
dark fantasy
Words edizioni
13 novembre 2021
caratceo, ebook
493

Lenora ha tutto ciò che potrebbe desiderare: è giovane, bella, ricca, anche se sprovvista di titolo nobiliare. Eppure, la sua vita non è come quella delle altre fanciulle dell’alta società della Repubblica.
Il profumo inebriante dei narcisi, le maschere di pizzo, i raffinati balli aristocratici nascondono misteri legati alla morte e alla sorte dell’anima. Misteri noti solo a quelle come lei: gli Oboli, donne nate con il dono di poter aprire varchi tra il mondo dei vivi e quello dei morti. In una società in cui il denaro può comprare un posto nei Campi Fioriti dell’oltretomba, dietro lauti compensi Lenora presta i suoi servigi a facoltosi borghesi e a influenti aristocratici, protetta dall’irruente fratello maggiore Julian e desiderata dal perverso Duca di Burdak.
Durante una delle traversate oltre la soglia dell’Ade, però, qualcosa sembra andare storto: la giovane incappa nel sovrano dell’oltretomba, l’affascinante e pericoloso Sommo Giudice Acheron. Ma cosa lega Lenora e Acheron? E quando lei ne implorerà l’aiuto, cosa pretenderà in cambio il Dio dei Morti?
Prima di recensire “Requiem d’inverno” di Krisha Skies, edito Words Edizioni, consentiteci un piccolo viaggio alla luce dei ricordi…
Sono passati oramai cinque mesi dal Festival del Romance Italiano (Fri) del 13 Marzo 2022, tenutosi a Milano. Per chi non lo sapesse, il Fri è nato dall’idea, alla base della kermesse letteraria made in Italy, ideata dal blog letterario “Il Rumore dei Libri”, in collaborazione con l’agenzia internazionale di eventi Kinetic Vibe, di far riscoprire il fascino del romance italiano e i suoi protagonisti, mettendo in connessione autori e lettori all’interno di un unico grande evento.
Dopo il successo della prima edizione, con oltre 700 lettori, 150 autori, case editrici e giornalisti, anche la seconda edizione è stato un successo. Sono stati oltre 100 gli autori che hanno preso parte all’evento, tra scrittori, editi da importanti case editrici e nomi noti del self-publishing. Un’unica signing session collettiva, alla presenza di case editrici di medio/alto livello, un libraio, esperti del settore editoriale, giornalisti, blogger, youtuber, grafici, agenti letterari e tantissimi ospiti.
Ho avuto il grande onore di poter partecipare all’organizzazione (fin dall’allestimento) per conto del nostro blog “La Bottega dei Libri”. Un’esperienza meravigliosa vedere nascere un evento così grande, avere la possibilità di dare la giusta collocazione a grandi e nuovi nomi del romance italiano, e poi vederlo prendere vita davanti ai miei occhi. Ho un ricordo vivido dell’apertura delle porte agli autori il sabato pomeriggio, carichi di entusiasmo e di scatoloni; vedere abbracci e sorrisi, da 2 anni negati a causa della pandemia. Ho potuto accompagnare ai tavoli assegnati anche autori emergenti con cui condividevo lo stupore di tutto ciò che ci stava intorno.
Il nostro staff organizzativo è stato coordinato dalla inarrestabile Lidia Otelli, persona squisita, che mi ha subito fatta entrare nel vivo dell’evento, con un tale coinvolgimento che è stato come conoscerla da sempre!!
Ho avuto la fortuna (poiché soggiornava nel mio stesso albergo) di incontrare L.A. Cotton, autrice molto apprezzata per i suo romanzi. Un’emozione talmente grande che a ripensarci mi tremano le ginocchia!!!
Il giorno dell’evento ho avuto modo di indirizzare i partecipanti ai tavoli degli autori, nonché poter fare qualche acquisto di libri con dedica. Per questo motivo vi voglio presentare la mia recensione di uno di questi: “Requiem d’inverno” di Krish Skies edito dalla Words edizioni.
