoramento, ma non predisposto alla fedeltà, neanche per sua moglie, Consuelo: lei è la volpe, la rosa, desiderata, amata.
“Rubare la notte” è il ritratto di un uomo che non è mai cresciuto del tutto, nonostante la guerra, il periodo nella stazione aeropostale in Marocco, le traversate, i pericoli in aria, le ferite; è pieno di paure, ossessioni, fragilità. Tra queste pagine, ci viene mostrato spogliato del velo che “Il Piccolo Principe” ha steso sul suo autore; quel velo che lo ha reso un eroe senza macchia, fulgente e irreprensibile. È un uomo, Tonio, con difetti, anche, e la sua tragica fine, in volo, così come ha sempre vissuto e bramato, lo ha ammantato dell’immortalità degli eroi.
“Non gridò. Cadde dolcemente come cade un albero. Non fece neppure rumore sulla sabbia.”
Non sappiamo dove il leggendario scrittore e aviatore sia scomparso tra le fiamme in cielo sul Mediterraneo del 1944, ma ciò che ci ha lasciato, con il suo testamento, quell’opera che ci ha mostrato la bellezza, è la capacità di trattenere nel cuore l’incredulità e la voglia di scoprire e conoscere dell’infanzia.
Conoscete la storia dell’autore del Piccolo Principe?

Salve, sono Giusy e sono un’appassionata lettrice da quando ero una bambina. Mi piace leggere praticamente di tutto, dai classici, ai romanzi d’amore, ma amo soprattutto la narrativa contemporanea. Adoro i manga giapponesi e scrivo racconti.