
romanzo contemporaneo
Libeccio Edizioni
2022
cartaceo, ebook
67

Gli incontri non capitano mai per caso. Alcuni ti fanno respirare bellezza con un solo sguardo che non ti dimentichi più, altri ti scompigliano i pensieri e ti prendono le ore, altri ancora ti disordinano le emozioni che ti entrano nella pelle e ti mettono a nudo. È proprio quello accade ad Ada, una giovane archivista storica, e Otto, un bizzarro critico d'arte.
Un incontro, un'amicizia, un imprevisto e un'attesa, sono i sapori del racconto, che veste i colori caldi e agrodolci d'autunno e che illuminano l'incanto senza tempo di Pisa.
Avete mai visitato la città di Pisa? “Refusi di viaggio”, edito Libeccio edizioni, è un racconto scritto dall’autrice Carmen Talarico.
Il racconto è ambientato nella città di Pisa e vede come protagonisti Ada, giovane archivista storica, e Otto, un critico d’arte.
La particolarità di questo racconto è data dal modo in cui l’autrice sceglie di descrivere la città, prima, e l’incontro fra i due protagonisti, poi.
Una città dove il tempo sembra fermarsi. Una città fatta di caffè e bistrot, dov’è possibile sentire l’odore dello zucchero filato, dov’è possibile immaginare le donne che indossano i paltò. Tutto descritto dettagliatamente, sino al momento in cui una semplice spunta blu cambia il corso delle cose.
Un incontro che è avvenuto realmente? Non si sa, ma è certo che l’incontro ha cambiato la vita di entrambi i protagonisti, suscitando una fortissima emozione.
“Van Gogh aveva una vera passione per i cieli stellati. Osservare le stelle lo faceva sognare. Dipinse l’opera sulla sponda orientale del Rodano, di notte, osservando il cielo e illuminando la tela con alcune candele” – Refusi di viaggio
Tre cose mi hanno spinto a leggere il racconto: cover, sinossi e titolo. Essendo nel mondo dell’editoria, mi sembrava un richiamo la parola “refuso”. Ma quando ho iniziato la lettura, non mi aspettavo minimamente di ritrovarmi in un mondo così incantato e, soprattutto, dove si vive sospesi, in attesa di un incontro che possa cambiarci la vita.
Il racconto è composto da pochissimi capitoli e lo si può leggere in un solo pomeriggio (come ho fatto io). Lo stile è fluido, semplice e carico d’emozioni e sensazioni.
Mi è piaciuta molto l’ambientazione data e il modo in cui l’autrice descrive il tutto con naturalezza.
Un plauso per aver citato il mio pittore preferito, Van Gogh.
È proprio vero, ci sono incontri che inevitabilmente ti cambiano il corso della vita, delle cose e mettono in subbuglio l’andamento delle tue giornate.
Non conoscevo l’autrice prima della lettura di questo racconto, ora non la lascerò più. Aspetterò con fiducia un altro suo lavoro editoriale.
Complimenti ancora.

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.