
Giallo
Compagnia della Rocca Edizioni
16 luglio 2021
Cartaceo
224

Mentre al Comando dei carabinieri di Arona si preannunciano novità, qualcuno sta sfidando le forze dell'ordine firmando i propri delitti con rime e rimandi colti.
Per la stampa è semplicemente «il caso degli indovinelli», ma per il maresciallo Vito De Luca l'indagine per identificare l'autore diventa una corsa contro il tempo che si dipana da Arona al Borgomanerese. Ad aiutarlo, ancora una volta, la libraia Elisa, e i fidi collaboratori Dantoni, Favero e Sorisio.
In “Rime baciate” continua l’avventura del Maresciallo De Luca, che abbiamo imparato a conoscere in Peccati di Lago, Duetto e Libellule.
Come sempre, a supportarlo nelle indagini, ci saranno i fidi Dantoni, Favero e Sorisio, nonché l’immancabile e alquanto preziosa libraia Elisa.
Il nostro maresciallo questa volta si troverà a indagare su un serial killer che lascia come “firma” sulle sue vittime un post-It fucsia con una rima che indica quale sarà il prossimo obbiettivo e dove lascerà il corpo del malcapitato.
Le rime si rifanno a personaggi mitologici, non sempre famosi; grazie a Elisa, il De Luca riuscirà a decifrarli e ad avere l’intuizione giusta che lo porterà a risolvere il caso.
“Ali ai piedi aveva,
Quando si avvicinò con la leva.
La forma d’essa già vista aveo
E mi pareva quella di un caduceo.
Or pace eterna mi solleva
Qui nell’esotico gineceo” – Rime baciate
A complicare la vita del nostro timido maresciallo sarà, come avevamo letto nel volume precedente, l’arrivo del nuovo Capitano, per lui fonte di nervosismo e di bilanci personali.
Come i precedenti libri, anche questo è ambientato nel territorio del Lago Maggiore. A dar via agli eventi sarà un efferato omicidio ad Arona ma, a mano a mano che lo spietato serial Killer ucciderà in modi fantasiosi le sue vittime, ci sposteremo a Borgomanero (seconda città della provincia dopo il capoluogo Novara), a Oleggio Castello e a Cressa (comuni limitrofi ma non più sul Lago).
Paola Colombo, prematuramente scomparsa qualche anno fa, ha dato vita ai suoi personaggi ispirandosi a personaggi reali (abbastanza riconoscibili per chi abita Arona); mentre, per gli eventi accaduti, si è affidata principalmente alla propria fantasia, in quanto nulla di quanto narrato è mai accaduto nella nostra zona (io sono aronese, trasferita a Borgomanero per amore).
La scrittura è fluida, molto ricca nel lessico e mai noiosa. Ogni pagina è un indizio e non è facile staccarsi dalla lettura.
“Oscurità totale.
Fa freddo, freddo, troppo. Devo mettermi qualcosa di pesante, un giaccone. Ma io l’avevo indosso un giaccone, lo ricordo perfettamente, un caldo, avvolgente giaccone imbottito, di quel blu cobalto che mi piace tanto perché mette in risalto i miei capelli ramati e i miei occhi azzurri. Deve essermi scivolato da addosso mentre scendevo dall’auto. Quando rientro dopo la notte di lavoro, sono così stanca che, a volte, devo concentrarmi per ricordare dove ho messo le chiavi di casa. Questa mattina poi, non so cosa mi succede, ma sono sfinita – Rime baciate
Un giallo molto ben congegnato, ricco di eventi e molto realistico. I delitti sono molto particolareggiati e descritti minuziosamente, nulla è lasciato al caso o poco approfondito. Nonostante le numerose tracce, solo nelle ultime pagine sarà intuibile l’assassino e tutto il mistero sarà svelato.
Ho amato molto leggere questi gialli ambientati nelle vicinanze di casa mia e sinceramente devo dire che ho scoperto luoghi a me sconosciuti. A voi è mai capitato di leggere un romanzo ambientato nella vostra città? Avete riconosciuto luoghi o persone in essi citati?
Ora mi rimane da leggere solo l’ultimo libro, “Trittico Aronese”, di questa bravissima e poco conosciuta (purtroppo) mia concittadina.
Ogni romanzo può essere letto singolarmente, ma se amate conoscere la vita privata dei personaggi vi consiglio di acquistali tutti. Vi innamorerete anche voi, oltre che delle splendide località citate, anche dei “soggetti” oggetto del libro.
Non avrebbe affermato la stessa cosa un’ora dopo, quando arrancava dietro a Sorisio sulla salita che portava a Oleggio Castello, una salita non particolarmente erta ma infinita, che si snodava in due lunghi rettilinei intermezzati da due ampi tornanti. L’aveva proposto lui quel percorso, intendeva prendere due piccioni con una fava: giro in bicicletta e perlustrazione del cimitero. Ora stramalediva l’idea.
Paola Colombo (1962-2019) nata e vissuta ad Arona, laureata in lettere antiche presso l’Università degli Studi di Milano nel 1986, ha lavorato come ricercatrice nella stessa università e in seguito presso case editrici per libri di testo. Da sempre appassionata di scrittura, a partire dal 2013 era solita regalare ai parenti e agli amici più cari un proprio romanzo che aveva come protagonista maresciallo De Luca: I peccati del Lago (2013); Duetto (2015); Rime baciate (2016); Trittico aronese (2017); Libellule (2018) che ora viene pubblicato in memoria della persona straordinaria che era.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.