romanzo
Self-publishing
31 maggio 2021
cartaceo, ebook
254
Marsiglia, 2019
Ines Morel ha perso tutto. Trascorre le sue giornate in un purgatorio di ansiolitici e paure, finché uno strano incubo la spinge a preparare la valigia e partire alla volta della Normandia, per indagare sulla fortezza di Caen e su una donna vissuta quattro secoli prima. Semplice paranoia o sogno premonitore? Tra le stradine profumate di una città medievale, accompagnata da una gatta cieca, e saggia custode e un affascinante albergatore, Ines dovrà rispolverare il suo talento da ricercatrice storica, per capire ciò che vuole e cosa il destino ha in serbo per lei.
Caen, 1689
Marianne ha un segreto che sin da piccola ha imparato a nascondere per sfuggire all'appellativo di "strega" e non mettere in pericolo se stessa e la sua famiglia. Passare inosservata é il suo unico obiettivo almeno fino a quando in contrerà il conte Alexandre d'Artois, bello, sensibile e idealista, convinto che Marianne possa cambiare le sorti della guerra tra Francia e Inghilterra, che la sprona a uscire dal suo guscio e fare la differenza. Due donne lontane nel tempo ma unite dallo stesso potere, un po'? dono e un po' maledizione, si aiuteranno a vicenda per impedire un'imminente tragedia e modificare il corso degli eventi.
“Chi crede che conoscere il futuro renda più preparati ad affrontarlo è decisamente in errore. Conoscere il futuro anticipa solo l’ansia da prestazione, soprattutto quando hai la certezza che tutto sia già stato scritto e che il tuo ruolo nello spettacolo consista nel recitare un mero copione”.
Ines è una giovane vedova che, in seguito alla morte improvvisa del marito, si è licenziata dal proprio lavoro di ricercatrice universitaria ed è caduta in depressione. Le sue giornate sono scandite da paure, sensi di colpa, ma soprattutto da visioni ed incubi ricorrenti… i medesimi che aveva anche sua nonna Claire. Per trovare delle risposte, decide di partire per Caen, luogo nel quale si ambientano i suoi sogni inquietanti. Sarà un viaggio chiarificatore e sorprendente, caratterizzato dall’incontro con David, proprietario del B&B, dove Ines prenderà alloggio, che, l’aiuterà non solo nella sue indagini, ma anche a voltare pagina e ricominciare.
Ines è giovane e sola; suo marito è deceduto in seguito ad un disastro aereo e lei ha reagito al lutto chiudendosi in se stessa e assumendo psicofarmaci per gestire l’ansia e i sensi di colpa. È una donna ancora giovane e attraente, aveva un’ottimo lavoro come ricercatrice all’università, che ha lasciato nonostante la soddisfacesse; è demotivata e malinconica, oltre che apatica. Le sue paure aumentano quando inizia a fare sempre lo stesso incubo, ad avere visioni premonitrici che la terrorizzano; queste ultime potrebbero esserle state tramandate dalla nonna, come una specie di ‘dono’, che lei vede, però, come una maledizione. Per porre fine a questi forti turbamenti, deve recarsi a Caen, cittadina che fa da scenario ai suoi incubi.
David è il proprietario di un grazioso B&B di Caen. È coetaneo di Ines, le si presenta come una specie di “farfallone” tutto muscoli e tatuaggi, pronto a corteggiare la prima turista che gli capita sotto tiro. In realtà, conoscendolo, si accorgerà che, dietro quell’aspetto dal fascino rude e dai modi disinvolti, si nasconde una persona sensibile ed intelligente: un figlio affettuoso, un bravo imprenditore ed un uomo coraggioso, che ha vissuto un’adolescenza dissoluta, ma che ha avuto la forza di cambiare e dare un senso alla propria vita.
Marianne è la chiave di ogni mistero. Una servetta vissuta tra il ‘600 e il ‘700, proprio a Caen, e, come Ines, ha il dono della veggenza. Un dono che deve ben celare, per non essere accusata di stregoneria, ma che non esita ad usare per risparmiare dalla morte vite umane. È una donna forte e pronta a tutto per vivere il suo amore sincero e proibito per il conte Alexandre d’Artois, ma è anche un’anima tormentata perché, pur potendo conoscere il futuro, non ha il potere di cambiarlo.
“La mia mente è piena di bauli vuoti. Chiusi a chiave. Talvolta si riempiono di cose, immagini, pensieri. Io ne possiedo la chiave. E sono costretta ad aprirli e a vederci all’interno”
La narrazione è molto semplice e comprensibile, uno stile lineare, che utilizza i salti temporali per sviluppare la trama e creare suspense. Il tema riguarda l’ineluttabilità del destino che si può costruire, reinventare, ma che poi, alla fine, ci conduce dove vuole. Nulla di particolarmente nuovo o originale: tuttavia, l’autrice ha saputo creare un romanzo abbastanza gradevole e distensivo, se pur a tratti decisamente cupo, con personaggi ben caratterizzati.
L’ambientazione, molto suggestiva, avrebbe potuto avere più spazio, attraverso descrizioni più dettagliate che conducessero il lettore nel meraviglioso paesaggio normanno.
Si tratta di una storia dalle tinte dark, dove spiccano personaggi molto caratteristici, che rendono la narrazione meno cupa: molto simpatica la figura della gatta nera cieca, chiamata ironicamente “Malocchio” dal protagonista maschile, per farsi beffe dei superstiziosi. L’idea di fondo è buona (la leggenda di Marianne, il viaggio di Ines per cercare se stessa, il mistero della fortezza di Caen; un romanzo con un suo potenziale che, a mio avviso, poteva esser meglio sfruttato, magari arricchendolo di descrizioni paesaggistiche e dando più spazio al contesto storico.
Un romanzo adatto a chi apprezza le leggende fatte di premonizioni, magie e “doni” di veggenza, oltre a storie romantiche in atmosfere gotiche; un genere lontano dalle mie letture abituali, forse per questo non sono riuscita a coglierne completamente l’essenza.
E voi credete nel destino? Credete sia possibile sognare qualche cosa che sta per accadere o ritenete che si tratti solo di suggestioni o casualità?