“Mi abbraccia di nuovo, sfiorandomi il collo con le labbra, e io socchiudo gli occhi avvertendo la pelle bruciare. Voglio restare stretta tra le sue braccia a lungo, e voglio…” – Requiem d’inverno
“Requiem d’inverno” è qualcosa che non vi aspettereste sia per l’ambientazione che per i personaggi. Ma partiamo dall’inizio.
Lenora Beafourt è la giovane protagonista della storia. Proviene da una famiglia agiata, ma solo in apparenza: il padre ha lasciato lei, la madre e il fratello in miseria a causa dei suoi debiti di gioco. La ragazza è un’Obolo, ossia colei che deve aiutare le anime dei morti ad oltrepassare la linea sottile che separa il mondo dei vivi da quello dell’Ade. In queste traversate, però, la ragazza deve pagare un pegno un po’ particolare per far sì che queste anime vengano accettate. Fortunatamente, non è sola: anche altre “fortunate” ragazze hanno il suo stesso dono. Fanno tutte parte della Sororitas, la congregazione che, dietro compenso, indirizza le facoltose famiglie a pagare per poter utilizzare le ragazze e assicurarsi che le anime dei loro cari non si disperdano all’inferno.
È un libro intenso, coinvolgente a tal punto che tutte le volte che Lenora attraversava il suo arco (un vero e proprio portale che tutti gli oboli generano per poter andare verso l’Ade) mi sono sentita catapultata al suo interno anche io. Alla base della storia c’è una meravigliosa rivisitazione del mito di Ade e Persefone. Se non sapete chi siano vi consiglio di andare a cercare la loro storia perché è tanto affascinante quanto triste.
Secondo me, la scelta di collegare alcuni elementi della narrazione alla mitologia greca fa sì che la storia abbia una marcia in più.
Altri personaggi che affiancheranno Lenora nelle sue vicende sono il principe Acheron, che regna nell’oltre tomba. Intorno al suo personaggio l’autrice è riuscita a costruire non solo un protagonista dalle molteplici sfaccettature, ma soprattutto un personaggio emblematico, carismatico e molto contraddittorio. Con lui non ci si può aspettare nulla di buono, anche se in molte occasioni (più di quelle che Lenora stessa è disposta ad ammettere a se stessa) non perde tempo ad aiutare la giovane protagonist. Sempre e comunque con un doppio fine. Ritroviamo i loro incontri abbastanza frequentemente, almeno fino a metà libro; poi, a causa di un evento molto forte, questi cessano drasticamente. Non nascondo di essermi sentita spiazzata, non sapendo a quel punto cosa potesse succedere ancora. Ma ovviamente le mie aspettative non sono state deluse!!!
Julian è il fratello di Lenora, poco più grande di lei. Bello, carismatico e dal carattere dolce, anche se, quando c’è in gioco la sicurezza della sorella, diventa uno spadaccino molto abile. Il loro rapporto va al di là del semplice affetto che provano due fratelli. Entrambi hanno tracciato una linea di separazione tra loro, anche se in alcune occasioni entrambi se ne dimenticano. Questo loro rapporto mi ha lasciato un po’ perplessa: non ho trovato una “ragione” che abbia spinto l’autrice a inserirlo nel contesto narrativo. Vero è che lui non perde occasione per essere iper protettivo verso la sorella, ma i sentimenti che provano mi sembrano un po’ estremi, visto che comunque entrambi hanno una loro vita sentimentale. Spero che nel secondo volume venga chiarito un po’ di più questo elemento.
Complessivamente mi sento di dare 4 stelle a “Requiem d’inverno” perché mi ha appassionata, fatta entrare in un mondo che ancora non mi era capitato di approfondire in un libro fantasy. Il finale è qualcosa di epico. Una scelta da parte di Lenora che poteva essere prevista, ma non dopo un terribile shock subito dalla giovane.
Ho sempre avuto una passione per i miti greci. Ritrovarmene uno rivisitato all’interno del libro e così emblematico ha dato quel tocco in più alla mia lettura.
A voi piace la mitologia? Vi piace ritrovare miti nelle storie che leggete?

Appassionata di libri, soprattutto di romanzi rosa e fantasy. Mi piace immergermi in un libro e viaggiare con la fantasia. Per me la lettura è un modo per evadere dalla vita di tutti i giorni e imparare nuove cose.