Narrativa
HarperCollins
20 gennaio 2022
cartaceo, ebook
400
Venezia 1943.
Antonia Mazin è la figlia del più rinomato medico della città. Il suo sogno è riuscire, un giorno. a seguire le orme del padre. Ma per gli ebrei italiani la situazioni si fa di ora in ora più difficile e pericolosa. I nazisti hanno occupato gran parte del paese, e il rischio di essere imprigionati e deportati è sempre più concreto. Per Antonia, ormai, l'unica speranza di sopravvivere è lasciare la città e i genitori, cambiare nome e rifugiarsi in campagna insieme a un uomo che conosce appena, Niccolò Gerardi.
Nico studiava per diventare prete prima che le circostanze lo costringessero a lasciare il seminario, ma un idealista dall'animo puro come lui non può assistere passivamente a ciò che i fascisti e nazisti stanno facendo, e per portare Nina al sicuro nella fattoria della sua famiglia accetta di fingere che lei sia la sua sposa. Ma la vita in campagna non è semplice per una ragazza di città come Nina, che sognava di diventare medico come suo padre: i vicini faticano ad accettare quella sconosciuta dolce e istruita, e quel che è peggio la loro diffidenza è condivisa da un ufficiale nazista che nutre sentimenti di vendetta nei confronti di Nico.
Per i due giovani, il passo dalla finzione alla realtà è breve, i loro sentimenti diventano a poco a poco più profondi e i due ragazzi si scoprono innamorati. E iniziano a temere che prima o poi qualcosa, o qualcuno, finirà per separarli...
“Questa è la vita che abbiamo. Questo è tutto quello che abbiamo, e non voglio sprecare neanche un momento” – “Quando scende la notte” di Jennifer Robson
Nel 1943, un medico veneziano si vede costretto ad affidare la sua unica figlia ad un estraneo per poterla salvare, in quanto di religione ebraica. Antonina diventa, così, Nina. Non più futura e promettente studentessa di medicina appartenente ad una famiglia di persone colte, ma giovane infermiera orfana, sposa di un contadino, Niccolò. Quest’ultimo è colui che ha il compito di portarla con sé, fingendosi suo marito. La conduce nel suo piccolo paese, in seno alla sua numerosa famiglia. Per i due giovani inizia, così, una nuova vita tra il duro lavoro in campagna, tra la diffidenza della gente e l’odio di un ufficiale nazista che continua a tormentarli. La gentilezza di Niccolò farà breccia nel cuore tormentato di Nina; questo dolce sentimento li aiuterà a sopportare la crudeltà dei tempi nei quali si ritrovano a vivere.
“Sono felice di averti conosciuto. Sono felice di essere qui. E se la mia vita dovesse finire domani, penserei comunque di essere la più fortunata delle donne”
Antonina Mazin vive a Venezia con il padre, un medico di religione ebraica al quale è impedito esercitare. Sua madre si trova in una casa di riposo a causa di un ictus quindi, quando ai due viene proposta la fuga dall’Italia, il dottor Mazin rifiuta per non lasciare la moglie, obbligando la figlia a partire per il suo bene. Antonina è giovane e piena di sogni., vorrebbe studiare medicina e seguire le orme del padre. È una figlia obbediente e affettuosa. Nonostante la sua famiglia non sia osservante, considera la propria fede religiosa come parte integrante della sua identità, quindi le costa fatica fingersi un’altra persona, la moglie di un uomo che non conosce, con un altro nome, un’altra storia e un altra religione. Ma è suo padre che glielo chiede, perché vuole salvarla dalla persecuzione e dalle cose orribili che potrebbero travolgerli.
Niccolò è giovane, gentile e colto. Avrebbe dovuto terminare gli studi in seminario e diventare sacerdote, ma la vita ha deciso diversamente per lui. La morte del fratello maggiore, il padre anziano, una famiglia numerosa ed una fattoria da mandare avanti, sono diventate le sue priorità. Ma forse, per quanto puro di cuore e pieno di fede, il sacerdozio poteva non essere la sua strada. Ne ha la certezza quando conosce Nina e tra loro nasce un sentimento più profondo della semplice amicizia.
“Le grandi acque non possono spegnere l’amore. Né i fiumi travolgerlo” (Cantico dei Cantici)
La narrazione è molto semplice, lineare, priva di salti temporali e soprattutto scorrevole, con un ritmo piuttosto rapido. I temi trattati sono importanti: la persecuzione degli ebrei, le differenze culturali ed il rispetto di esse. Tali argomenti, pur costituendo una sorta di “motore” del romanzo, rappresentano, perlopiù, uno sfondo alla storia d’amore tra i due protagonisti, seppur importante. È questa ad essere al centro della trama, quindi il romanzo rappresenta una sorta di mescolanza tra il genere romance e quello storico, con prevalenza del primo sul secondo. Sono apprezzabili le descrizioni della vita nelle campagne, nonché l’evoluzione dei rapporti tra i personaggi.
“Avrebbe chiuso gli occhi e trattenuto il fiato e fatto finta di essere ancora bambina, di non sapere ancora niente del mondo e dei suoi orrori, di accogliere ancora ogni nuovo giorno con il cuore pieno di speranza e felicità” – Quando scende la notte
Ho trovato la lettura di “Quando scende la notte” molto scorrevole ed anche avvincente. Quando si è trattato però di esprimere un personale giudizio, mi sono sentita combattuta. Come romanzo storico, l’ho trovato un po’ superficiale. La parte storica è presente, ma più come sfondo. Non sono i personaggi che caratterizzano il contesto attraverso le loro azioni o descrizioni di arredi, costumi, o eventi dell’epoca, ma è l’opposto. È l’epoca che serve a valorizzare i personaggi e le loro relazioni, ponendoli al centro. Ho preferito dare una valutazione in quanto genere “romance” ed è, in questo caso, una lettura esauriente e coinvolgente.
I due protagonisti, costruiscono, pagina dopo pagina, la loro storia d’amore, ostacolata dalla crudeltà dei tempi, i quali rappresentano i veri antagonisti con il loro esponente, il crudele ufficiale nazista. I personaggi sono talmente giovani e puri da ispirare tenerezza, al di là del fatto che possano esser credibili o meno. Nonostante io non sia una cultrice del genere, l’ho trovato gradevole e fluido.
Vi è mai capitato di apprezzare un romanzo che non apparteneva al genere da voi prediletto?